Svizzera
Cinematografia
Nata con notevole ritardo rispetto a quella di altri Paesi europei, la cinematografia svizzera ha offerto i suoi più importanti risultati a partire dagli anni Sessanta, quando [...] ). Fortemente influenzate dal Free Cinema inglese (al cui interno si erano formati Tanner e Goretta) ma anche dalla Nouvellevague francese, le loro opere, molto critiche nei confronti della società elvetica, affrontarono i temi dell'emarginazione e ...
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Produttore cinematografico, nato a Magenta (Milano) l'11 dicembre 1912. Tra i maggiori produttori internazionali, nel 1950 ha dato vita insieme a Dino De Laurentiis a uno dei più stimolanti sodalizi del [...] nel corso degli anni Sessanta, quando con la Rome-Paris Films di Georges de Beauregard realizzò alcuni dei capolavori della Nouvellevague: Lola (1961; lola, donna di vita) di Jacques Demy; Une femme est une femme (1961; La donna è donna), Les ...
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Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] contribuito alla sua formazione culturale insieme alla Nouvellevague francese (Jean-Luc Godard e Robert Bresson), la H. possiede uno degli sguardi più liberi, acuti e apolidi, in grado di non sacrificare i propri aspetti più peculiarmente europei, ...
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Wajda, Andrzej
Serafino Murri
Regista cinematografico polacco, nato a Suwałki il 6 marzo 1927. Ha rappresentato una delle voci più significative del cinema dell'Est europeo nel periodo del 'disgelo' [...] czarodzieje (1960; Ingenui perversi), su sceneggiatura di Jerzy Skolimowski che rispecchia in molti tratti la poetica della Nouvellevague. Con il toccante Samson (1961, Sansone), da un romanzo di K. Brandys, W. descrisse l'odissea psicologica ...
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Nome d'arte di Maria Luisa Ceciarelli, attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 3 novembre 1931. Consegnata alla storia del cinema come musa dei drammi borghesi di Michelangelo Antonioni, ha [...] rappresentato nei primi anni Sessanta la risposta italiana alle bellezze antiretoriche e spigliate della Nouvellevague francese. Rotto il sodalizio con il regista ferrarese, ha ritrovato l'originaria verve comica grazie a una lunga serie di ...
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Forman, Miloš
Serafino Murri
Nome d'arte di Forman Ján Tomáš, regista cinematografico ceco, naturalizzato statunitense, nato a Čáslav (Boemia) il 18 febbraio 1932. Tra i maggiori esponenti della Nová [...] a punto il suo stile in una commedia sentimentale dalle tinte leggere, che risente in modo evidente dell'influsso della Nouvellevague: è la storia della giovane e ingenua operaia Andula (Hana Brejchová), alle prese con gioie e dolori del primo amore ...
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Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 6 aprile 1907 e morto a Santa Monica (California) il 30 agosto 2000. Considerato uno dei maestri del b-movie, L. ha finito per influenzare intere [...] generazioni di registi, grazie anche alla rivalutazione critica di André Bazin e degli esponenti della Nouvellevague in Europa, e di Paul Schrader negli Stati Uniti. Esempio di 'artigiano' formatosi direttamente sul set, L. in poco più di vent'anni ...
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Torino Film Festival
Giuseppe Gariazzo
Il Festival internazionale Cinema Giovani (dal 1998 T. F. F.) è nato a Torino nel 1982 per volontà di personalità del cinema e della cultura (come Gianni Rondolino [...] che, in particolare tra gli anni Cinquanta e Sessanta, avevano rinnovato il linguaggio della settima arte (Neorealismo, Nouvellevague, Free Cinema, Junger Deutscher Film, New American Cinema e forze indipendenti statunitensi, Collettivo italiano del ...
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Tunisia
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Sottoposta all'amministrazione francese dal 1883, la T., dopo contrasti molto aspri, raggiunse l'indipendenza nel 1956. Successivamente, nonostante le difficoltà [...] mille e una notte.
Altri registi significativi sono: Moufida Tlatli, montatrice della maggior parte dei capolavori della nouvellevague tunisina e araba degli anni Settanta e Ottanta, e cineasta che ha privilegiato la descrizione di complesse figure ...
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Lola Montès
Bernard Eisenschitz
(Francia/RFT 1955, colore, 110m); regia: Max Ophuls; produzione: Albert Caraco per Gamma/Florida/Union; soggetto: dal romanzo La vie extraordinaire de Lola Montès di [...] amanti del 'cinema di qualità' ed entusiasmò invece i giovani critici che, quattro anni dopo, avrebbero dato vita alla Nouvellevague. Come ha scritto Jacques Lourcelles, si tratta di uno degli ultimi film "a suscitare polemiche non per ragioni di ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...