Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] : romanzo e novella, teatro e cinema, critica letteraria e saggistica politica, e non meno la poesia. Già questa semplice ragione di "generi" crea un singolare accostamento: D'Annunzio, Pirandello, Pasolini, un essere nel proprio tempo, nel quale ...
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Attore, produttore e regista cinematografico statunitense (n. Concord, California, 1956). Prevalentemente protagonista di ruoli brillanti nel cinema americano degli anni Ottanta, dal decennio successivo [...] drammatiche, mettendo in luce una recitazione di singolare forza espressiva, soprattutto nell'interpretazione di tutti nel 2022 Elvis, Pinocchio e A Man Called Otto (Non così vicino), e Asteroid City (2023). Ha inoltre interpretato, diretto ...
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Regista cinematografico (n. Sarajevo 1955). Diplomatosi alla scuola di cinema di Praga nel 1978, si segnalò, già con il film d'esordio Sjećaś li se Dolly Bell? (Ti ricordi di Dolly Bell?, 1981), per l'esuberanza [...] dinanzi alla storia del proprio paese cogliendovi una singolare commistione di tragico e grottesco. Lo stile 1998). Come attore ha interpretato La veuve de Saint-Pierre (L'amore che non muore, 2000) di P. Leconte. Tra i suoi lavori più recenti: ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] esito finale. L'estremo tentativo di ammodernare e razionalizzare il sistema economico sovietico è fallito non tanto perché le singole azioni intraprese fossero sbagliate o per essere state condotte con lentezza, errori, parzialità, quanto perché ...
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ROSAY, Françoise
Gian Luigi RONDI
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Parigi il 19 aprile 1894. Terminati gli studî in quel conservatorio, svolse una notevole attività sulle scene liriche e di [...] , che data dal 1925, fin dai tempi del muto, si svolse non soltanto in Francia, ma anche in America, in Inghilterra, in Svizzera fuoco e di malizia, d'acuta intelligenza e di singolare misura espressiva, può senza dubbio essere considerata una delle ...
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Regista cinematografico statunitense, nato il 16 gennaio del 1948 a Carthage (N.Y.). Nel 1970 ha vinto l'Oscar per il miglior soggetto con il cortometraggio The resurrection of Broncho Billy, scherzoso [...] omaggio al cinema western in cui si narra la singolare vita di Billy, ragazzo appassionato di western.
C. ha realizzato, fin da da un magistrale crescendo di terrore che sembra non lasciare scampo alcuno alla tranquilla comunità di provincia ...
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Kubrick, Stanley
Sandro Bernardi
Regista cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a New York il 26 luglio 1928 e morto a Harpenden (Gran Bretagna) il 7 marzo 1999. Cineasta-filosofo, grande [...] , stupidi, incompetenti o malinconici e, nella singolare forma narrativa usata, che si sposta continuamente nel cerca di uccidere la moglie e il figlio per divenire immortale, non rappresenta solo la pazzia di un mediocre scrittore fallito, ma anche ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] melodramma, vide le opere, talora un po' involute e non immuni da effettoni strappalacrime, e tuttavia dotate di un robusto 'ho incontrato (1992); una maschera comica assai singolare fin dalle caratteristiche facciali è quella di Roberto Benigni ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] estetica dell'esperienza, cioè di qualsiasi esperienza (condizione che I. Kant chiamava sentimento o senso comune), non si occupa esclusivamente di una singola arte e neppure dell'arte in genere, in senso estetico moderno, la cui nozione è parimenti ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] (invisibile) dello studio è la matrice contenente le singole scene, quasi tutte di interni e ancora prevalentemente dipinte di fede, nella cattedrale, davanti al cui portone si svolge, non a caso, il rito della riconciliazione tra lavoro e capitale;
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...