PANDOLFI, Giovan Giacomo
Stefano De Mieri
PANDOLFI, Giovan Giacomo. – Nacque nel 1567 a Pesaro da Giovanni Antonio (Tesini, 1985), pittore di fama.
Il padre, anche se scomparso prematuramente, a Perugia [...] in pegno un quadro della Natività; nel 1603 fu coinvolto in una rissa (Calegari, 2002, p. 207). Gli anni successivi appaiono caratterizzati da un’intensa produzione di tele destinate a chiese di Pesaro e della provincia. La prima opera notadi ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] legato, se, come risulta da una nota presente nell'Inventario di tutte le cose trovate in casa di Giovanni de' Medici nel marzo del da lui lasciato in pegno (Mazzei, II, p. 376); al "bacino" e a una "misciroba", pegnidi "messer Giovanni", il Datini ...
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PERUZZI, Baldassarre
Alessandro Angelini
Mauro Mussolin
PERUZZI, Baldassarre. – Figlio di Giovanni di Silvestro, tessitore oriundo di Volterra, fu battezzato a Siena il 7 marzo 1481.
Nella biografia [...] spartito da paraste, Peruzzi aveva dipinto la Punizione di Giulia Tarpea, nota solo da una copia cinquecentesca (Farinella, 1992, a Roma, dove lasciò in pegno alcuni oggetti alla Compagnia di S. Rocco in cambio di una somma di denaro. Lì ritornò per ...
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CRIVELLI, Taddeo (Taddeo da Ferrara)
Lijuba Eleen
Figlio di Niccolò di Bongrazia; sia il padre sia il nonno erano notai e cittadini naturalizzati di Ferrara, molto probabilmente originari della Lombardia. [...] iniziò le miniature di graduali per la cattedrale di S. Petronio (Frati, 1896). Due di queste opere, date in pegno, furono ricuperate tutte si nota la decorazione dei margini tipica dello stile ferrarese, che consiste in un fondo di tratti di penna e ...
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ELSHEIMER (Ehltzeimer), Adam
Enrico Parlato
Figlio primogenito del sarto Anton e di Martha Reussen figlia di un bottaio, fu battezzato a Francoforte sul Meno il 18 marzo 1578 e chiamato Adam in onore [...] Brentel (1580-1651) di Strasburgo, un Album amicorum dove si rinvengono in pegnodi amicizia disegni di altri artisti. Nel medesimo nel disegno): a lui, tuttavia, spetta il merito di averne reso nota l'opera nell'Europa settentrionale.
L'E. morì l ...
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LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] (Lettere, II, pp. 218 s.), trovarono forse sfogo nella Caduta dei Titani, resa nota da Christiansen (2001), e nella Fortezza che abbatte Fortuna di collezione privata urbinate (Pulini, 2000), in deposito a Loreto (Palazzo apostolico).
Su commissione ...
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LOMBARDO (Solari), Aurelio
Vito Zani
Nacque intorno al 1501, presumibilmente a Venezia, dallo scultore Antonio e da Adriana Vairà, ed ebbe come fratelli Girolamo e Ludovico.
La data di nascita si ricava [...] p. 688 n. 1) come sue opere precoci.
La prima documentazione nota sul L. rimanda a Ferrara, dove è citato nel giugno 1516 nel di avere avuto in restituzione un grande calamaio di metallo, precedentemente dato in pegno, decorato con figure di ...
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pegno
pégno s. m. [lat. pĭgnus pĭgnŏris] (pl. -i, ant. le pégnora). – 1. a. Nel linguaggio giur., diritto reale di garanzia che ha per oggetto beni mobili o complessi di beni mobili, crediti o altri diritti aventi per oggetto beni mobili;...
nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno grafico, parola o breve frase che serve...