Saggista romeno (Raşinari, Sibiu, 1911 - Parigi 1995). Figlio di un prete ortodosso, studiò in Romania, ove pubblicò le prime opere, tra cui Lacrimi şi sfinti (1937; nuova ed. fr. Des larmes et des saints, [...] in cui si presentava come testimone della "décomposition" del mondo contemporaneo, continuatore e insieme negatore di Nietzsche, reazionario e anarchico, apostolo di una scrittura frammentaria e fortemente aforistica: Précis de décomposition (1949 ...
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Scrittore francese (Parigi 1866 - ivi 1955). Studiò all'École polytechnique, poi all'univ. di Heidelberg. Dal 1914 entrò nella Académie des sciences morales et politiques. Pubblicò in Francia e in Germania [...] 'impérialisme démocratique (1907), Le mal romantique: essai sur l'impérialisme irrationnel (1908), Les mystiques du néoromantisme (1911). Notevoli sono inoltre i suoi studî su F. Nietzsche, G. Flaubert, Ch.-A. Sainte-Beuve, Ch. Baudelaire, M. Proust. ...
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Scrittore tedesco (Essen 1873 - Berlino 1938). Fiero avversario del naturalismo e promotore di una poesia cosmica sull'onda di una tradizione germanica reinterpretata in spirito di esaltazione, nel 1904, [...] per un gruppo di poeti similmente orientati. Fu autore di un vasto poema filosofico, Die Kugel (1906-09), e di raccolte di poesie visionarie quali Thule Traumland (1910) e Charontischer Mythos (1913), evidentemente influenzate da Nietzsche. ...
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Scrittore austriaco (Klagenfurt 1880 - Ginevra 1942). Dopo essersi lasciato alle spalle un'insostenibile situazione familiare e la frequentazione di collegi e accademie militari, si diplomò in ingegneria [...] del principio di casualità. Oltre alla lettura dei principali scrittori tedeschi ed europei, fondamentale fu per M. la lezione tratta da Nietzsche che aveva dissolto l'idea stessa di soggetto, la sua identità e la sua unità in un'anarchia di atomi ...
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Poeta norvegese (Kristiansund 1889 - Oslo 1968), il maggiore della generazione tra le due guerre mondiali, formatosi in un'atmosfera di pessimismo e di disperato negativismo. Personale anche nelle prime [...] collettivistico che egli accetta: Brød og vin "Pane e vino", 1919, benché spiritualmente assai più vicino a Ibsen e a Nietzsche che a Marx, come ha dimostrato il suo ritiro dal comunismo militante nel 1938. Ha cantato, in fiera polemica contro ogni ...
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FIORE, Angelo
Massimo Onofri
Nacque il 1° febbr. 1908 a Palermo, da Gaetano, impiegato del genio militare, e Marianna Conforto. A Palermo, conseguita la maturità classica nel '26 presso il liceo-ginnasio [...] L. Tolstoj, M. Proust, L. Pirandello, ma anche S. Agostino, S. Tommaso, E. Kant, S. Kierkegaard, F. Schopenhauer, F.W. Nietzsche, e da ultimo F. Tozzi e A. Fogazzaro (quello di Malombra), dai quali, come dichiarò, ebbe lezioni di stile. Nel contempo ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] dalla quale nacquero i figli Renata e Gabriele Dante. A Napoli collaborò tra l'altro al Mattino, si interessò alle opere di Nietzsche e Wagner, e pubblicò a puntate (1891-92) il romanzo L'innocente, apparso poi in volume presso l'editore Bideri (1892 ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Jacques-Louis Talagrand (Alès 1909 - Parigi 1988). Vivace giornalista letterario e politico, collaborò all'Action Française, quindi (dal 1935) al Figaro. Allontanatosi [...] au fond de la mer, 1953; Le sexe et le néant, con A. Camp, 1960; ecc.), M. fu anche finissimo saggista (Nietzsche, 1933; Racine, 1934; Introduction à la poésie française, 1939; Cette Grèce où nous sommes nés, 1964); ma le prove più convincenti del ...
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Poeta e saggista svedese (Stehag, Malmöhus, 1880 - Saltsjöbaden, Stoccolma, 1949). Nelle raccolte di liriche, composte tra il 1900 e il 1906, passò da descrizioni precise della Scania natale ad annotazioni [...] ", 1902); Dithyramber i aftonglans ("Ditirambi nello splendore del tramonto", 1906). Abbandonata la poesia, sotto l'influsso di Nietzsche, già presente nell'ultima raccolta, continuò la sua ricerca di bellezza e nobiltà nei venti volumi di saggi in ...
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MUIR, Edwin
Fernando FERRARA
Poeta, saggista e romanziere scozzese, nato il 15 maggio 1887 a Deerness Orkney, morto il 3 gennaio 1959 a Cambridge. Il padre era agricoltore ed egli fu l'ultimo di sei [...] portò ad abbracciare la dottrina evangelica, aderì al socialismo; ma abbandonò questa ideologia sotto l'influsso delle opere di Nietzsche. Le prime poesie e la raccolta di massime We moderns (1918) rivelano appunto tali influenze ma senza conseguire ...
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nietzschiano
‹niččàno› (o nicciano) agg. – Di F. W. Nietzsche e della sua dottrina (v. la voce prec.): il pensiero n.; il superuomo n.; conforme al pensiero di Nietzsche o comunque influenzato da esso: estetismo nietzschiano. Come sost., seguace...
patografico
agg. Che ricostruisce le caratteristiche patologiche di un personaggio storico, sulla base di testimonianze biografiche e delle sue stesse opere. ◆ [Sigmund] Freud non incoraggerà il progetto di un saggio su [Friedrich] Nietzsche,...