ALGARDI, Alessandro
Antonia Nava Cellini
Nacque da famiglia "non ignobile frà l'altre di Bologna" (Bellori) in questa città il 27 nove 1595; il padre Giuseppe era mercante di seta. Avviato allo studio [...] imitata nelle pale marmoree del Seicento e del Settecento.
Per l'altare di S. NiccolòdaTolentino, iniziato per incarico di Camillo Pamphilj nel 1651 e costruito su suo progetto da Giovan Maria Baratta, ideò il gruppo di marmo con La Vergine, s ...
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BAZZI, Giovanni Antonio, detto il Sodoma
Enzo Carli
Nacque a Vercelli nel 1477 da Giacomo, calzolaio originario forse di Biandrate, che nel 1476 aveva sposato Angelina di Niccolòda Bergamo: l'anno [...] , su tavola, con la Madonna che' assistita dalle ss. Rosalia e Lucia, dà a s. Ildefonso l'abito domenicano e altre due tavole rappresentanti S. NiccolòdaTolentino e S. Michele arcangelo.Ètradizione che Carlo V, accolto trionfalmente a Siena nell ...
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VOLTERRA
V. Ascani
(etrusco Velathri; lat. Volaterrae)
Cittadina della Toscana centro-occidentale, in prov. di Pisa, posta tra le valli della Cècina e dell'Era, sulla sommità piana di un poggio in posizione [...] del seminario diocesano presso la chiesa di S. Andrea, la Madonna della Rosa, una Maestà e un elemento di polittico con i Ss. NiccolòdaTolentino e Pietro (Volterra, Pinacoteca e Mus. Civ,). Tra i fiorentini, furono presenti a V. Jacopo di Cione e ...
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CIVITALI, Matteo
Stella Rudolph
Figlio di Giovanni, connestabile nell'esercito di Paolo Guinigi nel 1430, nacque a Lucca il 5 giugno 1436. Fu l'artista più importante del Quattrocento lucchese ed è [...] in queste, è ancora più marcata in alcune altre figure lignee (S. Bernardino nella chiesa di Borgo a Mozzano; S. NiccolòdaTolentino, inS. Maria Corteorlandini a Lucca; S. Ansano nella chiesa di Monte San Quirico) per le quali un punto di ...
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MALATESTA (de Malatestis), Pandolfo
Anna Falcioni
Terzo di questo nome nel casato, nacque il 2 genn. 1370 da Galeotto e Gentile da Varano. Signore di Fano, Mondolfo e Scorticata dal 1385, anno della [...] fiorentino fu affidato al M. che, l'8 settembre, attaccò l'esercito nemico presso Ponteronco, accompagnato nell'impresa daNiccolòdaTolentino. Dopo un iniziale successo, il M. cadde in un'imboscata che causò la capitolazione di Imola. Gli scontri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I monumenti equestri bronzei del Quattrocento costituiscono uno dei più consapevoli [...] il Gattamelata è in qualche modo analogo a quello tra il Giovanni Acuto di Paolo Uccello e il monumento a NiccolòdaTolentino (il protagonista della Battaglia di San Romano raffigurata dallo stesso Paolo Uccello in tre celebri tavole del 1438 circa ...
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BARATTA, Francesco
Hugh Honour
Figlio di Iacopo e fratello minore di Giovanni Maria, nacque a Monte Marcello o a Massa. Non è documentato l'anno di nascita che si fa cadere nel 1590, ma, probabilmente, [...] membro dell'Accademia di S. Luca.
Nel 1655 gli furono commissionate sculture per l'altar maggiore di S. NiccolòdaTolentino, dove suo fratello Giovanni Maria, come architetto, era assistente dell'Algardi e dove lavorava pure Andrea Baratta. Secondo ...
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Scultore (Roma 1620 circa - ivi 1688). Allievo di G. L. Bernini col quale lavorò in S. Pietro, divenne poi collaboratore di Pietro da Cortona, ed ebbe parte nei complessi decorativi dei SS. Luca e Martina [...] ), di S. Carlo al Corso (1652-60), di S. Maria in Via Lata (1660 circa), della cappella Gavotti in S. NiccolòdaTolentino (1668). Dopo la morte del Cortona collaborò a diverse importanti opere, tra le quali le sculture per ponte Sant'Angelo (1668-69 ...
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Condottiero italiano (m. 1462); figlio del famoso Niccolò Mauruzi della Stacciola (NiccolòdaTolentino), fu mandato dal padre, che era stato acclamato signore di Tolentino, in questa città con 400 cavalieri, [...] e ne assunse la signoria. Alla battaglia di Fiordemonte (1435) uccise Niccolò Fortebracci. Per aver difeso il castello di Verona (1438), la repubblica veneta gli concesse in feudo perpetuo i castelli di S. Polo e Aviano (1452). ...
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Architetto (n. Lanzo d'Intelvi sec. 16º), attivo a Genova (1575-1619). Ebbe varie cariche ufficiali. Costruì, tra l'altro, le chiese della Maddalena (1588), di S. NiccolòdaTolentino (1599 circa), ecc.; [...] suo capolavoro è il progetto (1587) del Palazzo Ducale, che preannuncia le costruzioni a loggiati del Seicento genovese ...
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