Poeta e saggista svedese (Stehag, Malmöhus, 1880 - Saltsjöbaden, Stoccolma, 1949). Nelle raccolte di liriche, composte tra il 1900 e il 1906, passò da descrizioni precise della Scania natale ad annotazioni [...] ", 1902); Dithyramber i aftonglans ("Ditirambi nello splendore del tramonto", 1906). Abbandonata la poesia, sotto l'influsso di Nietzsche, già presente nell'ultima raccolta, continuò la sua ricerca di bellezza e nobiltà nei venti volumi di saggi in ...
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HÖLDERLIN, Friedrich
Giuseppe GABETTI
Poeta tedesco, nato a Lauffen sul Neckar il 20 marzo 1770, morto a Tubinga il 7 giugno 1843: vissuto per quasi quarant'anni in stato di pazzia; noto per oltre un [...] (1916), divenuto per comune consenso il poeta lirico di più grandiosa ispirazione che la Germania abbia avuto fra Goethe e Nietzsche.
Studente a Tubinga (1788-1793), vi si trovò accanto a Hegel e a Schelling; entusiasmandosi insieme con loro per i ...
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civiltà
Margherita Zizi
La vita materiale, sociale e spirituale di un popolo
Il concetto di civiltà è estremamente complesso e sfaccettato, ed è usato in una molteplicità di accezioni. La nozione di [...] la cultura è collegata alla creazione letteraria, filosofica e artistica.
Alla fine dell'Ottocento il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche affermò che la civiltà comporta un forzato addomesticamento dell'uomo, che non lascia spazio alle "nature più ...
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autentico/inautentico
Coppia di concetti, con cui, soprattutto nella filosofia esistenziale del 20° sec., si contrappone ciò che appartiene alla natura più propria dell’uomo, che ne esprime il carattere [...] contrapposizione di valori è sottotraccia già nel pensiero di Kierkegaard e nella sua intensa ricerca del vero cristianesimo; in quello di Nietzsche, che nei Greci, in tutto l’arco della sua opera, vede la realizzazione di una vita piena, a cui di ...
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Filologo, storico delle religioni e archeologo (Marburgo 1771 - Heidelberg 1858). Nella sua opera principale, Symbolik und Mythologie der alten Völker, besonders der Griechen (4 voll., 1810-12), pose in [...] dalla fase arcaica a quella classica. L'opera suscitò vive polemiche ed esercitò un notevole influsso su Novalis, F. Schlegel, Schelling, Hegel fino a pensatori come J. J. Bachofen, F. Nietzsche e W. Benjamin. Pubblicò un'ediz. di Plotino (1835). ...
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MORGENSTERN, Christian
Emma Mezzomonti
Poeta, nato a Monaco di Baviera il 6 maggio 1871, morto a Merano il 31 marzo 1914. Traduttore d'Ibsen e di Strindberg, fu il fondatore della rivista Theater che [...] pura: Auf vielen Wegen (1898) e Ich und die Welt (1899), in cui si avverte l'influenza del mondo spirituale di Nietzsche e dell'arte di Dehmel. In seguito la poesia di M. muta tono, alle liriche lunghe si sostituiscono composizioni brevi melodiose ...
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GIUSSO, Lorenzo
Fabrizio Intonti
Nacque a Napoli, il 25 giugno 1899, in una famiglia aristocratica, dal conte Antonio e da Maria Imperiali d'Afflitto. La sua maturazione culturale avvenne in un terreno [...] del vitalismo eroico, e per il pessimismo cosmico di G. Leopardi (Il ritorno di Faust, Napoli 1929; Leopardi, Stendhal, Nietzsche, ibid. 1933; Tre profili: Dostoevskij, Freud, Ortega y Gasset, ibid. 1933; Leopardi e le sue due ideologie, Firenze 1935 ...
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Scrittore francese (Billom, Puy-de-Dôme, 1897 - Parigi 1962). Intellettuale di vasti interessi, tentato in gioventù dalla vita religiosa, fu bibliotecario alla Biblioteca naz. di Parigi (1920-42). Surrealista [...] e estasi mistica coincidono, è espresso nella trilogia La somme athéologique (L'expérience intérieure, 1943; Le coupable, 1944; Sur Nietzsche, 1945), nonché in La part maudite (1949), L'erotisme (1957) e La souveraineté (post., 1976). Scrisse altri ...
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Concezione speculativa e cosmologica secondo la quale il corso degli eventi del mondo, compiuto il proprio ciclo, ritorna su sé stesso, in una serie indefinita di identiche ripetizioni.
Simile concezione, [...] correnti idealistiche, sia da quelle positivistiche e dalla stessa teologia cristiana, che non può accettare una dottrina che così pienamente ostacola la libertà creatrice di Dio, la concezione dell’eterno ritorno è stata ripresa da F. Nietzsche. ...
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Kertész, Imre
Armando Nuzzo
Scrittore e traduttore ungherese, nato a Budapest il 9 novembre 1929, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 2002. Proveniente da una famiglia borghese, nel giugno [...] in una fabbrica. Dal 1953 si dedicò alla traduzione di prosa austriaca e tedesca (E. Canetti, H. von Doderer, F. Nietzsche, J. Roth, A. Schnitzler, L. Wittgenstein). Il suo primo romanzo, Sorstalanság (trad. it. Essere senza destino, 1999), terminato ...
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nietzschiano
‹niččàno› (o nicciano) agg. – Di F. W. Nietzsche e della sua dottrina (v. la voce prec.): il pensiero n.; il superuomo n.; conforme al pensiero di Nietzsche o comunque influenzato da esso: estetismo nietzschiano. Come sost., seguace...
patografico
agg. Che ricostruisce le caratteristiche patologiche di un personaggio storico, sulla base di testimonianze biografiche e delle sue stesse opere. ◆ [Sigmund] Freud non incoraggerà il progetto di un saggio su [Friedrich] Nietzsche,...