Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] di rinunciare allo stato laicale, poté sottrarsi all’obbligo sociale, che la nascita gli imponeva, di servire la Rime, che allineassero perfettamente la lingua delle due opere alla norma messa a fuoco nelle Prose.
Anche l’epistolario volgare, ...
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DALLA COSTA, Elia
Bruna Bocchini Camaiani
Nacque a Villaverla, nei pressi di Vicenza, il 14 maggio 1872, da una famiglia della piccola borghesia. Il padre Luigi, segretario comunale, educò da solo Luigi [...] discorsi successivi. La possibilità di iscriversi all'università, di norma negata ai chierici, gli fu probabilmente consentita, sia per anni, a una diminuzione delle associazioni a carattere sociale e a un incremento delle confraternite, pie unioni ...
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BO, Giorgio
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Sestri Levante (Genova) il 4 febbr. 1905 da Silvio, banchiere, e da Maria Rosa Bo. Compiuti gli studi secondari presso un collegio di Chiavari, retto dai padri [...] ma, ancor prima del 25 luglio 1943, aderì al movimento cristiano sociale e, il 27 luglio, insieme con P. E. Taviani e all'Intersind e all'ASAP di inserire nei nuovi contratti norme di riconoscimento dei diritti sindacali in azienda (molte delle quali ...
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DALL'OCA BIANCA, Angelo Carlo
Marina Miraglia
Figlio di Giuseppe e di Beatrice Resi, nacque il 31 marzo 1858 a Verona ove fu battezzato nella parrocchia di S. Anastasia. Il padre, verniciatore, aveva [...] sordidi e poveri della vecchia Verona.
Il ritorno alla "norma" avvenne alla scomparsa del padre quando il giovine, per dell'idillio e del bozzetto, lontano da qualsiasi intenzionalità sociale.
La letteratura artistica contemporanea a D. e quella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Personalità di straordinaria forza, Giuseppe Bettiol è stato un protagonista per tutta la sua esistenza, senza però che l’influenza del suo pensiero si sia protratta oltre la sua vita; egli fu, insomma, [...] – ‘valore’, nel lessico di Bettiol – tutelato dalla norma. E, ancor più in generale, l’ispirazione cristiana del inserisce quale episodio di un modo di porsi e vivere nel mondo sociale, come colpevolezza per il modo di essere in cui il reato ...
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BURZIO, Filippo
Silvio Lanaro
Tommaso D'alessio
Nacque a Torino il 16 febbr. 1891 dall'ingegnere Antonio e da Enrichetta Prette. Nel 1914 conseguiva presso il politecnico di Torino la laurea in ingegneria [...] della nascente dottrina del demiurgo, supremo regolatore dei conflitti sociali e politici. In un saggio su Giolitti, per esempio ma essere "seri", immedesimarsi con la politica, porre a norma delle azioni il vantaggio dello Stato, "servirlo", non si ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...]
Nel frattempo Pompedda ridefinì su incarico del papa le norme che presiedevano alla sede vacante e all’elezione del preparazione e formazione dei propri membri a una azione sociale e, quindi, politica», con evidenti ricadute sulla situazione ...
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BESOZZI, Giuseppe (Nino)
Sisto Sallusti
Nacque a Milano il 6 febbr. 1901 da Aldo e Ada Ambreck. Dalla madre, attrice dilettante presso la Filodrammatica di Piacenza, ereditò la passione per il teatro. [...] e nei particolari". Il 1° febbr. 1953, al teatro Sociale di Como mise in scena la prima e migliore delle sue valorizzazione e la diffusione capillare di commedie confinate, peraltro, di norma, in teatri non di prim'ordine (ad esempio Lo schiavo ...
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CECIONI, Adriano
Norma Broude
Nacque da Giuseppe e da Emiliana Cecchini in Vaglia (Firenze) il 26 luglio 1836. Frequentò l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove studiò nel sesto decennio del secolo [...] dottrina realistica, secondo la quale la bellezza risiede nei fatti non alterati e non idealizzati della realtà visiva e sociale, posizione teorica nella quale, era influenzato dall'esempio e dalle idee di G. Courbet. Fin dal 1870esprimeva il suo ...
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Fiaba
Tilde Giani Gallino
La fiaba è un racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, tanto negli episodi come nei personaggi, e che ha di solito come protagonista un essere umano, nelle cui [...] la fiaba ha carattere decisamente più fantastico ed è di norma priva di un fine morale. Gli studi d'impostazione psicoanalitica Guaraldi, 1972).
L. Verdi, Il regno incantato. Il contesto sociale e culturale della fiaba in Europa, Padova, CSSR, 1980.
M ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...