Nicomedia
Città della Bitinia sulla Propontide (Mar di Marmara), presso l’od. İzmit. Fondata nel 264 a.C. da Nicomede I, fu capitale del regno di Bitinia; passò ai romani dopo la morte di Nicomede IV [...] (74 a.C.), e divenne capitale della provincia di Ponto e Bitinia. Tra i governatori che vi risiedettero ci fu Plinio il Giovane. Invasa dai goti nel 258 d.C., si risollevò con Diocleziano, che la scelse ...
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Storico greco (95 circa - 180 d. C. circa); nato a Nicomedia di Bitinia e cittadino romano, rivestì ragguardevoli cariche politiche al tempo di Adriano, ma dopo l'avvento di Antonino Pio si trasferì in [...] Atene. Fra le sue opere, nelle quali prese a modello Senofonte, principale è "La spedizione di Alessandro" (᾿Ανάβασις ᾿Αλεξάνδρου), in sette libri, che è, tra quelle pervenuteci, la trattazione più attendibile ...
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Tema dell’Impero bizantino, con capitale Nicomedia (10° sec.). Era governato da un funzionario con il titolo di domestico. Il nome deriva forse dal fatto che alcuni ottimati dei Goti furono incorporati [...] nell’esercito imperiale e stanziati in questa provincia ...
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Scrittore e uomo politico bizantino (n. Nicomedia 1018 - m. 1078 o 1096). Ebbe cariche politiche sotto Michele V e Teodora, e da Costantino Monomaco fu nominato professore di filosofia nell'università [...] fondata nel 1054. Ravvivò in Costantinopoli lo studio di Platone, la cui filosofia cercò di conciliare col cristianesimo. Di cultura vastissima, produsse in ogni campo dello scibile; importante per valore ...
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Stratego delle milizie d'Oriente (Arabisso, Cappadocia, 539 - Nicomedia 602), fu scelto dall'imperatore Tiberio come genero e successore. Incoronato già alla vigilia della morte di Tiberio, M. operò una [...] riorganizzazione politico-militare dell'impero di cui intendeva riaffermare l'universalità. Istituì gli esarcati di Ravenna e d'Africa (584), in cui il luogotenente militare deteneva anche le funzioni ...
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Maurizio Tiberio, Flavio
Imperatore d’Oriente (Arabisso, Cappadocia, 539-Nicomedia 602). Stratego delle milizie d’Oriente, fu scelto dall’imperatore Tiberio come genero e successore. Incoronato già alla [...] vigilia della morte di Tiberio, M. operò una riorganizzazione politico-militare dell’impero di cui intendeva riaffermare l’universalità. Istituì gli esarcati di Ravenna e d’Africa (584), in cui il luogotenente ...
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Un altro Costantino: la testimonianza della storiografia profana
François Paschoud
Quando Costantino I muore il 22 maggio 337 a Nicomedia, la versione agiografica del suo regno è già definita, specialmente [...] , suo figlio Costantino. Nel fare questo però Costanzo Cloro si sarebbe scontrato con il rifiuto di Galerio, presso il quale, a Nicomedia, il giovane principe risiedeva. Zosimo (II 8,2-3), assieme ad Aurelio Vittore (40,2) e all’Epitome de Caesaribus ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] Sapore II di Persia pretese alcune province orientali, C. marciò contro di lui, ma durante il viaggio morì presso Nicomedia (337); fu sepolto a Costantinopoli. C. continuò l'assolutismo monarchico instaurato da Diocleziano, sostituendovi però, per la ...
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Imperatore romano (forse Salona 243 circa - ivi 313) dal 284 al 305. Ebbe un altissimo senso dello Stato e lottò per difendere istituzioni e strutture sociali dell'impero romano ormai in crisi. Operò un'importante [...] Costanzo la Gallia e la Britannia. Mentre Roma rimaneva la capitale morale dell'impero, D. stabilì la sua sede a Nicomedia, Massimiano a Milano, Galerio a Sirmio, Costanzo a Treviri, ma D. conservava l'autorità suprema, assicurando così l'unità dell ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] Serdica, non è reso pubblico all’inizio del 313 ma solo nel giugno del medesimo anno, non è emanato a Milano ma a Nicomedia, da Licinio e non da Costantino, per sopprimere le restrizioni poste ai cristiani da Massimino Daia in Oriente, vale a dire in ...
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eusebiano
euṡebiano agg. e s. m. – Relativo a un personaggio di nome Eusebio: canoni e., le dieci tavole comparative, preparate come quadro sinottico dei Vangeli dal vescovo e storico ecclesiastico Eusebio di Cesarea (c. 265-c. 340). Come...
trisezione
trisezióne s. f. [comp. di tri- e lat. sectio -onis «sezione, divisione»]. – Divisione in tre parti tra loro uguali: t. di un angolo, di un arco. Problema della t. dell’angolo: problema classico della geometria greca, consistente...