Pittore (Montbéliard 1590 - Tolosa 1639 circa). A Roma (1616-27) fu attratto dall'opera di Valentin e B. Manfredi, ma elaborò uno stile più sobrio ed elegante. Trattò soggetti di genere e religiosi (Suonatore di flauto, Brescia, Pinacoteca Civica; Crocifissione, Parigi, Louvre) ...
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MANFREDI, Bartolomeo
Enrico Parlato
Figlio di una non meglio identificata Maddalena e di Mercurio, definito "messere" per indicare uno stato sociale non mediocre (Merlo, 1986, p. 44), nacque, e fu battezzato [...] diffusione del caravaggismo in Italia e in Europa. I suoi allievi diretti sono stati individuati in NicolasTournier e nel mimetico Nicolas Régnier, la cui maniera non è sempre facilmente distinguibile rispetto a quella del maestro. Più complesso ...
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MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] le opere di Orazio Borgianni, Orazio Riminaldi, Bartolomeo Cavarozzi, Antiveduto Gramatica, oltreché di Van Honthorst, Vouet, Valentin, NicolasTournier. Permette di verificare tutto questo un gruppo di notevoli notturni, da scalare fra il 1622 e il ...
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PAOLINI, Pietro
Elisabetta Giffi
– Nacque a Lucca nel 1603, secondogenito di Tommaso di Michelangelo e di Ginevra di Domenico Raffaelli, entrambi di antiche e agiate famiglie lucchesi.
Aveva otto fratelli [...] che presuppongono ugualmente la conoscenza delle pale, opera di Valentin, Nicolas Poussin e Caroselli, collocate in S. Pietro tra il impegno caravaggesco risalgono quadri dall’«eleganza romanzesca alla Tournier» (Brejon De Lavergnée, 1983) quali il ...
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