SAPIR, Edward
Carlo Tagliavini
Antropologo e linguista americano, nato a Lauenburg (Germania) il 26 gennaio 1884, morto a New Haven, Conn., il 4 febbraio 1939. Dal 1910 al 1925 fu a capo della sezione [...] 1921 (più volte ristampato), frutto dei suoi studî di glottologia generale, il S. intende il linguaggio come "norma" e come "sistema" e previene molte affermazioni della linguistica strutturale.
Bibl.: Language, Culture and Personality. Essays in ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] che per il D., a differenza di Spitzer e, per opposte ragioni, di Bailly, consiste in una operazione differenziale tra la norma e le scelte degli autori, senza giudizi di valore letterario ma con giudizi di valore linguistico: quando la lingua di un ...
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Linguistica
Particella grammaticale che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, per identificarlo come essere od oggetto individuato ( a. determinativo o definito) o come essere [...] combinazioni in cui l’articolo fa sillaba con l’inizio della parola seguente: a) davanti a vocale e a semiconsonante (di norma, con elisione della vocale dell’articolo, per l’ in ogni posizione, per gl’ solo davanti a i-); b) davanti alle consonanti ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] E la tinta di questi fili ha un colore in genere 'parlato'. Stiamo assistendo a un assestamento dell'italiano verso una norma orientata sempre di più sull'oralità. Vedi appunto il giornale, non tanto le sezioni in cui prevale un modello di scrittura ...
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Giurista, filosofo, teologo e filologo olandese (Delft 1583 - Rostock 1645). Considerato il fondatore del diritto naturale, o giusnaturalismo, moderno, nella sua opera principale De iure belli ac pacis [...] un umanista cristiano, di tradizione erasmiana; egli cerca, al di sotto di un sistema teologico o di un sistema di norme giuridiche, una trama razionale che ne costituisce l'essenza e che sorregge le altre componenti non sostanziali.
Vita e pensiero ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] come lemma, benché essa compaia nel corpo di molte definizioni nella grafia di termini come co’, i’, da’, e’. La norma che regola la questione dell’apostrofo dopo l’articolo indeterminativo verrà data per la prima volta da Salvatore Corticelli nel ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] all’uso formale), per il canale di comunicazione (egli ed ella sono usati preferibilmente per iscritto).
L’estensione dell’obliquo è la norma in alcuni tipi di frase, come nelle comparative introdotte da come e quanto (fa’ come me/lui/lei, non mangio ...
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Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] una più matura visione dei problemi e mostrare con testimonianze storiche e argomenti strutturali la natura di quella norma più profonda che agisce spontaneamente in ciascuno e che, in una continua dialettica fra tradizione e rinnovamento, governa ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] e quella nominalistica riduttiva, è possibile affermare che la questione della lingua è in sostanza il lungo dibattito attorno alla norma e all’identità dell’italiano, quale si è concretizzato nella trattatistica, da Dante in poi (in questa forma la ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] non siano di motivazione individuale (per es., la velocità della dizione o l’altezza della voce; ➔ intonazione). In questi ambiti, dove una norma superiore di lingua non c’è mai stata, l’italiano di ogni luogo ha senz’altro alla base le modalità del ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
normando
s. m. [dal fr. normande, femm. sostantivato dell’agg. normand «normanno»]. – Carattere tipografico con asta molto piena, ma con forte chiaroscuro e grazie sottilissime, usato per titoli e sim.; è detto anche normanno.