Poeta greco (4º-3º sec. a. C.). T. è uno dei maggiori, forse il maggiore poeta dell'età ellenistica. Scrisse molto: inni, elegie, liriche, giambi, epigrammi. Il genere per il quale diventò famoso già nell'antichità [...] un fondo di ionismo omerico. Raffinatissima, ma non molle, musicale, ma non vuotamente sonora, l'ispirazione teocritea è complessa e di inimitabile bellezza (e a ciò si unisce un singolare gusto del mito come vicenda o quadro fantastico sullo sfondo ...
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Famiglia di pittori e incisori fiamminghi: Pieter il Vecchio (n. tra il 1526 e il 1531 probabilmente a Breda - m. Bruxelles 1569), scolaro in Anversa di P. Coeck, poi di H. Cock, intraprese nel 1553 un [...] dipinse una serie di capolavori di una singolare originalità, rappresentandovi scene tratte dalla Bibbia, (1592-96); dipinse numerosi paesaggi di carattere decorativo in cui tuttavia non manca mai l'elemento realistico. Jan B. ebbe due figli. Il ...
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Musicista (Fusignano 1653 - Roma 1713). Studiò a Faenza, a Lugo, a Bologna, dove fu allievo (circa 1666-70) di Giov. Benvenuti. Dal 1670 accademico filarmonico di Bologna, passò nel 1671 a Roma e vi studiò [...] il C. è la più alta espressione di un'epoca di singolare fervore nel campo della musica strumentale solistica e d'insieme. Con lui di aspirazioni, racchiuse in architetture nettamente stagliate ma non rigide, disciplinate ma elastiche, si misura la ...
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Scrittore (Torino 1919 - ivi 1987). Ha offerto una delle più alte testimonianze sulla tragica realtà dei lager in Se questo è un uomo (1947), dove ha descritto la sua esperienza di ebreo deportato ad Auschwitz; [...] a stella (1978), nella quale sembra riflettersi una singolare coincidenza di atteggiamenti morali e persino di procedure tra alcune pagine di Lilìt e altri racconti (1981), nel romanzo Se non ora, quando? e in un ultimo libro denso di riflessioni, ...
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Uomo politico (234-149 a. C.) dell'antica Roma. Nacque a Tuscolo da una famiglia di agricoltori; combatté con onore nella seconda guerra punica; questore nel 204, si adoperò a trasportare in Africa l'esercito [...] a contatto di civiltà più raffinate; perciò diretta non solo contro il lusso e il malcostume, ma anche guerre puniche: vi era esaltata la stirpe italica, ed è singolare come per reazione alle ambizioni personali C. giungeva a tacervi perfino ...
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Poeta (Roma 1791 - ivi 1863). Fondatore (1813) dell'Accademia Tiberina, per tutta la vita scrisse poesie in italiano, che, considerate sino a oggi come un'esperienza decisamente negativa dell'arte belliana, [...] scrutato le magagne: il B. uomo sembra essere in singolare contrasto con il poeta. Questi si propose esplicitamente intenti . Ma il suo significato vero non sta qui. Storicamente, insieme con quella di C. Porta, che non fu senza influsso sul B., ...
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Regista cinematografico (n. Sarajevo 1955). Diplomatosi alla scuola di cinema di Praga nel 1978, si segnalò, già con il film d'esordio Sjećaś li se Dolly Bell? (Ti ricordi di Dolly Bell?, 1981), per l'esuberanza [...] dinanzi alla storia del proprio paese cogliendovi una singolare commistione di tragico e grottesco. Lo stile 1998). Come attore ha interpretato La veuve de Saint-Pierre (L'amore che non muore, 2000) di P. Leconte. Tra i suoi lavori più recenti: ...
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Nome di numerosi personaggi della storia romana. 1. Pretore nel 174 a. C., console nel 171, aspirò al comando della guerra contro Perseo, ma ebbe dal senato l'ordine di retrocedere. Censore nel 154, iniziò [...] del Julius Caesar, ebbe, attraverso questo, una singolare fortuna nella letteratura romantica, in cui appare uomo 'alta fama ch'egli vi raggiunse. La sua opera maggiore, non pervenutaci (ci restano nel Digesto frammenti di un rifacimento di essa ...
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Scrittore italiano (Palermo 1896 - Roma 1957). Di famiglia nobile, compose saggi e racconti che non diede però alle stampe. Enorme successo in Italia e all'estero ebbe un suo romanzo, Il gattopardo, pubblicato [...] corso di un lungo periodo di tempo e scritto poco prima di morire, che, per il vasto successo riscosso costituì un singolare caso letterario (nel 1963 L. Visconti ne trasse il celebre film omonimo). La narrazione s'impernia sulla figura del principe ...
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Mistico polacco (Antoszwińcie, Vilnius, 1799 - Zurigo 1878). Il suo nome è legato al moto religioso Opera di Dio, con il quale egli annunciò (1840) ai compatrioti l'avvento di un'epoca nuova, cui corrispondeva [...] dagli insuccessi delle insurrezioni: vi aderirono, attratti anche dalla singolare personalità di T., i poeti A. Mickiewicz, J. clericale polacca denunciò T. come eretico, i democratici non gli perdonarono l'atteggiamento fraterno verso i Russi e la ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...