neuroprassia
Carlo Caltagirone
Alterazione funzionale di un nervo, per lo più in seguito a un trauma compressivo o a eccessivo riscaldamento. Vi è una paralisi di tutte le sue funzioni, motorie, sensitive [...] settimane. Una n. neonatale, la più benigna delle lesioni nervose periferiche legate a traumi da parto, è dovuta a edema o emorragia a livello della guaina nervosa ed è seguita da una ripresa spontanea delle funzioni del nervo nel primo mese di vita. ...
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(o nevrectomia) Intervento di asportazione di un nervo o più frequentemente di un suo tratto. Si esegue su nervi sensitivi in caso di nevralgie ostinate, ribelli alle comuni terapie mediche, o su nervi [...] motori (per es., frenico) al fine di abolire l’attività contrattile del muscolo corrispondente ...
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neuro-
neuro- [Der. del gr. neu˜ron "nervo"] [BFS] [FME] Primo elemento di parole composte della biologia e della medicina, nelle quali indica riferimento al sistema nervoso. ...
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neurectomia
Intervento chirurgico di asportazione di un nervo o di un suo tratto: si esegue su nervi sensitivi in caso di nevralgie ostinate, o su nervi motori al fine di abolire l’attività contrattile [...] del muscolo corrispondente ...
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mononeurite
Infiammazione nervosa che interessa un solo nervo. Nota è la m. interstiziale multipla, nella periarterite nodosa, una vasculite che interessa la tunica esterna (o avventizia) di una o più [...] arterie. Nei pazienti diabetici, le m. possono causare problemi oculari (diplopia), paralisi facciali, problemi di udito, parestesie ...
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POLINEVRITE (dal gr. πολύς "molto" e νεῦρον "nervo")
Vittorio Challiol
S'intende con questa parola l'affezione infiammatoria di parecchi nervi contemporaneamente. Può avere, schematicamente, due grandi [...] ) e obiettivi (iperestesia cutanea a cui poi segue ipoestesia o anestesia, nel territorio di distribuzione dei varî nervi); oltre a ciò si nota viva dolorabilità alla compressione dei tronchi nervosi. I disturbi della motilità cominciano con ...
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perinevrite
Processo infiammatorio, acuto o cronico, del nervo, caratterizzato dalla primitiva e prevalente localizzazione delle lesioni nel tessuto connettivo che circonda i fasci nervosi secondari. [...] Particolari forme di p. sono: da herpesvirus e da altri virus neurotropi; da malattie immuno-mediate del collagene, con danni secondari delle cellule di Schwann. Anche la tabe dorsale luetica si accompagna a p. dei nervi periferici. ...
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Nervoso, sistema
Il sistema nervoso è costituito da un complesso di organi specializzati per ricevere stimoli provenienti dall'ambiente esterno e interno e rispondervi, e per trasmettere le informazioni [...] di senso specifico, come l'occhio, l'orecchio, la lingua per il gusto e la mucosa olfattiva per l'olfatto. I nervi spinali, pari e simmetrici, originano dal midollo spinale e hanno disposizione metamerica o segmentale. Nell'uomo sono in numero di 31 ...
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In neurologia, stato di alterazione funzionale di un nervo, per lo più in seguito a un trauma. Vi è una paralisi di tutte le sue funzioni, motorie, sensitive, trofiche, seguita però non da successiva degenerazione [...] ma da completa restitutio ad integrum in poche settimane ...
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nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...
nervato
agg. [der. di nervo]. – Fornito di nervi o, più spesso di nervature. In partic., nel linguaggio tecnico, di struttura continua provvista di costole o risalti che ne aumentano la resistenza a flessione: una soletta n. con travetti paralleli...