MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] Siena: pp. 107 s.); e infine la pala raffigurante S. Alessandro I papa liberato da un angelo dal carcere, saggio di notturno a lume di candela marcatamente influenzato da Van Honthorst, dipinto per la chiesa di S. Giovanni Battista a Sant'Ansano in ...
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GRUBICY DE DRAGON, Vittore
Monica Vinardi
Nacque a Milano il 19 ott. 1851 dal barone ungherese Alberto e dalla nobile Antonietta Mola.
Nel 1870 fu a Londra ed entrò in contatto con l'entourage delle [...] si presentò con tredici opere appartenenti a momenti diversi della propria esperienza artistica, componendo il polittico Crepuscoli e notturni. In occasione dell'VIII, nel 1909, espose tre dipinti, tra cui Il mattino, che entrò nelle raccolte del ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] , per consentire ai monaci di privilegiare l'aspetto liturgico, fondato sulla estenuante celebrazione degli uffici diurni e notturni. Proprio perché era mancata una linea di intervento dell'Ordine nelle vicende artistiche, la qualità delle imprese ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] di Venere. Questa danza è presa dalla festa delle Veneralia, celebrata il 1° Aprile e senza dubbio durante la veglia notturna della stessa. Dedicata alla Venus Verticordia questa festività è stata descritta da Ovidio (Fast., iv, 133-164) che ha ...
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Vedi VERNICE NERA, Vasi a dell'anno: 1966 - 1997
VERNICE NERA, Vasi a
P. Mingazzini
Con questo nome s'intende una categoria di vasi interamente verniciati in nero, generalmente senz'altra decorazione [...] , o i bei vasi plastici, come il vasetto ad astragalo, che probabilmente era una brocchetta per l'olio per i giochi notturni, o finanche uno strano tipo di vasetto, nel quale si è voluto vedere un poppatoio per lattanti.
Un posto a parte ...
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LICINI, Osvaldo
Federico Pirani
Nacque il 22 marzo 1894 da Vincenzo e da Amedea Corazza a Monte Vidon Corrado, nelle Marche, dove trascorse l'infanzia con il nonno Filippo, essendosi la sua famiglia [...] privata: L.: gli anni Cinquanta, fig. p. 91) e l'Angelo di s. Rosa (collezione privata), entrambi del 1957, ma soprattutto Notturno del 1958, dove l'ombra blu di una figura alata traspare dalla satura spazialità cromatica del cielo.
Il L. morì a ...
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LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] di Jesi e di Monte San Giusto, nondimeno ne colse le doti di ritrattista, l'inventiva nel paesaggio, il luminismo dei notturni e la verità domestica e affettiva della pittura di devozione nei "molti quadri e ritratti che in Venezia sono per le case ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] di sole e di gemme, luminosità lunari e di perla, oro e argento, colori di pietre preziose o dure e stellati notturni; gli aspetti teistici assunti dal Buddha del centro (che corrisponde allo Zenith) sono attestati nelle immagini in maniera molto più ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO
D. Levi
1. Terminologia. 2. Origini e sviluppi. 3. Mosaici parietali. 4. Mosaici pavimentali. a) Tecnica e artisti. b) Svolgimento e datazione. c) [...] della prospettiva lineare si aggiungono quelli della prospettiva aerea, agli effetti di luce solare si alternano la rappresentazioni di "notturni", come nel già citato m. antiocheno di Komos, in cui il dio appare, illuminato da una torcia, nella ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] con straordinaria prontezza sulla lezione di Giotto nella cappella degli Scrovegni. Ne è testimonianza la serie degli antifonari notturni della cattedrale (Padova, Bibl. Capitolare, A 14-16; B 14-16), esemplati da certo Gherarducio e, secondo un ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...