Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] retorica e metaforica; abbiamo titoli quali Le tre fontane di Niccolò Liburnio (Venezia, 1526) e La Fabrica del mondo di ’evoluzione e la vitalità dell’italiano. Tra essi, lo Zingarelli detiene una leadership non facile da contrastare nel mondo della ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] 63-104, Mancini 1992a, Mancini 1994b: 842-856, Ineichen 1997, Zingarelli 1996 (che integra sostanzialmente Zolli 1991: 173-182), Mancini 2006, di Rubruk, Oderico da Pordenone, Marco Polo, Niccolò da Poggibonsi, sono i numerosi arabismi presenti tra ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] autorevoli sono il Vocabolario della lingua italiana, di Nicola Zingarelli (Bologna, prima edizione in fascicoli dal 1917 al predecessore del GDLI è il Dizionario della lingua italiana di Niccolò Tommaseo e Bernardo Bellini (8 voll., Torino 1861-1879 ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] (1785). La distinzione fu chiarita nel Dizionario di ➔ Niccolò Tommaseo (1861-1879), dove neologia è «abito e modo il celeberrimo zuzzurellone, è zzz, introdotta dal dizionario Zingarelli nel 1970, poi documentata dal Grande dizionario della lingua ...
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