Pubblicistica
Claudia Villa
La tradizione aristocratica e dinastica, che già nel XII sec. aveva dimostrato di saper presentare considerevoli episodi di autocelebrazione, costruendosi un'immagine affidata [...] a segnare la prosa delle cancellerie fin dentro il Quattrocento, non sembra destinata a perdersi; con il mito di Federico ne a Palermo nel terzo decennio del Trecento; mentre una singolare eco di una pubblicistica ben sperimentata si raccoglie nella ...
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CAPPELLO, Pietro Andrea
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 30 marzo 1700 da Pietro Girolamo e da Isabella Grimani. Il prestigio del padre, che aveva ricoperto importanti cariche nello Stato, lo aiutò nella [...] singolare abilità nel riconoscere le capacità dei suoi dipendenti; "non s'ingombra dalla mole degli affari, non si stanca, non dal 25 maggio dell'anno 1743.
Negli anni precedenti Londra non era tra le sedi più ambite della diplomazia veneziana; anzi ...
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COTUGNO, Raffaele
Luigi Agnello
Nato a Ruvo di Puglia (Bari) il 21 febbr. 1860 da Biagio e da Rosa Quinto, studiò all'università di Napoli, dove si laureò in giurisprudenza il 23 nov. 1881 ma seguì [...] 1883), si legò "in una intimità che la più affettuosa non è possibile immaginare" (Ricordi di cattedra, in Per le nozze Trani 1927, p. 46), e tenne con lui un singolare carteggio (1882-1883), nel quale il filosofo dell'Innominabile, stimolato ...
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POLVERELLI, Gaetano
Enzo Fimiani
POLVERELLI, Gaetano. – Nacque a Visso (Macerata) il 17 novembre 1886 unico figlio di Giovanni Battista, muratore, e di Clotilde Arcangeli.
Compì gli studi a Camerino, [...] nota marzo 1929), «un istrice […] non geniale» (18 dicembre 1931), dotato di «singolare perizia nel distruggere [il] giornalismo in Italia, Venezia 2003, ad ind.; A. Valori, Il fascista che non amava il regime, Roma 2003, pp. 325-330; M. Forno, ...
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I cristianesimi nella storia
Alberto Melloni
Ogni sete di conoscenza, inclusa quella di conoscenza storica, nasce da una spinta complessa: intellettuale, politica, psicologica, spirituale, che la pratica [...] si consolida – da un lato a Bisanzio, dall’altro ad Aquisgrana, e non di meno a Roma – nasce una storiografia che l’erudizione dei secc. 18 mondo accademico, la storia della Chiesa e ancora al singolare perche la storia «riceve» dalla teologia il suo ...
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CONTARINI, Lorenzo
Angelo Ventura
Nacque a Venezia il 25 maggio 1515 da Maddaleno (in altre fonti, Natalino) del ramo di S. Silvestro e da Lucrezia da Molin. Apparteneva a famiglia di rango senatorio, [...] il C. con espressioni che riecheggiano con singolare parallelismo i concetti manifestati dall'amico Mocenigo nella piaccia a Dio che segua, acciocché oltra lo stato della Chiesa, non si corra rischio di perder anco la reputazione di quel grado, ...
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DANIELE, Francesco
Cinzia Cassani
Nacque a San Clemente, presso Caserta, l'11 apr. del 1740 da Domenico e Vittoria de Angelis. Gli fu maestro, ancora adolescente, Marco Mondo, ultimo dei professori [...] della casa paterna, colpito dal precoce ingegno e dalla singolare memoria del D., indusse il padre a condurlo a al D. così sottolineava: "Veramente, s'io nel mio viaggio non avessi conosciuto voi, potrei dire d'aver speso male il mio tempo ...
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BURLAMACCHI, Michele
Michele Luzzati
Nacque a Lucca nel 1531 da Francesco di Michele (poi giustiziato nel 1548 in conseguenza della congiura antimedicea) e Caterina di Federico Trenta. Secondogenito [...] e trovare più sicuro asilo presso il duca di Bouillon. Singolare fu la sorte dei figli del B., lasciati per il momento rifiorirono ed egli acquistò un prestigio che del resto in precedenza non gli era mancato se il suo nome già nell'aprile 1576 ...
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GRADENIGO, Giovanni
Franco Rossi
Figlio di Bartolomeo e probabilmente della prima moglie di questo, una Cappello, nacque a Venezia intorno all'ultimo decennio del secolo XIII. Si sposò con Alisetta, [...] il doge Giovanni Gradenigo, di certo più anziano anche se non di molto, e poi un Giovanni Gradenigo di Matteo, Venezia 1964, pp. 222, 225; F. Sansovino, Venetia città nobilissima et singolare descritta in XIII libri, Venetia 1581, p. 64; G.B. Verci, ...
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Greco-ortodossi
EEnrico Morini
Piissimi e ortodossi, anziché empi ed eretici ‒ come ormai li percepiva l'Occidente latino dopo il definitivo consumarsi dello scisma tra Roma e Costantinopoli e il traumatico [...] greco dell'Epiro, Michele II Angelo Comneno. In una singolare assimilazione ‒ stupefacente in un latino ‒ ai presupposti di un altro Luca, vescovo di Bova in anni verosimilmente non distanti dall'omonimo di Isola, che dalla sua eparchia così ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...