Scrittore (Torino 1919 - ivi 1987). Ha offerto una delle più alte testimonianze sulla tragica realtà dei lager in Se questo è un uomo (1947), dove ha descritto la sua esperienza di ebreo deportato ad Auschwitz; [...] a stella (1978), nella quale sembra riflettersi una singolare coincidenza di atteggiamenti morali e persino di procedure tra alcune pagine di Lilìt e altri racconti (1981), nel romanzo Se non ora, quando? e in un ultimo libro denso di riflessioni, ...
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Poeta (Roma 1791 - ivi 1863). Fondatore (1813) dell'Accademia Tiberina, per tutta la vita scrisse poesie in italiano, che, considerate sino a oggi come un'esperienza decisamente negativa dell'arte belliana, [...] scrutato le magagne: il B. uomo sembra essere in singolare contrasto con il poeta. Questi si propose esplicitamente intenti . Ma il suo significato vero non sta qui. Storicamente, insieme con quella di C. Porta, che non fu senza influsso sul B., ...
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Scrittore italiano (Palermo 1896 - Roma 1957). Di famiglia nobile, compose saggi e racconti che non diede però alle stampe. Enorme successo in Italia e all'estero ebbe un suo romanzo, Il gattopardo, pubblicato [...] corso di un lungo periodo di tempo e scritto poco prima di morire, che, per il vasto successo riscosso costituì un singolare caso letterario (nel 1963 L. Visconti ne trasse il celebre film omonimo). La narrazione s'impernia sulla figura del principe ...
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Poeta greco (n. circa 315 - m. dopo il 240 a. C.); nato forse a Tarso in Cilicia, fu però cittadino di Soli, nella stessa regione, dove ebbe un monumento e l'effige riprodotta sulle monete. Frequentò ad [...] di Teofrasto. L'opera di A. è una versificazione, non senza malintesi, dell'opera in prosa dell'astronomo Eudosso di Cnido ma con notevole eleganza formale. Ebbe appunto per ciò singolare fortuna: testo scolastico di astronomia già nell'antichità, fu ...
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Scrittore italiano (Vicenza 1910 - Roma 1971); è stato per alcuni anni corrispondente de La Stampa da New York; tornato nel 1965 in Italia, ha collaborato al Corriere della sera e curato la rubrica culturale [...] ". Noto soprattutto come narratore, il B. ha però prima svolto una singolare attività poetica (La gaia gioventù, 1938; Il meraviglioso giardino, 1941; una densa sensualità di fondo, ma se ne discostano non solo per la diretta esperienza che il B. ha ...
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Scrittore austriaco (Weidlingau, Vienna, 1896 - Vienna 1966). In seno alla tradizione della grande narrativa austriaca, assunse la singolare posizione di chi, controcorrente, rifiuta di ritenere il "taglio [...] del 1918" come determinante, se non in un ambito strettamente politico, per la storia dell'Austria, preferendo soffermarsi piuttosto sulla continuità dei valori culturali nell'ambito della vita quotidiana. Fautore del "romanzo totale", nel senso ...
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Costantini, Roberto. – Scrittore e ingegnere italiano (n. Tripoli 1952). Conseguito il Master in Management Science a Stanford (California), ha lavorato nel campo impiantistico presso società italiane [...] male” proseguita con Alle radici del male (2012) e Il male non dimentica (2014); tra i suoi altri lavori occorre citare La moglie stile asciutto e convincente, C. manipola con singolare abilità il genere thriller trasformandolo nello strumento di una ...
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Poeta polacco in lingua latina (Sarbiewo, Płock, 1595 - Varsavia 1640). Gesuita dal 1612, a Roma, dove studiò teologia (1622-25), acquistò il favore di Urbano VIII. Insegnò poi nell'Accademia di Vilnius. [...] , a lungo considerati il suo capolavoro, non sono che una pedissequa imitazione del Ludovicus. Tragicum sylviludium, 1622, del gesuita bolognese M. Bettini), seppe imitare e "cristianizzare" con singolare perizia le forme oraziane, tanto da meritarsi ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1921 - Londra 1988). Emigrato a Londra nel 1938 per sottrarsi alle persecuzioni antisemite, ha assunto una posizione eminente e singolare in seno alla letteratura impegnata, [...] critica agli eventi storici del presente a una marcata propensione per il magico e per il metaforico. Ciò si avverte non tanto nella narrativa (Ein Soldat und ein Mädchen, 1960, trad. it. 1963; Kinder und Narren, 1965), quanto nella lirica, dove ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] Baraka), le generazioni successive hanno visto le donne, fino ad allora rappresentate da singole e controverse figure come Z. Neale Hurston (1901-1960; non per nulla recuperata solo negli anni Settanta), impadronirsi della leadership: una leadership ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...