DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] spedizione militare contro Genova sarebbe stata troppo pericolosa e costosa. Era meglio tenere Genova con le buone e non con la violenza.
Il profondo affetto per il D. emerge con chiarezza dal testamento che Andrea redasse proprio quando questi si ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] dei fatti mediante una violenza psicologica che è pur sempre diversa dalla violenza fisica cui ricorre in ultima da R. Aron in L'opium des intellectuels del 1953 (per chi non lo sapesse questo oppio è il comunismo): scribi, esperti e letterati. Nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] I, a cura di A. Vicinelli, 1956, pp. 109-10). Non è chi non scorga in questo asserto un’eco di una nota tesi di Charles Darwin, verso si biasima la hybris di quanti le vogliono fare violenza, ignorando i limiti ontologici dell’uomo.
Ha dunque visto ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] Silvano è stato un traditor, è stato eletto con la violenza, ha preso un oggetto dal tempio di Serapide, ha 3; c. Cresc. III 27,30). II titolo di arcivescovo (archiepiscopus) non è sinonimo di metropolita, ma fino alla fine del V secolo si adopera ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] , e le basi non vogliono più", può essere usata anche per descrivere la situazione precedente alla caduta del comunismo. Si è trattato al di là di ogni dubbio di una trasformazione drammatica, benché sia avvenuta senza uso della violenza e in assenza ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] resistenti all’affermazione della verità), fondato sull’affermazione della libertà di coscienza, che non può e non deve essere coartata dal potere con la violenza (60,1-2).
Analogamente, la più tarda lettera (di discussa autenticità) di Costantino ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] di essere sepolto come un asino. Le fonti evidenziano, infine, una terza e ultima ondata di violenza: essa si abbatte sui pagani restanti nel 562, e non riguarda solo Costantinopoli dove li si mostra in parata prima di bruciare i loro libri e i loro ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] s'è scritto, quel che s'è "inteso".
Nella latitanza dell'imperatore - "non ha trattato da 50 giorni in qua alcun negotio", scrive il D. il 16 inveisce, abbandonandosi a "qualche scandalosa violenza", contro i quattro ambasciatori straordinari giunti ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] Marpeck, era stato Costantino a portare la spada e la violenza tra i credenti e a congiungere in matrimonio il papa caduta costantiniana è chiaramente datata ad annum, il 318, anche se non si spiegano le ragioni di questa scelta.
14 L’opera è stata ...
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Edward Gibbon. Costantino nella History of the Decline and Fall of the Roman Empire
Heinrich Schlange-Schöningen
The History of the Decline and Fall of the Roman Empire di Edward Gibbon, pubblicata [...] romano, la sua vittoriosa religione frenò la violenza della caduta e addolcì la feroce indole dei pp. 708-724.
123 Ivi, p. 708: «e sebbene il suo spirito non fosse immune dal contagio del fanatismo, Atanasio dimostrò una superiorità di carattere e di ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...