Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] affollamento di idee nel periodo sintattico conduce al “vuoto radiofonico”»: Gadda 1953). Quanto alla pronuncia, la che nel senso di «oppure», quant’altro, salto di qualità, non c’è problema, alla grande, remare contro, mandare in tilt, avere ...
Leggi Tutto
Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] superfluo rispetto a quello della dottrina, nel totale vuoto di interesse da parte di governi e cultura laica dichiarano fedeli praticanti, 4 dicono di esserlo in maniera saltuaria e 22 di non esserlo da un minimo di 5 a un massimo di 17 anni. Tra ...
Leggi Tutto
L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] in acqua è alcuna fiera,
Ch’abbia di membra così varie forme;
Parte a parte non ho che sia conforme,
Più che s’una sia bianca e l’altra nera;
sul piano sintattico la predicazione di un soggetto ‘vuoto’ (definito direttamente solo come «mostro») e sul ...
Leggi Tutto
Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] d’una villa con dodici servitori. Dopo cinque anni il disegno non era ancora cominciato. «Ho bisogno di altri cinque anni» disse di eventi, creando un vuoto avvertibile nella ricezione del testo. Si veda, ad es., (4):
(4) – No! non ne va in volta ...
Leggi Tutto
La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] [...] che quasi te le faccino toccare e palpare [...] e però non sono da biasimare i dicitori e predicatori che, per mostrarti le cose cinepresa), sono povero (penna) / ho il portafoglio vuoto (cinepresa)». Il suo consiglio sta in quattro verbi: ...
Leggi Tutto
L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] si concentra nel complemento, mentre il verbo, semanticamente vuoto, ha solo la funzione di esprimere i tratti elmo in sua testa, et la sua bella spada si cinse, ma scudo non volle portare per prego che fatto li fosse (La inchiesta del San Gradale ...
Leggi Tutto
Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] nora, socera a nuora, suocera, mentre l’aggettivo vuoto, costante in A, passa sistematicamente a voto (spesso come guida soprattutto per i microfenomeni morfologici, determinando il passaggio di el (non raro in A e B) a il; di li a gli davanti ...
Leggi Tutto
Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] programma che il treno parta alle 12,00»).
In molte lingue non esiste una forma verbale sintetica riservata all’espressione di eventi futuri latino volgare tardo, occupando lo spazio lasciato vuoto dal futuro sintetico. Sono frequenti in particolari ...
Leggi Tutto
Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] cui lo scrittore (e, a fortiori, lo scrivente popolare) sembra non essere consapevole.
Il dialettismo, dunque, in un caso copre un «vuoto oggettivo», nell’altro un «vuoto soggettivo» (Cortelazzo 1972). Ci sono inoltre autori che attingono a diversi ...
Leggi Tutto
«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] contro Golia! Però che sventole si son prese! // Già ... E non mi secca per niente d’essermi liberato di quella spia di un senza rimpianti, nel secco, a-affascinato dall’idea del salto nel vuoto e // in odore di vertigine – è in corpo! Sembra troppa ...
Leggi Tutto
vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene nulla, che non ha nulla dentro di...
vuotare
v. tr. e intr. pron. [der. di vuoto] (io vuòto, ecc.; il dittongo mobile tende a mantenersi anche fuori d’accento per evitare l’ambiguità con votare2 «offrire in voto, dare il proprio voto», e comunque oggi le forme con vo- sono disusate...