Regista cinematografico francese (Vannes, Morbihan, 1922 - Parigi 2014). Autore ora geniale e provvisto di humour, ora freddo e cerebrale, caratterizzato da una costante volontà di sperimentazione, ha [...] pubblicità e anche come montatore. La sua attività cinematografica, che si formò nel clima della nouvelle vague e del nouveauroman letterario, ebbe inizio realizzando una serie di film in 16 mm, cui seguirono alcuni notevoli cortometraggi in 35 mm ...
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Scrittrice francese (Ivanovo 1900 - Parigi 1999). Stabilitasi in Francia a otto anni, esordì con le brevi prose di Tropismes (1938; trad. it. 1959), cui sono seguiti i romanzi Portrait d'un inconnu (1948; [...] ) la definizione di "antiromanzo", ha precorso il rifiuto del romanzo e del personaggio tradizionale proprio del nouveauroman avvalendosi spesso della tecnica della "sottoconversazione", sorta di informe flusso verbale nel quale si fondono dialoghi ...
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Scrittore e giornalista italiano (Vicenza 1907 - Londra 1974). Formatosi all'incrocio di un cattolicesimo sensuale con un illuminismo attinto ai moralisti francesi del Sei-Settecento, aperto alle influenze [...] e i vizi umani. Tra i romanzi più noti: Le furie (1963), in cui ha tentato di applicare la tecnica del nouveauroman, dando particolare rilievo alla memoria di un mondo in decadenza di fronte al quale lo scrittore subisce rimorsi e inibizioni, non ...
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Scrittore francese (Antananarivo 1913 - Parigi 2005). Dopo un romanzo di chiara tessitura esistenzialista, Le tricheur (1946), e un volume di ricordi, La corde raide (1947), si impegnò in una ricerca di [...] . 1961), e soprattutto con La route des Flandres (1960; trad. it. 1962), che lo ricollegarono alla corrente del nouveauroman. Anche nelle opere successive S. privilegiò le leggi autonome della scrittura sulla realtà, sul personaggio, sulla trama. Al ...
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Critico e romanziere francese (Parigi 1914 - ivi 1996), figlio di François. Autore di romanzi prossimi alle teorie del nouveauroman (Toutes les femmes sont fatales, 1957; Le dîner en ville, 1959; La Marquise [...] sortit à cinq heures, 1961; L'agrandissement, 1964; L'oubli, 1966; Un cceur tout neuf, 1980; Radio-nuit, 1982; Zabé, 1984). Per il teatro ha scritto La conversation (1964); Le cirque (1982). Nel corso ...
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Scrittore svizzero di lingua francese (Ginevra 1919 - Tours 1997). Dopo il volume di novelle Entre Fantoine et Agapa (1951) si impose tra i maggiori rappresentanti del nouveauroman con Mahu ou le matériau [...] (1952) e Le renard et la boussole (1953), cui seguirono: Graal flibuste (1956); Le fiston (1959); Clope au dossier (1961); L'inquisitoire (1962; trad. it. 1966); Quelqu'un (1965; trad. it. 1969); Passacaille ...
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(sp. Galicia) Regione autonoma della Spagna (29.574 km2, con 2.784.169 ab. nel 2008; 94,1 ab./km2). Comunità autonoma dal 1981, con capoluogo Santiago de Compostela. Occupa l’estremità nord-occidentale [...] Aires dell’esilio, A esmorga (1959). Si afferma così una nuova generazione di autori, influenzati dall’estetica del nouveauroman e dalla contemporanea narrativa statunitense: C. Casares (da Vento ferido, 1967, a Deus sentado nun sillón azul, 1996 ...
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Poeta e saggista francese (Montpellier 1899 - Bar-sur-Loup, Alpes-Maritimes, 1988). P. riconosce agli oggetti una priorità ontologica che l'eccessivo soggettivismo e l'irrealismo cui sono improntati cultura [...] 'anagramma, il neologismo. Salutato da Sartre come il poeta dell'esistenzialismo, P. ebbe un ruolo importante nella nascita del nouveauroman e un notevole influsso su Tel quel, cui inizialmente aderì. Si occupò anche di arti figurative (Le peintre à ...
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Scrittore francese (Parigi 1877 - Palermo 1933). Di origine alto-borghese, studiò musica e condusse una vita eccentrica all'insegna del dandismo; fu curato dallo psichiatra P. Janet, che descrisse il suo [...] dai suoi contemporanei, a eccezione dei surrealisti, R. è stato poi rivalutato nella seconda metà del Novecento (strutturalismo, nouveauroman, OULIPO); nel 1995 è cominciata la pubblicazione delle sue opere complete. Alle circostanze della sua morte ...
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Critico d'arte e letterario italiano (n. Bologna 1935). Partendo dalle posizioni teoriche del Gruppo '63, si è occupato di fenomenologia degli stili artistici, interessandosi in particolare di storia dell'arte [...] . Parallelamente si è dedicato agli studi di critica letteraria, analizzando le nuove forme di romanzo con particolare riferimento al nouveauroman francese. Teorico di una più diretta fusione tra arte e tecnologia, B. ha dedicato le sue ricerche al ...
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nouveau roman
‹nuvò romã′› locuz. m., fr. (propr. «nuovo romanzo»), usata in ital. come s. m. (solo al sing.). – Corrente letteraria sviluppatasi in Francia negli anni ’50 (e di cui gli esponenti più significativi sono stati A. Robbe-Grillet...
secessione
secessióne s. f. [dal lat. secessio -onis, der. di secedĕre «allontanarsi, separarsi», comp. di se- (pref. indicante separazione) e cedĕre «allontanarsi, andarsene»]. – 1. Separazione, distacco di una parte o di un gruppo dall’unità...