Macario, Erminio
Roy Menarini
Attore teatrale e cinematografico, nato a Torino il 27 maggio 1902 e morto ivi il 26 marzo 1980. Erede del teatro dialettale piemontese, mise a punto sulla scena il personaggio [...] , 1963, ancora di Bragaglia; Totò contro i quattro, 1963, di Steno) che lo rilanciò in compagnia di Aldo Fabrizi, NinoTaranto e Peppino De Filippo. Fu però con Totò che l'attore trovò stabilità e continuità, mitigando l'improvvisazione del ...
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Corbucci, Sergio
Serafino Murri
Regista cinematografico e sceneggiatore, nato a Roma il 6 dicembre 1927 e morto ivi il 1° dicembre 1990. Cominciò la carriera di regista all'inizio degli anni Cinquanta, [...] in cui la maschera del grande attore napoletano, attorniato da altre stelle del teatro leggero come Erminio Macario, NinoTaranto e Franca Valeri, nasconde una sostanziale superficialità della narrazione, intrisa di luoghi comuni e freddure fatte su ...
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Margadonna, Ettore Maria
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore, nato a Palena (Chieti) il 30 novembre 1893 e morto a Roma il 28 ottobre 1975. Con la sua innata vena ironica, arricchita da una profonda [...] accompagnata da un bonario sorriso, spingendosi verso la satira di costume. Nel 1963 firmò il suo ultimo soggetto per il film Il monaco di Monza di Sergio Corbucci con Totò, NinoTaranto ed Erminio Macario, una parodia ambientata nel 17° secolo. ...
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Merlini, Marisa
Stefano Masi
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 6 agosto 1923. Nota soubrette del teatro di varietà, la M. è stata anche un'apprezzata caratterista del cinema italiano [...] Macario per la rivista Tutte donne, iniziò una brillante carriera nel teatro di varietà, dove recitò accanto a Carlo Dapporto, NinoTaranto, Wanda Osiris e Anna Magnani. Ben presto fu chiamata a recitare anche nel cinema dove, dopo una piccola parte ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] duettò con un amico, promettente tenore, che si faceva chiamare Nino D’Arona, diventato poi famoso come Giuseppe Di Stefano (uno gli impedimenti della guerra la popolarità di Dapporto, Totò, Taranto, Macario, Navarrini e Vera Rol era consacrata e io, ...
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PARENTE, Alfredo
Emilia Scarcella
– Nacque a Guardia Sanframondi (Benevento) il 4 luglio 1905, da Giuseppe e Clotilde Marliani, maestri elementari.
Dopo gli studi ginnasiali compiuti nel suo paese d’origine, [...] ’amicizia con Nicola Nicolini, figlio di Fausto, e con Nino Cortese, che lo presentò a Benedetto Croce.
Nel 1929 titolare della cattedra di filosofia e storia presso il liceo di Taranto, che fu presto costretto ad abbandonare per motivi di salute. ...
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Rota, Nino
Bruno Roberti
Compositore, nato a Milano il 3 dicembre 1911 e morto a Roma il 10 aprile 1979. L'apparente candore e la cristallina fluidità della sua musica racchiudono un nucleo più segreto [...] rinascimentale G. Zarlino. Dopo aver insegnato al Liceo musicale di Taranto negli anni 1937-38, R. approdò nel 1939 a quello magico: il maestro Nino Rota.
Bibliografia
P.M. De Santi, La musica di Nino Rota, Roma-Bari 1983.
Nino Rota compositore del ...
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MANFREDI, Muzio
Franco Pignatti
Discendente da un ramo ravennate della famiglia degli antichi signori di Faenza, il M. nacque a Cesena (M. Manfredi, Lettere brevissime, Venetia 1606, nn. 187, 292), [...] prevedono la comparsa dal regno dei morti dell'ombra di Nino, al quale si affianca lo spettro di Mennone, uniti con l'Acripanda di Antonio Decio, è a cura di G. Distaso, Taranto 2002.
Fonti e Bibl.: Bergamo, Biblioteca civica, Fondo principale, MM.693 ...
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CALDORA (Candola), Antonio
Marina Raffaeli Cammarota
Nato intorno al 1400 da Giacomo e da Medea d'Eboli, ricevette la sua formazione militare alla scuola del padre. Seguendo le imprese paterne, il C. [...] una volta il C. seguì il padre muovendo contro il principe di Taranto, che sfidò a battaglia a Rotigliano: la sfida però non fu a freno il C., che probabilmente aveva diffuso ad arte nino la fama della sua malattia per poter allontanare il figlio ...
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DELLA GHERARDESCA, Ranieri
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Del ramo dei conti di Donoratico, era il figlio, probabilmente secondogenito, di quel conte Gherardo che era stato decapitato a Napoli con Corradino [...] del 1289, cioè alcuni mesi dopo la caduta di Ugolino e di Nino Visconti, caduta per la quale molto si era adoperato, dalla sua del principe Carlo d'Angiò, primogenito di Filippo principe di Taranto e di Acaia, lo sconfitto capo guelfo, e nipote del ...
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