CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] ricostruzione del duomo di Siena, per alcuni versi esemplato sull'abbaziale cistercense ed esercitante un'indubbia influenza su NicolaPisano; resta invece da chiarire il rapporto tra l'abbazia di Badia a Settimo e l'ambiente artistico fiorentino ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] di simili espedienti, talora riutilizzando modelli classici per concetti cristiani (come per es. l'allegoria della Fortezza scolpita da NicolaPisano nel 1260 per il pulpito del Battistero di Pisa, che altro non è se non l'adattamento della figura di ...
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TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] cui i limpidi valori stereometrici e formali sono al servizio del vero quotidiano più commosso. L'arca, commissionata a NicolaPisano e alla sua taglia, segna, come è noto, la fine del periodo delle direttive rigoristiche pronunziate dall'Ordine in ...
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PIETRO da Verona, santo
Marina Benedetti
PIETRO da Verona, santo. – Nulla si conosce della famiglia di questo frate predicatore e inquisitore (la tradizione secondo la quale proviene da una famiglia [...] e confraternite a lui intitolati. Venne progettata un’arca monumentale in cui conservare il corpo, mentre a Bologna NicolaPisano stava terminando quella di san Domenico, conclusa nel 1267. Dopo essersi impegnato per il santo-fondatore, l’Ordine ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] o il Cristo circondato dai viventi introducessero un g. universale (per es. in Saint-Trophime ad Arles e nel pulpito di NicolaPisano nel battistero di Pisa) e che i vegliardi andassero a completare, negli archivolti di un portale, il cenacolo del g ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] , mosaico, 1100 ca.). In Occidente si diffuse a partire dall'Italia (Alberto, croce dipinta del duomo di Spoleto, 1187; NicolaPisano, pulpito del battistero di Pisa, 1260 ca.; Giotto, croce dipinta di S. Maria Novella a Firenze, 1290 ca.). La ...
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CROCIFISSO
G. Jászai
Con il termine c. si intende la rappresentazione della croce con sopra Cristo, indipendentemente da materiale, tecnica, misure, contesto iconografico e funzione iconica. La specificazione [...] gotica ebbe in Italia un particolare sviluppo, grazie soprattutto all'opera degli scultori NicolaPisano e Giovanni Pisano. Già nel 1260 il pulpito di Nicola nel battistero di Pisa mostra Cristo morto con grande sofferenza sulla croce. Tale tipologia ...
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VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] più spesso associato alla misericordia verso il prossimo, grazie al motivo del fuoco - simbolo dell'incendium amoris Dei, introdotto da NicolaPisano nel pulpito del duomo di Siena del 1268 - o a quello del cuore offerto a Dio, che figura tra le ...
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Acquasantiera
E. Bassan
La definizione di a., come recipiente destinato a contenere l'acqua santa, si chiarisce in relazione alle caratteristiche sia d'uso, sia tipologiche.
L'impiego rituale dell'acqua, [...] 1962, pp. 151, 215, 216, 274 n. 135; id., s.v. Romanico, in EUA, XI, 1963, coll. 782-787; M. Weinberger, s.v. NicolaPisano, in EUA, IX, 1963, coll. 922-929:929; A.M. Romanini, L'arte romanica, in Verona e il suo territorio, II, Verona 1964, p. 725 ...
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GIOVANNI da Vercelli
Luigi Canetti
Nacque nei primi anni del sec. XIII, forse nel villaggio di Mosso Santa Maria, nella diocesi di Vercelli, o in questa stessa città. Priva di attestazioni di sorta [...] , G. presiedette la solenne traslazione delle spoglie di s. Domenico nella nuova arca marmorea commissionata a NicolaPisano, dove tuttora si conservano: tale circostanza valse alla basilica conventuale la concessione di una formale indulgenza da ...
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pisano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Pisanus, der. di Pisae -arum «Pisa»]. – Di Pisa, relativo o appartenente alla città di Pisa, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p. (anche, come s. m. e con iniziale maiusc., il Pisano, il...
pulpito
pùlpito s. m. [dal lat. pulpĭtum, di origine incerta]. – 1. a. Nell’antico teatro romano, il palcoscenico posto dinanzi alla scena, alto in genere 5 piedi. b. Nell’antica Roma, ogni piattaforma elevata sulla quale si saliva per farsi...