Nicola Verola
Il 2012 dell’Unione Europea (Eu) è stato dominato, come buona parte dell’ultimo lustro, dall’eurocrisi. Diversamente dagli anni precedenti, si è però chiuso su una nota positiva, con un [...] le altre cose, si trascura però, oltre Manica, che la crisi globale ebbe inizio in quel settore finanziario di cui la City londinese è da Jean-Marie Le Pen, e la vittoria del ‘no’ al referendum sul Trattato costituzionale europeo del 29 maggio ...
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Società postindustriale
Alain Touraine
Introduzione
Il concetto di società postindustriale appare al termine del periodo di ricostruzione e di crescita economica nazionale del dopoguerra, allorché entrarono [...] il movimento delle donne - che, organizzato o no, ha prodotto ovunque trasformazioni profonde nei comportamenti di R., The work of nations, New York 1991.
Sassen, S., The global city, New York-London-Tokyo 1991.
Touraine, A., L'évolution du travail ...
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Mario Telò
La crescente complessità del processo di integrazione
La storia dell’integrazione europea, tra approfondimento e allargamento, per decenni si è svolta secondo una regola chiara: stessi diritti [...] parte del meccanismo decisionale.
Se invece vincesse il no, dal Regno Unito, anche se obtorto collo, non possono superare il deficit annuale del 3% e, tendenzialmente, il debito globale del 60% del pil, ma sono obbligati a prendere misure immediate se ...
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Paolo Mancini
La velocità di cambiamento del mondo dei mass media ha raggiunto picchi incredibilmente elevati e fino ad oggi sconosciuti. Un’affermazione di Manuel Castells, divenuta ormai celebre, mette [...] fino a quel momento un fenomeno regionale in una dimensione globale, determinando l’insorgere di tensioni tra Al Jazeera e molti di quali informazioni siano accurate e vere e quali no. Ma internet e le nuove tecnologie dell’informazione elettronica ...
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La parola chiave di questo volume è territori: termine dai molteplici significati disciplinari, qui viene utilizzato come sinonimo di spazio limitato da confini, socializzato, vissuto; di luogo fisico [...] ‘sopra’ le regioni in quanto parti di reti globali (global city-regions), ma anche ‘sotto’ in quanto localizzate Italia dei ‘cento paesaggi’: si tratta solo di un’iperbole? No, i cento paesaggi sono stati effettivamente elencati solo sessant’anni fa ...
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Il 21° sec. vede i sistemi economici nazionali più vicini, legati e integrati dall’aumento dello scambio di beni e servizi, dai flussi monetari e dagli investimenti effettuati dalle imprese in diversi [...] cui un gruppo di agricoltori francesi, capeggiati dall’attivista no global José Bové, ha distrutto un ristorante Washington D.C. 1992.
J.J. Audley, Green politics and global trade: NAFTA and the future of environmental politics, Washington D.C ...
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Antonio Golini
Il mondo ha registrato, in particolare a partire da dopo la Seconda guerra mondiale, una straordinaria crescita della popolazione, che ha toccato livelli che soltanto pochi decenni fa erano [...] né cittadino, né di una piccola regione, né nazionale, ma deve essere globale. Il che impone di avere un nuovo e diverso universalismo, oggi che negli ultimi trent’anni dovuto all’Aids – presenta no però un ‘costo’ inevitabile in termini demografici: ...
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In Italia il termine multinazionale viene di solito utilizzato per indicare una grande impresa, cioè quella che in inglese è definita corporation: una società di capitali, dotata quindi di personalità [...] in modo definitivo gli equilibri sui quali si regge l’economia globale.
Tra la seconda metà del 2008 e i primi mesi del populism, and the end of economic democracy, London 2000.
N. Klein, No logo, London 2000 (trad. it. Milano 2001).
J.A. Scholte, ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] e fiele insieme. [...] “Sia il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno” (Gianfranco Ravasi, «Famiglia ’eventuale delimitazione del raggio d’azione del GCG [= Global Consensus Group, un’auspicata evoluzione degli attuali vertici tra ...
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Agli inizi del 21° sec., il mondo contemporaneo è un universo di disuguaglianze estreme. Nonostante l’incertezza delle stime, sappiamo che è vastissima la popolazione dei poveri e poverissimi che soffrono [...] abbia consumato circa il 76% dei beni e servizi privati globali, mentre il 20% più povero ne abbia consumato meno Ravallion, The developing world is poorer than we thought, but no less successful in the fight against poverty, Policy research working ...
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no global
‹nóu ġlóubël› locuz. ingl. (propr. «non globale»), usata in ital. come agg. e s. m. e f. (e comunem. pronunciata ‹noġlòbal›). – Che, o chi, si oppone al processo di globalizzazione economica.
popolo no-global
(popolo no global, Popolo No Global), loc. s.le m. I contestatori della globalizzazione. ◆ Gli anarchici, tutti in nero, un migliaio, tanti venuti dalle terre basche di Spagna e Francia, dalla Germania, sono spuntati come...