Critico e romanziere francese (Parigi 1914 - ivi 1996), figlio di François. Autore di romanzi prossimi alle teorie del nouveauroman (Toutes les femmes sont fatales, 1957; Le dîner en ville, 1959; La Marquise [...] sortit à cinq heures, 1961; L'agrandissement, 1964; L'oubli, 1966; Un cceur tout neuf, 1980; Radio-nuit, 1982; Zabé, 1984). Per il teatro ha scritto La conversation (1964); Le cirque (1982). Nel corso ...
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Scrittore svizzero di lingua francese (Ginevra 1919 - Tours 1997). Dopo il volume di novelle Entre Fantoine et Agapa (1951) si impose tra i maggiori rappresentanti del nouveauroman con Mahu ou le matériau [...] (1952) e Le renard et la boussole (1953), cui seguirono: Graal flibuste (1956); Le fiston (1959); Clope au dossier (1961); L'inquisitoire (1962; trad. it. 1966); Quelqu'un (1965; trad. it. 1969); Passacaille ...
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(sp. Galicia) Regione autonoma della Spagna (29.574 km2, con 2.784.169 ab. nel 2008; 94,1 ab./km2). Comunità autonoma dal 1981, con capoluogo Santiago de Compostela. Occupa l’estremità nord-occidentale [...] Aires dell’esilio, A esmorga (1959). Si afferma così una nuova generazione di autori, influenzati dall’estetica del nouveauroman e dalla contemporanea narrativa statunitense: C. Casares (da Vento ferido, 1967, a Deus sentado nun sillón azul, 1996 ...
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Poeta e saggista francese (Montpellier 1899 - Bar-sur-Loup, Alpes-Maritimes, 1988). P. riconosce agli oggetti una priorità ontologica che l'eccessivo soggettivismo e l'irrealismo cui sono improntati cultura [...] 'anagramma, il neologismo. Salutato da Sartre come il poeta dell'esistenzialismo, P. ebbe un ruolo importante nella nascita del nouveauroman e un notevole influsso su Tel quel, cui inizialmente aderì. Si occupò anche di arti figurative (Le peintre à ...
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Scrittore francese (Parigi 1877 - Palermo 1933). Di origine alto-borghese, studiò musica e condusse una vita eccentrica all'insegna del dandismo; fu curato dallo psichiatra P. Janet, che descrisse il suo [...] dai suoi contemporanei, a eccezione dei surrealisti, R. è stato poi rivalutato nella seconda metà del Novecento (strutturalismo, nouveauroman, OULIPO); nel 1995 è cominciata la pubblicazione delle sue opere complete. Alle circostanze della sua morte ...
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Critico d'arte e letterario italiano (n. Bologna 1935). Partendo dalle posizioni teoriche del Gruppo '63, si è occupato di fenomenologia degli stili artistici, interessandosi in particolare di storia dell'arte [...] . Parallelamente si è dedicato agli studi di critica letteraria, analizzando le nuove forme di romanzo con particolare riferimento al nouveauroman francese. Teorico di una più diretta fusione tra arte e tecnologia, B. ha dedicato le sue ricerche al ...
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Giurista e scrittore belga di lingua francese (n. Bruxelles 1939); studioso di diritto internazionale, si è occupato di problemi riguardanti la libertà di stampa, lo stato giuridico dei rifugiati politici, [...] Niveau de la mer (1970) e La fête des anciens (1971), in cui utilizzava felicemente le tecniche narrative del nouveauroman, ha confermato le sue qualità di scrittore, teso a fondere i valori della narrativa classica con le tecniche dell'avanguardia ...
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Narratore e drammaturgo statunitense (Stamford, Connecticut 1925 - Provid ence, Rhode Island, 1998). Rifacendosi dichiaratamente a W. Faulkner, a D. Barnes e E. A. Poe delle allucinazioni e degli stati [...] gusto di H. per la spettacolarità, ribadito anche in Whistlejacket (1988), dove è facilmente riconoscibile l'influenza del nouveauroman nella scelta dei temi e delle suggestioni. H. si ispirò a formule narrative di più facile effetto nei successivi ...
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Romanziere e poeta francese (Bordeaux 1911 - ivi 2005). Partecipò alla Resistenza (nel 1943 fu deportato a Mauthausen): il tema del ritorno alla vita dopo l'esperienza del mondo dei campi di concentramento [...] molti suoi romanzi, percorsi, come tutta la sua opera, da una sottile vena religiosa. È considerato un precursore del "nouveauroman". Tra le sue opere di poesia: Les phénomènes célestes (1939); Poèmes de la nuit et du brouillard (1946); Passetemps ...
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Critico letterario e saggista francese (n. Parigi 1930 - m. 2018); prof. all'École normale supérieure di Parigi. Allievo di R. Barthes, è stato esponente di spicco della cosiddetta "nouvelle critique", [...] tipo di lettura è stato da lui applicato a opere di diverse epoche letterarie: dal barocco, suo campo di elezione, al "nouveauroman" (Figures, 1966, trad. it. Figure. Retorica e strutturalismo, 1969; Figures II, 1969, trad. it. Figure II. La parola ...
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nouveau roman
‹nuvò romã′› locuz. m., fr. (propr. «nuovo romanzo»), usata in ital. come s. m. (solo al sing.). – Corrente letteraria sviluppatasi in Francia negli anni ’50 (e di cui gli esponenti più significativi sono stati A. Robbe-Grillet...
secessione
secessióne s. f. [dal lat. secessio -onis, der. di secedĕre «allontanarsi, separarsi», comp. di se- (pref. indicante separazione) e cedĕre «allontanarsi, andarsene»]. – 1. Separazione, distacco di una parte o di un gruppo dall’unità...