DEL CARRETTO, Giacomo, marchese del Finale
Giovanni Nuti
Figlio di Enrico (II), marchese di Savona, nacque verso il 1215. Infatti il padre, insieme con Guillaume Gratapaille di Clery (indicato nei documenti [...] Negli anni seguenti le operazioni militari proseguirono senza fatti degni dinota.
I legami del D. con la corte sveva si in pegno alla compagnia finanziaria di Guido Spinola, da cui aveva ricevuto la somma di 2.000 libre di genovini, promettendo di ...
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CATANEI, Vannozza (Giovanna)
Roberto Zapperi
Appartenente a una famiglia della piccola nobiltà, nacque a Roma il 13 luglio 1442 da Giacomo, designato in un atto del 1483, con probabile allusione al soprannome, [...] data della sua morte non è nota, ma dovette cadere sicuramente dopo il 1475, anno di nascita di Cesare Borgia. A lui fu assegnato usura. Che prestasse denaro ad interesse contro pegni è attestato da una lista di oggetti preziosi in suo possesso con l' ...
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BRAYDA, Pietro de
WWalter
Nobile piemontese cittadino di Alba, nacque in data imprecisata nella prima metà del sec. XIII da Oberto soprannominato Battaglia.
La sua famiglia, di origine feudale, discendeva [...] al Comune di Alba la somma di 1468 libbre, a garanzia della quale ottenne in pegno il castello e la villa di La Morra con una nobildonna la cui identità non è nota. Premorto Giovannino al padre (di Americo non si hanno ulteriori notizie), i beni ...
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FRECCIA (Frezza), Nicola
Norbert Kamp
Nato intorno al 1220, apparteneva a una nota famiglia di Ravello, attestata sin dal tardo XI secolo, che, nel corso del XIII secolo, si era ramificata ampiamente [...] ai castellani e alle loro guarnigioni. Quando il reggente Roberto d'Arras, bisognoso di denaro, fu disposto nell'ottobre 1275 a lasciare in pegno una corona d'oro per un prestito di 1.000 onze d'oro, il F. contribuì alla somma. Nel dicembre dello ...
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BAGLIONI, Malatesta
Gaspare De Caro
Quarto di questo nome, nacque a Perugia nel 1491 da Giampaolo e da Ippolita Conti. Aveva poco più di sette anni quando il padre, che militava al servizio dei Fiorentini, [...] Valentino, lo inviò poco dopo in ostaggio ai Fiorentini, come pegnodi fedeltà verso la Repubblica. Nel 1506 il B., prescelto dai Perugini le antiche relazioni della famiglia di lui con la Repubblica, la sua ben nota ostilità verso i Medíci, che ...
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PANDOLFO da Lucca
Mauro Ronzani
PANDOLFO da Lucca. – A questo ecclesiastico lucchese, creato cardinale prete della Basilica dei XII Apostoli da papa Lucio III nel dicembre 1182, è spesso attribuito, [...] Tuscie et episcopos et comites et castella et burgos", nota come Lega di S. Genesio, perché giurata l'11 novembre 1197 in per 100 lire di moneta pisana (si era trattato forse di un prestito, di cui ora Pandolfo restituiva il pegno?). La donazione ...
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BUONDELMONTI, Esaù
Hans Joachim Kissling
Appartenente ad antica e influente famiglia del contado fiorentino inurbatasi dopo la distruzione dell'avito castello di Montebuoni avvenuta per ordine delle [...] neppure Irene gli aveva dato eredi, il B. decise di lasciare erede della signoria di Giannina il nipote Carlo I Tocco, che era allora in procinto di estendere autonomamente il suo dominio. Non è nota la data esatta della morte del B.; ma poiché è ...
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MALASPINA, Spinetta
Patrizia Meli
Figlio di Bartolomeo di Verrucola e di Margherita Anguissola, nacque nella primavera del 1416. All'età di due anni sopravvisse, con la sorella Giovanna, alla strage [...] un pegno che la Repubblica di Lucca aveva ceduto a quella di Genova in cambio del prestito di 15. 271; F. Poggi, Nota circa il dominio dei Campofregoso in Carrara a commento degli statuti di Carrara, in Atti della Soc. ligure di storia patria, LIV ...
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LANCIA (Lanza), Manfredi (Manfredo)
Aldo Settia
Primo di questo nome, marchese di Busca, nacque presumibilmente prima della metà del secolo XII, secondogenito di Guglielmo, figlio di Bonifacio, della [...] sue relazioni con l'imperatore (morto a Messina il 28 settembre di quell'anno) che però rimangono oscure.
Come alternativa il L. avrebbe dato in pegno metà del castello di Castagnole (oggi Castagnole delle Lanze) e la parte rimanente del comitato ...
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DELLA TOSA, Meliorello
Massimo Tarassi
Figlio di Catalano, nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XII da una delle più ricche e potenti famiglie cittadine. Suo padre, personaggio di spicco nella [...] vescovo Giovanni da Velletri, dal quale avevano ricevuto in pegno un appezzamento di terreno appena fuori le mura della città.
Nello stesso orvietana di Adimaro, oltre che per le vicende di guerra, ci è nota tuttavia anche per lo splendore di cui ...
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pegno
pégno s. m. [lat. pĭgnus pĭgnŏris] (pl. -i, ant. le pégnora). – 1. a. Nel linguaggio giur., diritto reale di garanzia che ha per oggetto beni mobili o complessi di beni mobili, crediti o altri diritti aventi per oggetto beni mobili;...
nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno grafico, parola o breve frase che serve...