STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
*
Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] e ha finito col ridurre la storiografia a mitologia: vedi le opere di F. Gundolf, E. Kantorowicz, E. Bertram. Nietzsche medesimo ha avuto una rinnovata fortuna, specialmente con la sua accettazione tragica del destino, con la sua sarcastica negazione ...
Leggi Tutto
GABETTI, Giuseppe
Critico letterario, nato a Dogliani (Cuneo) il 5 aprile 1886; professore di letteratura tedesca nell'università di Genova dal 1915, dal 1919 in quella di Roma.
Scritti principali: G. [...] d'Italia, XVII (1914), pp. 707-770; A. Platen e la bellezza come ideale morale (Genova 1915); Il dramma di Z. Werner (Torino 1916); Nietzsche e Leopardi (in Il Convegno, IV, 1923, pp. 441-61, 513-31; V, 1924, pp. 5-30); La poesia di Mörike e di Lenau ...
Leggi Tutto
FIORE, Angelo
Massimo Onofri
Nacque il 1° febbr. 1908 a Palermo, da Gaetano, impiegato del genio militare, e Marianna Conforto. A Palermo, conseguita la maturità classica nel '26 presso il liceo-ginnasio [...] L. Tolstoj, M. Proust, L. Pirandello, ma anche S. Agostino, S. Tommaso, E. Kant, S. Kierkegaard, F. Schopenhauer, F.W. Nietzsche, e da ultimo F. Tozzi e A. Fogazzaro (quello di Malombra), dai quali, come dichiarò, ebbe lezioni di stile. Nel contempo ...
Leggi Tutto
Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] spirituale i decadenti lo riconobbero in C. Baudelaire. E con lui si possono indicare come antesignani del d. (oltre a R. Wagner e F. Nietzsche) E.A. Poe e quei poeti inglesi come J. Keats, P.B. Shelley, A.C. Swinburne e D.G. Rossetti, nei quali il ...
Leggi Tutto
Filosofo greco, vissuto intorno al sec. I a. C. Della sua vita non si sa se non che fu amico di Meleagro di Gadara; delle sue opere, solo quel che risulta dalle citazioni di Diogene Laerzio, il quale ricorda [...] ormai l'ipotesi che egli avesse mirato a un accordo eclettico fra l'etica cinico-stoica e quella epicurea.
Bibl.: F. Nietzsche, in Rhein. Museum, XXIII (1868), p. 632 segg.; U. v. Wilamowitz, in Philolog. Untersuch., III, p. 155 segg.; A. Gercke, De ...
Leggi Tutto
Joel, Karl
Joël, Karl
Filosofo tedesco (Hirschberg 1864 - Wallenstadt, Svizzera, 1934). Allievo di Dilthey, insegnò nell’univ. di Basilea dal 1897. La sua visione della natura, critica verso le concezioni [...] unitaria. Tra le sue opere si segnalano: Der echte und der xenophontische Sokrates (2 voll., 1893-1901); Nietzsche und die Romantik (1905); Jakob Burckhardt als Geschichtsphilosoph (1918); Geschichte der antiken Philosophie (1921); Der Ursprung der ...
Leggi Tutto
Teosofo austriaco (Kraljevica 1861 - Dornach, Basilea, 1925), fondatore dell'antroposofia. Segretario generale della sezione tedesca della Società teosofica, ne uscì (1913) per un contrasto con Annie Besant, [...] tra un Cristo solare e Ahriman. Importante l'influenza sulle sue concezioni del pensiero indiano e della filosofia di Nietzsche e, nel suo primo periodo, della filosofia della natura di Goethe. Si fece inoltre attivo propugnatore delle sue idee ...
Leggi Tutto
MANN, Heinrich
Enrico Rocca
Scrittore tedesco, nato a Lubecca il 27 marzo 1871 da padre tedesco e madre brasiliana, egli oscillerà sempre, come l'eroina del suo romanzo Zwischen den Rassen (1907), tra [...] Im Schlaraffenland (1900) che costringe la Berlino fine di secolo entro schemi balzachiani. Poi, sotto l'influsso di Nietzsche e su sfondo italiano, vediamo compiersi, nella trilogia Die Göttinnen (1903), l'evoluzione della superdonna Violante d'Assy ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] da noi. Che è poi la possibilità prospettata da Friedrich Nietzsche con il ‘superuomo’, cioè quel tipo di uomo «capace 1971, 19914.
G. Vattimo, Il soggetto e la maschera. Nietzsche e il problema della liberazione, Milano 1974, 20037.
G. Vattimo ...
Leggi Tutto
Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] dalla quale nacquero i figli Renata e Gabriele Dante. A Napoli collaborò tra l'altro al Mattino, si interessò alle opere di Nietzsche e Wagner, e pubblicò a puntate (1891-92) il romanzo L'innocente, apparso poi in volume presso l'editore Bideri (1892 ...
Leggi Tutto
nietzschiano
‹niččàno› (o nicciano) agg. – Di F. W. Nietzsche e della sua dottrina (v. la voce prec.): il pensiero n.; il superuomo n.; conforme al pensiero di Nietzsche o comunque influenzato da esso: estetismo nietzschiano. Come sost., seguace...
patografico
agg. Che ricostruisce le caratteristiche patologiche di un personaggio storico, sulla base di testimonianze biografiche e delle sue stesse opere. ◆ [Sigmund] Freud non incoraggerà il progetto di un saggio su [Friedrich] Nietzsche,...