La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] mentre per i maschili varie sono le terminazioni del plurale, derivate sia dall’accusativo latino (dunque in -s) sia del nominativo (in -ī almeno per la seconda declinazione). Ecco alcuni esempi:
(a) plurale in -s, come le lingue romanze occidentali ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] è prevalentemente Arabi triconsonantico (➔); la morfologia presenta un articolo determinativo invariabile, una declinazione con 3 casi (nominativo, genitivo, accusativo), 2 generi (maschile, femminile) e 3 numeri (sing., plur., duale).
La scrittura ...
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Umbria Regione dell’Italia centrale (8464 km2 con 870.165 ab. nel 2020, ripartiti in 92 Comuni; densità 103 ab./km2). Priva di sbocco al mare, confina a N con Toscana e Marche, ancora con le Marche a E, [...] in posizione finale a -e (kàne «cani»); nella morfologia, la conservazione, nella declinazione dei nomi imparisillabi, della forma del nominativo latino, di contro agli altri dialetti italiani che generalmente continuano la forma dei casi obliqui. ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] te, in italiano antico riguardava molte più forme (Renzi 1998). Nel sonetto di Dante troviamo, per es., la forma nominativa ella, che poteva fungere solo da soggetto; la forma obliqua corrispondente era lei, che poteva fungere da oggetto diretto (le ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] presenta per la prima e seconda persona sing. tre forme diversificate di pronomi liberi e tonici a seconda del caso: jo e tu nominativo; mi e ti dativo, a indicare l’oggetto indiretto retto dalla preposizione a (a mi, a ti); me e te in dipendenza da ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] una plurisecolare tradizione poetica;
(b) scompare la capacità di discernere le funzioni dei casi (per es. fra il nominativo puellă e l’accusativo puellam, con funzione, rispettivamente, di soggetto e complemento oggetto, e puellā, ablativo);
(c) le ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] o] di o atona: ucr. hovoriti ‹hovorìti› «parlare», russo govorit´ ‹gavarìt’›; a livello morfologico, la forma in -ja del nominativo sing. neutro del paleoslavo in -je: pisannja «scrittura» da pisanje; la marca dell’infinito in -ti: hovoriti; la forma ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] pac.
Per il Nyāya, invece, il significato principale della frase è quello denotato dalla forma che figura al nominativo. La desinenza verbale indica lo sforzo cosciente (kṛti) che caratterizza l'agente; ciò implica che l'agente sia necessariamente ...
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nominativo
agg. e s. m. [dal lat. nominativus, der. di nominare «nominare»]. – 1. agg. a. Che vale a nominare, che ha l’effetto di nominare; è com. soprattutto nell’espressione caso n. o, assol., nominativo s. m. (dal lat. nominativus [casus],...
nomina
nòmina s. f. [der. di nominare]. – 1. L’atto di nominare qualcuno, o il fatto di essere nominato, a un ufficio, a una carica: atto, decreto, lettera di n.; n. in prova, n. definitiva; carica di n. presidenziale, ministeriale, che viene...