L'archeologia dell'Asia Centrale. La Mesopotamia centroasiatica
Bertille Lyonnet
Claude Rapin
Boris A. Litvinskij
Chiara Silvi Antonini
Ciro Lo Muzio
Galina A. Pugacenkova
Gérard Fussman
Boris [...] caratteristico in tutta la storia dell'architettura sogdiana.
Ai secoli a cavallo dell'era volgare datano le necropoli a kurgan dei gruppi nomadi stabilitisi ai margini delle oasi di Bukhara e di Samarcanda (fine II/inizi I sec. a.C. - I/II sec. d.C ...
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Quota di partecipazione a una società per quote, e in particolare quota di proprietà di navi e giornali.
Nelle compagnie teatrali, quota parte dell’incasso netto spettante per contratto a un attore. In [...] luogo di una paga fissa, è un sistema di compenso che utilizzavano le prime compagnie nomadi dei professionisti del teatro; l’introito era ripartito in parti uguali (le c.), attribuite ai singoli attori in proporzioni diverse. ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] il legame fra i varî clan è molto lento per le grandi distanze che li separano. Si sviluppa così un individualismo che porta il nomade a vedere in ogni vicino un nemico; ma nello stesso tempo cresce in lui la fiducia in sé stesso e si tempera il suo ...
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MADAUROS (Madauros è la forma più corretta del nome, non Madaura; in greco Μάδουρος, oggi Mdaourouch)
Pietro Romanelli
Città dell'Africa, situata al confine fra la Numidia e la Getulia, cioè al limite [...] fra la regione abitata da popolazioni fisse e quella tenuta dalle tribù nomadi. Fu centro indigeno, appartenente al regno di Siface: dopo la morte di questo passò a Massinissa; caduto il regno di Numidia entrò nei domini romani. Sulla fine del primo ...
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Vedi SCITICA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SCITICA, Arte
M. Korkuti
SCITICA, Arte (v. vol. VII, p. 113). All'inizio del I millennio a.C. nelle vaste regioni steppose dell'Eurasia, la fascia delle «grandi [...] più antiche.
Arte scitica. - La parte più importante e più studiata di questo mondo è rappresentata dagli Sciti, un popolo nomade di lingua iranica che aveva occupato le steppe a Ν del Mar Nero. Nel periodò di maggiore potenza, il loro territorio si ...
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MORLACCHI (gr. Μαυρόβλαχοι, lat. Latini nigri, sl. Vlasi)
Giuseppe Praga
Popolazione disseminata un po' dappertutto nella Penisola Balcanica, ma particolannente nell'interno della zona costiera adriatica [...] dell'Albania. Molte sono le teorie intorno alla loro origine. La più attendibile è quella di T. Peisker, che li crede pastori nomadi turanici immigrati sul finire dell'evo antico e al principio del medio nella Penisola Balcanica e qui nel sec. V e VI ...
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TELL ed-DĒR
R. Dolce
Sito c.a 26 km a SO di Baghdad, originariamente posto, come la vicina Sippar (Abū Ḥabba), sul corso dell'Eufrate, T. D. è stato identificato, grazie a dati testuali, con Sippar-Amnānum. [...] In prossimità di Sippar, infatti, alcune tribù nomadi semitiche si stabilirono fin dal III millennio a.C., costituendo due avamposti, denominati più tardi Sippar-Yakhrurum e Sippar- Amnānum. Dal 1891 W. Budge condusse scavi sul sito, recuperando ...
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Popolazioni iraniche e indiane che parlano lingue della famiglia indoeuropea (Ari lingue arie). Queste offrono molti punti di somiglianza nella morfologia e nel lessico, tali che il complesso degli elementi [...] innovati e di quelli conservati potrebbe riassumersi in un sistema di lingua ricostruita, detto Ari ario comune.
Nella preistoria, i nomadi che portarono le lingue indiane e iraniche nelle sedi storiche e che intorno al 3° millennio a.C. abitarono ...
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Dinastia di emiri arabi che dominarono nella regione intorno a Damasco e nella Transgiordania come vassalli dell'Impero bizantino nei due secoli anteriori al sorgere dell'Islam. Col titolo di "filarchi" [...] (capi tribù), essi furono impiegati dai Bizantini nella custodia del confine verso il deserto, sia per respingere le incursioni dei nomadi, sia per contrapporli ai Lakhmidi di al-Ḥīra sull'Eufrate, vassalli arabi dell'Impero persiano. La storia dei G ...
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Tripolitania Regione della Libia settentrionale (350.000 km2 ca.), costituita da territori a differente altitudine: la Gefara o pianura costiera, il Gebel o montagna, la Ghibla o regione meridionale. La [...] si ebbe tra il 669 e il 675. Nel 12° sec. il processo di arabizzazione si intensificò con l’arrivo dall’Egitto dei nomadi Benī Hilāl e Benī Sulaim, che ridussero i nuclei berberofoni della T. a Zuara e nel Gebel Nafūsa. Dopo il breve dominio normanno ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...