Jouvet, Louis
Bruno Roberti
Attore e regista teatrale e cinematografico francese, nato a Crozon (Bretagna) il 24 dicembre 1887 e morto a Parigi il 16 agosto 1951. È stato uno dei più grandi e singolari [...] ' di Molière e D. Diderot, non mancò di nutrirsi di un 'sapere' della modernità che va dalla filosofia di F. Nietzsche alle suggestioni psicoanalitiche di C.G. Jung, in grado di confrontarsi con temperamenti artistici quali quelli di J. Romains, A ...
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psicoterapia
Processo interpersonale coordinato da regole definite e condivise, condotto con mezzi psicologici non solo verbali, finalizzato a risolvere i disagi emotivi o i sintomi presenti e a influenzare [...] primario nella genesi dei vissuti problematici del soggetto. Le p. supportive ed esperienziali originano dalle idee proposte da F. Nietzsche, J.P. Sartre e E. Husserl, e si fondano sull’assunto che i disagi emotivi nascono dalle condizioni sociali ...
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HEINSE, Johann Jakob Wilhelm
Giuseppe Gabetti
Poeta tedesco, nato a Langenwiesen presso Ilmenau il 16 febbraio 1749, morto il 22 giugno 1803 a Aschaffenburg, dove dal 1787 era bibliotecario del principe [...] come nell'arte, molti atteggiamenti che saranno proprî dell'età nuova, dal Romanticismo fino al Jung Deutschland, fino a Nietzsche.
Opere: Sämtliche Schriften, ed. H. Laube, voll. 10, Lipsia 1838; Sämtliche Werke, ed. W. Schüddekopf, voll. 10, Lipsia ...
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Anarchismo
George Woodcock
di George Woodcock
Anarchismo
sommario: 1. La dottrina anarchica. 2. Sviluppi storici dell'anarchismo. 3. Il protoanarchismo. 4. L'anarchismo nel XIX e nel XX secolo. □ Bibliografia.
1. [...] ‛forza' di ciascuno il governo di se stesso. L'‛egoista' sotto molti aspetti è il precursore del ‛superuomo'; Nietzsche nelle sue più estreme manifestazioni di individualismo subì chiaramente l'influsso di Stirner.
Sul piano dell'azione l'anarchismo ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] perdere la loro naturalità e diventano oggetti-segni, carichi di codici e di significazioni sovrapposte.
Già F.W. Nietzsche nella sua interpretazione della crisi della metafisica e della cosa in sé offerta in Götzen-Dämmerung (1889) aveva individuato ...
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Filosofia della pratica
Marcello Mustè
La Filosofia della pratica. Economica ed etica (d’ora in poi Filosofia della pratica) uscì, per Laterza, nel 1909; ed ebbe, nel corso della vita dell’autore, sei [...] intero atto teoretico, segnava un limite invalicabile rispetto a quelle concezioni (da Arthur Schopenhauer a Friedrich Wilhelm Nietzsche) che coglievano bensì il carattere originario del volere, ma arrivavano poi a concepirlo «nella forma esagerata e ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] costrette a espungere tutta la linea ‘da Hegel a Nietzsche’ e pertanto impotenti nella comprensione della realtà storica successiva ’ateismo – che presenta, con la filosofia di Nietzsche, almeno una variante irriducibile al marxismo – appare come ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’attore teatrale del Novecento fonda il senso della propria identità artistica e della [...] , che attraverserà l’esperienza del teatro contemporaneo.
La rivoluzione del Novecento teatrale, preannunciata da Nietzsche nella Nascita della Tragedia (1872), consiste nell’affermazione paradossale della natura antirappresentativa del teatro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una filosofia del XIX secolo?
Secondo gli schemi più diffusi la filosofia dell’Ottocento [...] , per poter diventare così bello! Ora però seguimi alla tragedia e sacrifica con me nel tempio delle due divinità!”.
F. Nietzsche, La nascita della tragedia, introd. di G. Colli, trad. it. di S. Giametta, Milano, Adelphi, 1993
Nata nell’ambito dei ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] è subordinata a essa; il denaro è divenuto la suprema potenza della società.
Ma anche pensatori che, a differenza di Nietzsche e di Spengler, si richiamano a valori umanistici, esprimono la convinzione che la civiltà occidentale sia giunta a un punto ...
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nietzschiano
‹niččàno› (o nicciano) agg. – Di F. W. Nietzsche e della sua dottrina (v. la voce prec.): il pensiero n.; il superuomo n.; conforme al pensiero di Nietzsche o comunque influenzato da esso: estetismo nietzschiano. Come sost., seguace...
patografico
agg. Che ricostruisce le caratteristiche patologiche di un personaggio storico, sulla base di testimonianze biografiche e delle sue stesse opere. ◆ [Sigmund] Freud non incoraggerà il progetto di un saggio su [Friedrich] Nietzsche,...