religione e filosofia
Il termine religione e il termine filosofia hanno accezioni differenti a seconda del contesto in cui sono utilizzati e dei concetti che intendono esprimere. Se ci si limita alla [...] della fede». Specie di contro a una religione percepita come nemica della ragione si afferma l’ateismo: il grido di Nietzsche «Dio è morto» (La gaia scienza, 1881-82) esprime però non solo la separazione radicale della filosofia, in quanto scienza ...
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Giappone
Giuliano Bertuccioli
La fortuna di D. in G. ha inizio con l'avvento dell'era Meiji (1868 - 1912), allorché le illuminate riforme promosse dal governo imperiale aprirono il paese alla cultura [...] a Goethe o a Strindberg, così Abe scrisse un saggio intitolato D. no Shinkyoku to Nietzsche no Zarathustra (La D.C. di Dante e lo Zarathustra di Nietzsche) e che venne pubblicato nel 1921 sulla rivista " Shin Shōsetsu " (Nuovo romanzo). In esso egli ...
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CIPPICO, Antonio
Sergio Cella
Nacque a Zara il 20 marzo 1877, da famiglia comitale trasferitasi nel XIII secolo da Roma a Traù, figlio di Venanzio, magistrato della Corte d'appello, e di Carolina Salghetti-Drioli. [...] di E. Corradini; pubblicò i primi saggi letterari in lingua inglese (sul teatro di D'Annunzio), tradusse La gaia scienza di F. Nietzsche e, per la compagnia di F. Garavaglia, l'Orestiade di Eschilo.
Nell'autunno del 1906 il C. entrò come lecturer di ...
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Fleischer, Richard
Francesco Di Pace
Regista cinematografico statunitense, nato a New York l'8 dicembre 1916. Vincitore nel 1948 di un Oscar come produttore per il documentario Design for death (1947), [...] Welles, in cui F. descrive l'ambiguità morale di due ragazzi spinti a un gratuito gesto criminale dalla lettura di F. Nietzsche. Sullo stesso livello sono The girl in the red velvet (1955; L'altalena di velluto rosso), sensuale e raffinato dramma ...
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Josephson, Erland
Stefano Boni
Attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico svedese, nato il 15 giugno 1923 a Stoccolma. Cresciuto alla scuola del teatro nordico e abituato a una recitazione [...] primo piano spesso in ruoli di intellettuali, psicoanalisti, filosofi e professionisti: giudice in Io ho paura (1977) di Damiano Damiani, F. Nietzsche in Al di là del bene e del male (1977) di Liliana Cavani, proprietario di un salone di auto d'epoca ...
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sistema
Termine che indica: (1) un insieme di proposizioni, di cui quelle iniziali costituiscono le premesse e quelle finali le conclusioni e fra le quali vige un rigoroso nesso deduttivo; (2) insieme [...] nemica e insieme gemella, di frammento, prima nel corso del 19° sec., con Kierkegaard e la scrittura aforismatica di Nietzsche, e poi nel 20° sec., specie in esponenti della Scuola di Francoforte come Bloch, Benjamin e Adorno. La Dialettica negativa ...
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Sanda, Dominique
Gabriella Nisticò
Attrice cinematografica francese, nata a Parigi l'11 marzo 1948. Donna di grande fascino, ha interpretato sul grande schermo personaggi ambigui, inquietanti e misteriosi, [...] del bene e del male (1977) di Liliana Cavani, in cui la S. ricopre la parte della scrittrice tedesca, amica di F. Nietzsche, Lou Salomé, e per quasi venti anni l'attrice ha scelto di lavorare prevalentemente in televisione tornando al cinema solo per ...
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Originariamente iscrizione, specialmente funeraria, poi componimento poetico mirante a fermare in breve il ricordo di una vita, di una impresa, di un’offerta ecc.; il significato di «piccolo componimento [...] , secondo le origini, una piccola lirica, che in seguito ispirò autori come A. von Platen, E. Mörike, F. Hebbel, F. Nietzsche. Per quel che riguarda il Novecento, la Spoon River Anthology di E.L. Masters (1915) può essere considerata un omaggio all’e ...
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IBSEN, Henrik
Giuseppe GABETTI
Poeta norvegese, nato a Skien il 20 marzo 1828, morto a Cristiania il 23 maggio 1906: considerato nel suo tempo come il più profondo interprete dei conflitti morali e [...] esperimentandola in sé insaziabilmente, fino al suo ultimo fondo: i più decisi assertori della vita furono invece - da I. a Nietzsche - degli uomini schivi, concentrati in sé medesimi, chiusi nelle solitudini della loro fantasia e del loro pensiero ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] 1958) e l'attenzione che in genere la cultura degli anni Settanta portava ai fenomeni ludici, riallacciandosi a F.W. Nietzsche e alla sua originale riassunzione della tradizione del gioco come simbolo del mondo (linea seguita da E. Fink in Spiel als ...
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nietzschiano
‹niččàno› (o nicciano) agg. – Di F. W. Nietzsche e della sua dottrina (v. la voce prec.): il pensiero n.; il superuomo n.; conforme al pensiero di Nietzsche o comunque influenzato da esso: estetismo nietzschiano. Come sost., seguace...
patografico
agg. Che ricostruisce le caratteristiche patologiche di un personaggio storico, sulla base di testimonianze biografiche e delle sue stesse opere. ◆ [Sigmund] Freud non incoraggerà il progetto di un saggio su [Friedrich] Nietzsche,...