Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] un volume dell’Epistolario carducciano, giudicò un «singolare impasto di classica purezza e di sorvegliatissima sprezzatura per l’alternanza tra voci dittongate e non dittongate (tepido e non tiepido, domo e non duomo), o tra coppie con diversa vocale ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] personali italiani si flettono in base alle categorie di ➔ genere e ➔ numero, anche se in modo non simmetrico: la prima e la seconda persona hanno singolare e ➔ plurale (io ~ noi, tu ~ voi), la terza persona ha anche l’opposizione tra ➔ maschile e ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] totale dei fonemi vocalici del torinese rispetto ai sette dell’italiano (non c’è infatti contrasto tra /o/ e /ɔ/, essendo i], III [a]. I clitici di seconda persona singolare, terza singolare e di terza plurale sono obbligatori, gli altri opzionali; ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] preposizione da (ad es., dal gestore in 26).
Nel costrutto impersonale, invece, il participio passato è nella forma non accordata, il maschile singolare, come in (27):
(27) si è pagato poco in quel ristorante
Questo schema di accordo accomuna i verbi ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] in volgare, a vantaggio delle forme univerbate. Anche negli autografi di Petrarca e di Boccaccio elisioni, aferesi e apocopi non sono contrassegnate da alcun segno e lo stesso vale per gli scritti quattrocenteschi.
La prima comparsa dell’apostrofo in ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] gli accenti grafici sono ancora sporadici, benché compaia stabilmente il grave sulla terza persona singolare del presente di essere. Alla luce di questa variabilità, non stupisce che l’edizione del 1532 dell’Orlando furioso, normalizzata in base alle ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] (volja) e, se pure con oscillazioni, ʃc (laʃcia). Trissino non rinunciò peraltro a lettere da lui definite «oziose», come x, y, su -ar-, la desinenza in -a della prima persona singolare dell’imperfetto indicativo, ecc.; cfr. Trovato 1994: 108), ma ...
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Gli impersonali sono verbi caratterizzati dalle seguenti proprietà:
(a) appaiono in costrutti privi di soggetto esplicito;
(b) nei tempi semplici il verbo è alla III persona singolare (piove, bisogna);
(c) [...] tempi composti l’ausiliare è sempre essere, ma il participio passato può occorrere in forma non accordata, al maschile singolare, o al plurale (maschile, cioè forma non marcata, o femminile, cioè forma marcata), con accordo a senso (➔ accordo) con il ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] relativo appare indebolito riducendosi a un connettivo generico, «del quale non è facile (o forse neppure possibile) dire se si tratti c’è anche la cancellazione della distinzione tra il dativo singolare maschile gli e il femminile le vista sopra in ( ...
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La portata complessiva dell’➔interferenza russa nella lingua italiana è stata largamente sottovalutata. In effetti, sia in età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d’ottobre e la dissoluzione [...] narrativa rilanciò l’immagine della Russia tra gli intellettuali italiani. Non è un caso del resto che in questa fase i di «agitazione e propaganda», l’acronimo passa a indicare il singolo militante); a purga (1946, resa di čistka «purificazione»), ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...