decimaledecimale [agg. e s.m. Der. di decimo] [ALG] Numero d. e d. periodico: → numero. ◆ [MTR] Sistema metrico d. (sigla SMD): sistema di unità di misura, inizialmente basato sul solo metro, nel quale [...] le varie unità di una stessa grandezza sono multipli e sottomultipli decimali l'una dell'altra: v. unità di misura, sistemi di: VI 407 c. ...
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Biblioteconomia
C. bibliografica Ordinamento che, muovendo da alcune classi fondamentali, raccoglie le opere, attraverso graduali suddivisioni, in raggruppamenti sempre più specifici. La sua applicazione [...] speciali per forma, linguistiche, geografiche, e simboli per gli autori. La fortuna della c. decimale è dovuta alla flessibilità della notazionedecimale che consente l’estensione dello schema teoricamente all’infinito, in rispondenza allo sviluppo e ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] . La scelta delle barrette, in uso nella Roma antica e non molto comoda, venne presto abbandonata. Oggi usiamo una notazionedecimale (o in base dieci), di origine indiana, importata e divulgata dagli arabi, la quale indica che, nel rappresentare un ...
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notazionenotazióne [Der. del lat. notatio -onis, dal part. pass. notatus di notare, a sua volta da nota] [LSF] L'atto e l'effetto dell'apporre o dell'usare note, insieme di segni e simboli adottati [...] n=0 (unità) per la prima cifra a sinistra della virgola, n=1 (decine) per la seconda cifra, ecc., e per la parte decimale (se presente) n=-1 (decimi) per la prima cifra a destra della virgola, n=-2 (centesimi) per la seconda cifra, ecc. ◆ [ALG] N ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. L'algebra e il suo ruolo unificante
Roshdi Rashed
L'algebra e il suo ruolo unificante
La seconda metà del VII sec. vede il costituirsi [...] x). Egli procede allora risolvendo un'equazione che altro non è, in notazione diversa, che la f′(x)=0, dove f′ è un polinomio, e il suo ordine decimale; la radice si scrive cioè x=s0+y con s0=σ010r (dove r è l'ordine decimale). Per quanto riguarda la ...
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virgola
vìrgola [Der. del lat. virgula "verghetta", dim. di virga "verga"] [ALG] Nell'aritmetica, il segno per separare la parte intera dalla parte decimale di un numero; nei paesi di lingua ingl. tale [...] è la capacità massima dell'organo di calcolo) riservate alla parte decimale. ◆ [ELT] [INF] V. mobile (ingl. floating point dove b è detta base (con b=10 si ha la notazione esponenziale); ha il grande vantaggio che numeri qualunque occupano sempre lo ...
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percentuale
percentuale [agg. e s.f. Der. di percento] [PRB] Numero che indica quante cose si considerano su ogni cento cose, lo stesso che percento. ◆ [ALG] Notazione p.: l'esprimere una frazione o [...] un numero decimale minori di uno in una forma in cui il denominatore sia 100: per es., 2/5≡40/100 e 0.43≡43/100; in tal modo il numeratore di questa nuova frazione è una percentuale. ...
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notazione
notazióne s. f. [dal lat. notatio -onis, der. di notare «notare2»]. – 1. a. L’atto, il fatto e il modo di notare, cioè di segnare o contrassegnare: la n. delle pagine di un libro, fatta con l’apposizione di numeri progressivi sulle...
virgola
vìrgola s. f. [dal lat. virgŭla, dim. di verga «verga»: propr. «verghetta»]. – 1. a. Segno di punteggiatura, simile a un bastoncino leggermente ricurvo (,), che indica pausa debole all’interno del periodo: sapere, non sapere usare...