apollineo/dionisiaco
Antitesi terminologica introdotta nel linguaggio filosofico da Nietzsche, che se ne servì in La nascita della tragedia (➔) (1872) per illustrare i due impulsi essenziali dai quali [...] e il tentativo di risolvere e superare il caos in forme limpide e armoniche (elemento a.). Ma il ‘miracolo’, secondo Nietzsche, ebbe vita breve: già a partire da Socrate prevalse nella cultura greca l’atteggiamento a., ossia l’incapacità di sostenere ...
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Poetessa svedese (Göteborg 1900 - Alingsås 1941). L'immoralismo eroico di Nietzsche, l'umanesimo socialisteggiante predicato da E. Blomberg e la psicanalisi formano il sostrato della sua opera lirica e [...] narrativa, in cui si rispecchia il cammino ideale di tutta una generazione: dalla rivolta alla religione tradizionale fino al vitalismo e al nichilismo. Alle prime raccolte di poesie: Moln ("Nubi", 1922); ...
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Scrittore tedesco (Schermbeck, Wesel, 1885 - Finta Mare, Bucarest, 1916). Influenzato da Nietzsche e dal positivismo, agnostico di fronte a ogni residuo spiritualistico e insofferente per ogni portato [...] culturale respinto come incrostazione liberticida, S. fu personalità poetica disordinata e irruenta. Di lui, caduto in guerra sul fronte orientale, rimangono, tutti postumi, i romanzi Ein verbummelter ...
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Scrittore tedesco (n. Rixdorf, Berlino, 1892 - m. presso Ablaincourt 1916). Influenzato da Nietzsche, Wedekind e Strindberg, col vibrante dramma Bettler (1912) aprì la strada al teatro espressionistico [...] della rivolta e della disperazione. Convertitosi al cattolicesimo, manifestò la propria fede in altre opere: Guntwar, die Schule eines Propheten (1914); i tre misteri dal comune titolo Metanoeite (1915); ...
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Scrittore norvegese (Holmestrand 1870 - Oslo 1924). Spirito satirico e individualistico formatosi su Nietzsche e Kierkegaard, autore di saggi critici (Essays: fremmede forfattere "Saggi: scrittori stranieri", [...] 1895, su Dante e Villon, Pascal e Poe) e d'un altro libro sugli Italiani, dei quali acutamente colse alcuni aspetti di sanità morale e di semplice religiosità (Bøger og billeder "Libri e figure", 1898). ...
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Filosofo francese (El Biar, Algeri, 1930 - Parigi 2004). Di formazione fenomenologica, studioso di Nietzsche, Heidegger e Levinas, della psicoanalisi e dello strutturalismo, D. fu uno dei protagonisti [...] ), De la grammatologie (1967), Marges de la philosophie (1972), L'archéologie du frivole (1973), Glas (1974), Otobiographies: l'enseignement de Nietzsche et la politique du nom propre (1984), De l'esprit (1987), Feu la cendre (1987), Du droit à la ...
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Anticristo, L' (Der Antichrist)
Anticristo, L’
(Der Antichrist) Titolo di un’opera di Nietzsche (1888). Sviluppa una critica del cristianesimo, che, con la sua morale della compassione, ostacola l’evoluzione [...] dell’uomo secondo la «legge della selezione», difendendo «l’animale da armento», ossia l’uomo malato, a detrimento dell’uomo forte, l’uomo superiore. Nel concetto cristiano di Dio «è consacrata la volontà ...
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Gaia scienza, La (Die frohliche Wissenschaft)
Gaia scienza, La
(Die fröhliche Wissenschaft) Opera di F. Nietzsche (1882; 2a ed. riv. 1887). In forma aforistica, l’opera è composta, nella versione definitiva, [...] di cinque libri in cui «il riso si allea con la saggezza», introdotti e conclusi da versi poetici (Scherzo, malizia e vendetta, e Canzoni del principe Vogelfrei). La morte della morale, della metafisica ...
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Scrittrice tedesca (Pietroburgo 1861 - Gottinga 1937). Figlia di un generale, di origine francese, al servizio dello zar, si stabilì giovane in Occidente, dove, colta e sensibile alle novità della cultura, [...] entrò in contatto con personalità e ambienti intellettuali. Amica per un breve periodo di Nietzsche, poi di Rilke, scrisse su entrambi con partecipe penetrazione (F. Nietzsche in seinen Werken, 1894; R. M. Rilke, 1928). Dal 1911 frequentò Freud (Mein ...
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Poeta, giornalista e scrittore islandese (Elliđavatn 1864 - Herdísarvík 1940). Formatosi sul pensiero di Brandes e di Nietzsche, fu, sul volger del secolo e oltre, il massimo rappresentante del gusto e [...] della sensibilità simbolista in Islanda. Le sue raccolte di versi: Sögur og kvaeđi ("Racconti e canti", 1897), Hafblik ("Acque calme", 1906), Vogar ("Flutti", 1921), così spesso legate per materia e forma ...
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nietzschiano
‹niččàno› (o nicciano) agg. – Di F. W. Nietzsche e della sua dottrina (v. la voce prec.): il pensiero n.; il superuomo n.; conforme al pensiero di Nietzsche o comunque influenzato da esso: estetismo nietzschiano. Come sost., seguace...
patografico
agg. Che ricostruisce le caratteristiche patologiche di un personaggio storico, sulla base di testimonianze biografiche e delle sue stesse opere. ◆ [Sigmund] Freud non incoraggerà il progetto di un saggio su [Friedrich] Nietzsche,...