Regista teatrale e cinematografico francese (Lézigné, Maine-et-Loire, 1944 - Parigi 2013). Ha esordito nel 1965 con Fuenteovejuna di Lope de Vega e con L'héritier de village di P. Marivaux, attirando l'attenzione [...] Peer Gynt di H. Ibsen per il Théâtre national populaire di Lione-Villeurbane che ha diretto dal 1972 e L'anello dei Nibelunghi di R. Wagner al festival di Bayreuth (1976). Dal 1982 al 1990 ha diretto il Théâtre des Amandiers a Nanterre. Estimatore di ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] Lubitsch con Madame Dubarry, 1919, e Anna Boleyn, 1920, Anna Bolena; Fritz Lang con Die Nibelungen, 1924, La canzone dei Nibelunghi, e Metropolis, 1927, in cui la massa di c. assurge al ruolo di protagonista) ai sovietici (Aelita, 1924, di Jakov ...
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nibelungico
nibelùngico agg. (pl. m. -ci). – Dei Nibelunghi, relativo ai Nibelunghi (v. nibelungo). Ciclo n., il più ampio e insigne tra i cicli leggendarî germanici, costituito dalla fusione (nel sec. 13°) di due filoni originariamente indipendenti...
nibelungo
s. m. [dal ted. mediev. Nibelunc, pl. Nibelunge] (pl. -ghi o gi). – Nome, per lo più usato al plur., con cui nell’antica mitologia e poesia germanica si designavano, fin dall’età barbarica, sia i demoniaci nani possessori di un favoloso...