Gregorio XII
Gherardo Ortalli
Angelo Correr, appartenente al patriziato veneziano, figlio di Niccolò di Pietro e di una Polissena di cui non si conosce la famiglia, si ritiene solitamente nato verso [...] per essere coinvolto al massimo grado possibile nei Repubblica perché annullasse la norma che impediva ai suoi
F.-C. Uginet, Correr, Antonio, ibid., pp. 485-88.
Dizionario storico del Papato, a cura di Ph. Levillain, I, Milano 1996, s.v., pp. ...
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PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] sostando anche a Parigi, accolto con il massimo onore dai ministri del governo di Fronte popolare. Nel maggio 1938 di «imparzialità» tra le parti, assunti da Pio XII come norma generale, e fatti anche valere di fronte alle opposte, reiterate, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Patrizi
Elisabetta Scapparone
Sul piano storiografico, la figura di Francesco Patrizi appare ormai del tutto emancipata dal giudizio impietoso e liquidatorio inaugurato da Giordano Bruno (uno [...] rivenduti in massima parte a Filippo II nel 1575.
Al ritorno in Italia, servendosi ampiamente del ricco materiale cercare di attenuare, ‘ripulire’ o ridurre a formulazioni consone alla norma teologica, da un lato, il pensiero dei novatores e le ...
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MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] 77 fu decisivo nella biografia di Mieli, al massimo della notorietà e capace di essere presente con p. 22; D. Quarta, La traviata Norma. Espressioni formali di una minoranza nel movimento del ’77, in RIDS (Romansk Instituts duplikerede småskrifter ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] Origini hanno avuto accoglienze diverse ma, di massima, non adeguate alle aspettative del D., che riuniva qui - in un , di Bailly, consiste in una operazione differenziale tra la norma e le scelte degli autori, senza giudizi di valore letterario ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] 20apr. 1573): è forse il suo massimo capolavoro, il più vasto e più famoso dei banchetti del C., l'unico che sia rimasto a Venezia] per dar ad intendere, come egli ben sapeua la norma di queste benedette regole".
Pittori della sua cerchia, come G. ...
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CAIROLI, Benedetto
Marziano Brignoli
Nacque a Pavia il 28 genn. 1825 da Carlo e da Adelaide Bono. Il padre, professore della facoltà medica e poi rettore dell'università di Pavia, proveniva da una famiglia [...] nulla più -. Il poi si vedrà e gli avvenimenti ci daranno norma e consiglio" (ibid., p. 64).
Allo scoppio della guerra il del governo di Berlino (giugno 1880) nei riguardi delle aspirazioni francesi e assicurandosi che il governo di Londra al massimo ...
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DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] giudicare sulla norma degli universali e della ragione" (ibid., p. 314). L'avversione del D. ad P. De Fabrizio). Per la Relazione mi sono invece avvalso del testo curato da V. Conti, Massimedel governo spagnolo di Napoli, Napoli 1973, con l'intr. ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] ' portarono al limite massimo quell’ascensione del suono e quell’estenuazione del corpo che sono state 593-599; O. Del Buono, Il comune spettatore, Milano 1979, ad ind.; D. Cappelletti, La sperimentazione teatrale in Italia tra norma e devianza, Roma ...
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BENEDETTI MICHELANGELI, Arturo
Piero Rattalino
Pianista fra i più celebri, ammirati e mitizzati del Novecento, nacque a Brescia il 5 gennaio 1920, primogenito di Giuseppe e di Angela (detta Lina) Paparoni.
Fu [...] massimodel melodramma italiano. Ma rispetto al passato si avverte la svolta riformatrice che era stata impressa alla vocalità dall’apparizione di Maria Callas: vocalità non più genericamente ‘lirica’ ma, se così si può dire, neoprotoromantica (Norma ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tenuita del fatto
tenuità del fatto loc. s.le f. Nell'àmbito della giustizia penale, caratteristica di un fatto scarsamente offensivo, commesso o provocato occasionalmente, che produce pericoli o danni lievi e pertanto può determinare l'improcedibilità...