. La regione che costituisce l'odierno Azerbaigian fu nell'antichità soggetta più o meno direttamente all'impero assiro, e col decadere di questo, nella seconda metà del sec. VII a. C., fece parte del [...] est a ovest.
La popolazione è costituita essenzialmente da Turco-tatari; tribù curde, dimesse quasi del tutto le abitudini nomadi, si sono fissate nei distretti meridionali e occidentali; Persiani nelle città e in qualche zona del sud. In complesso ...
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Caecilius Cyprianus, qui est Thascius (dunque un soprannome: anche Cyprianus fu trasformato, per derisione, volgarmente in Coprianus), di ricca famiglia cartaginese, retore di professione, si convertì [...] ch'era scoppiata; raccoglieva 100.000 sesterzî per aiutare i cristiani della Numidia depredati da un'incursione di tribù nomadi (Epp. 57, 62); scriveva i trattatelli De oratione dominica (commento al Pater noster), De mortalitate, De opere et ...
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Già possedimento germanico, ora mandato dell'Unione Sud-africana. È bagnato all'O. dall'Oceano Atlantico e confina al N. con l'Angola (servono di confine, per un tratto, il Cunene e il Cubango [Okavango]), [...] (7500 secondo calcoli tedeschi anteriori). Sparsi anche fra gli Ottentotti in stato di servitù o di dipendenza, questi piccoli nomadi giallastri conducono ancora in alcune regioni, le più desolate e assetate del territorio, la loro vita primitiva di ...
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TAGIKISTAN (A. T., 92 e 103-104)
Giorgio Pullè
Con questo nome si suole indicare la repubblica federata dei Tagiki (Avtonommaja Tadžikskaja S.S. Respublika), una delle sette che fanno parte dell'U.R.S.S. [...] i sedentarî vivono in case di mattoni con la copertura di canne; esse sono sempre basse per la frequenza dei terremoti; i nomadi abitano in tende. L'istruzione è molto arretrata e fino a qualche anno fa si calcolava che gli analfabeti ammontassero al ...
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MARI
Giorgio Raffaele CASTELLINO
. Antica città del Vicino Oriente (v. siria, in App. II, 11, p. 836) la cui determinazione geografica precisa fu data nel 1933 da W. F. Albright e fu confermata subito [...] con M., facilitate, pare, da una nuova via carovaniera tra M., Palmira e Qatna, nonché dal controllo sulle tribù nomadi (Sutei e Beniaminiti). Un servizio ben organizzato di ambasciatori e esploratori nelle varie città della Siria e Babilonia, e un ...
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MARMARICA (A.T., 113-114)
Ardito DESIO
Pietro ROMANELLI
Col nome di Marmarica (gr. Μαρμαρική, lat. Marmarica) comunemente s'intende la parte orientale della Cirenaica, fra il Golfo di Bomba e il Golfo [...] più limitata, per quanto è da credere che sotto tal nome di Marmaridi si comprendessero forse anche genericamente tutte le popolazioni nomadi abitanti da questa parte fra la Cirenaica e l'Egitto, fino nell'interno all'oasi di Ammone.
Estensione più ...
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Uno dei più grandi e più importanti fiumi dell'Asia. La forma Eufrate, lat. Euphrates, discende dal greco Εὐϕράτης, a cui si riconnette anche l'armeno Efrat; in arabo e in persiano le corrispondono Furāt [...] per l'insediamento umano. Persiani e Arabi ereditarono le grandi opere di sistemazione compiute dagli antichi, ma il flusso dei popoli nomadi (turco-mongoli) da cui la regione fu sommersa dopo il sec. XI, ne distrusse o ne compromise grandemente la ...
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Repubblica autonoma sovietica [sigla: ADSSR), costituita il 20 gennaio 1921 con decreto del comitato esecutivo di Mosca; comprende tutto il territorio dell'antica provincia zarista del Daghestan, che fu [...] , che costituì per parecchi secoli il punto strategico più delicato, e cioè nella parte settentrionale del Daghestan, scorrazzavano popolazioni nomadi (i Chazari o Unni). Dai Persiani, il sud del Daghestan passò, all'inizio del sec. VIII, agli Arabi ...
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SYR-DARJA (A. T., 103-104)
Giorgio Pullè
Fiume dell'Asia centrale russa, noto agli antichi come Iaxartes, detto dagli Arabi Šaš o Sihun, immissario del Lago d'Aral. Le sue sorgenti, che si trovano lungo [...] circa 2800 km., ha, nella parte superiore del suo corso, una certa importanza per la irrigazione di cui si valgono i nomadi Kirghisi per migliorare i pascoli; al Syr-darja e ai suoi affluenti si deve poi gran parte della fertilità della conca della ...
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La d. è un processo di degradazione dei sistemi ambientali asciutti, associato agli effetti dell'azione umana, e la cui entità è variabile, sino all'instaurazione di condizioni di tipo desertico. Il decadimento [...] grande Diagonale Arida, dalla Mauritania all'altopiano iranico, dove essi relegano verso ambienti ancor più asciutti la pastorizia nomade. La messa a coltura di terreni sabbiosi, il sovrapascolamento e l'eccessiva raccolta di legna da ardere riducono ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...