L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] sum, premesso alle pagine introduttive sinora riferite che costituiscono l'"Avvertimento" alle Faville, richiama il pensiero espresso da F.W. Nietzsche nel cap. ix di Ecce homo (1888), la sua a. in cui è messo in crisi l'eroismo ottocentesco: quello ...
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Critico e storico danese, nato a Copenaghen il 4 febbraio 1842, morto il 17 febbraio 1927. Spirito vivo, irruento, con vasti orizzonti e con cultura europea; pensatore non profondo, ma quadrato nel ragionare [...] dei tempi gli accadde così, nel 1889, di trovarsi ancora una volta all'avanguardia, come primo interprete ed esegeta di Nietzsche: il corso di lezioni che tenne in quell'anno all'università - e che provocò una sua violenta rottura col Höffding ...
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GRACIÁN y MORALES, Baltasar
Eugenio Mele
Scrittore spagnolo, nato l'8 gennaio 1601 a Belmonte, morto a Tarragona il 6 dicembre 1658. Studiò nel collegio dei gesuiti di Calatayud e di Huesca, e nel 1631 [...] all'estero; ad esso attinsero largamente i moralisti francesi del Seicento e del Settecento ed esercitò una certa influenza sul Nietzsche. Il Criticón (1651-1653-1657), il capolavoro del G., è un romanzo allegorico filosofico, diviso in tre parti che ...
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PINTOR, Giaime
Patriota e scrittore, nato a Roma, il 30 ottobre 1919. Si laureò in quella università in giurisprudenza, ma coltivò soprattutto gli studî letterarî. Sottotenente di fanteria, per la sua [...] P. Pubblicò con un'introduzione il Saggio sulla rivoluzione di C. Pisacane, Torino 1942; sua è anche la prefazione alle Considerazioni sulla storia di F. Nietzsche, Torino 1943.
Bibl.: In memoria di G. P., Torino 1946 (con elenco dei suoi scritti). ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] cristiani è di pensare che bisogna rassegnarsi al fatto che il pensiero attuale sia segnato dall'impronta di Marx e di Nietzsche. Al contrario, il dialogo qui consisterà nel dire un no senza riserve a ciò che costituisce non una espressione della ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] , sul mutamento, sulla temporalità e sul divenire come propria categoria ontologica centrale: da Hegel, Schelling, Schopenhauer, Nietzsche, Bergson, Alexander a Dewey, Whitehead, Heidegger; e ci sono stati pochi teologi (probabilmente per le stesse ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] J. Burckhardt, Über das Studium der Geschichte, a cura di P. Ganz-E. Ziegler, München 1982, pp. 299 e 508). Solo Nietzsche esaltò Federico, vedendo in lui "il grande spirito libero, il genio tra gli imperatori tedeschi", "l'ateo e nemico della Chiesa ...
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LORIA, Arturo
Cristiano Spila
Nacque a Carpi il 17 nov. 1902 da Aristide e da Antonietta Righi, quarto di otto figli.
Il padre, israelita, nato a Modena, brillante e ambizioso, era un industriale trasferitosi [...] dei classici della letteratura francese, spagnola e tedesca, della scoperta di E.A. Poe, di F.M. Dostoevskij e di F. Nietzsche, ma anche delle prime prove letterarie, rimaste inedite.
Dopo le vacanze a Forte dei Marmi, nell'autunno 1921 il L. si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da disciplina “tecnica” legata all’interpretazione dei testi della tradizione, l’ermeneutica [...] ad allargare e approfondire la natura dell’interpretazione.
La svolta ontologica dell’ermeneutica: Heidegger e Gadamer
Sulle tracce di Nietzsche, il quale, contro il culto positivistico dei fatti, aveva affermato che “proprio i fatti non ci sono, ma ...
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FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] letterari, quanto musicali e visivi, che ben presto sarà orientata dalle letture filosofiche di A. Schopenhauer e di F. Nietzsche quanto dalla conoscenza del mondo wagneriano. Nel 1889 la famiglia Fortuny si stabilì a Venezia.
Il F. aveva maturato ...
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nietzschiano
‹niččàno› (o nicciano) agg. – Di F. W. Nietzsche e della sua dottrina (v. la voce prec.): il pensiero n.; il superuomo n.; conforme al pensiero di Nietzsche o comunque influenzato da esso: estetismo nietzschiano. Come sost., seguace...
patografico
agg. Che ricostruisce le caratteristiche patologiche di un personaggio storico, sulla base di testimonianze biografiche e delle sue stesse opere. ◆ [Sigmund] Freud non incoraggerà il progetto di un saggio su [Friedrich] Nietzsche,...