Finlandia
Bruno Roberti
Cinematografia
La cinematografia finlandese ha rispecchiato negli anni la difficile identità di un Paese al confine tra Est e Ovest, sospeso tra l'atmosfera culturale e civile [...] anni Settanta, nei suoi lavori riprese e sviluppò la lezione di cineasti come Bergman o di quelli francesi della Nouvellevague fu Jörn Donner, critico e cofondatore con Aitö Makinen del Suomen elokuva-arkisto (Archivio del film finlandese) nel 1957 ...
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Ōshima, Nagisa
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico giapponese, nato a Kyoto il 31 marzo 1932. Si è imposto negli anni Sessanta come la maggiore personalità della 'nuova ondata' cinematografica [...] della produzione commerciale si qualificò subito nel segno del conflitto, proprio come nel caso dei giovani registi della Nouvellevague, cui è stato spesso paragonato. Dopo un lungo tirocinio, riuscì nel 1959 a dirigere il suo primo lungometraggio ...
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Cile
Angela Prudenzi
Cinematografia
Il cinema fece il suo ingresso in C. poco dopo le proiezioni parigine dei fratelli Lumière, ma fu soltanto nel 1902 che si realizzò la prima produzione nazionale. [...] cileni di incontrare gli autori degli altri Paesi dell'America Latina e di tessere le basi di un tipo di nouvellevague in sintonia con quella che nello stesso periodo attraversava anche una buona parte del cinema europeo. Joris Ivens girò nel ...
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America
Cinematografia
Il concetto di cinema americano è al contempo esteso e ambiguo. Esteso in quanto, se usato in senso proprio, deve comprendere la produzione dell'intero continente e quindi realtà [...] Pereira dos Santos, Glauber Rocha e Ruy Guerra le cui opere possedevano quella libertà formale tipica della Nouvellevague francese e dei film di Roberto Rossellini. Questi movimenti come anche, in Canada, l'importante attività documentaristica ...
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Ray, Nicholas
Altiero Scicchitano
Nome d'arte di Raymond Nicholas Kienzle, regista cinematografico statunitense, nato a Galesville (Wisconsin) il 7 agosto 1911 e morto a New York il 16 giugno 1979. [...] , le generazioni a venire. Poco considerato negli Stati Uniti, divenne invece oggetto di culto tra i futuri registi della Nouvellevague, che ne apprezzarono il lirismo e le immagini barocche. Lo si può vedere come attore-icona in Der amerikanische ...
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Svizzera
Cinematografia
Nata con notevole ritardo rispetto a quella di altri Paesi europei, la cinematografia svizzera ha offerto i suoi più importanti risultati a partire dagli anni Sessanta, quando [...] ). Fortemente influenzate dal Free Cinema inglese (al cui interno si erano formati Tanner e Goretta) ma anche dalla Nouvellevague francese, le loro opere, molto critiche nei confronti della società elvetica, affrontarono i temi dell'emarginazione e ...
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Produttore cinematografico, nato a Magenta (Milano) l'11 dicembre 1912. Tra i maggiori produttori internazionali, nel 1950 ha dato vita insieme a Dino De Laurentiis a uno dei più stimolanti sodalizi del [...] nel corso degli anni Sessanta, quando con la Rome-Paris Films di Georges de Beauregard realizzò alcuni dei capolavori della Nouvellevague: Lola (1961; lola, donna di vita) di Jacques Demy; Une femme est une femme (1961; La donna è donna), Les ...
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Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] contribuito alla sua formazione culturale insieme alla Nouvellevague francese (Jean-Luc Godard e Robert Bresson), la H. possiede uno degli sguardi più liberi, acuti e apolidi, in grado di non sacrificare i propri aspetti più peculiarmente europei, ...
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Wajda, Andrzej
Serafino Murri
Regista cinematografico polacco, nato a Suwałki il 6 marzo 1927. Ha rappresentato una delle voci più significative del cinema dell'Est europeo nel periodo del 'disgelo' [...] czarodzieje (1960; Ingenui perversi), su sceneggiatura di Jerzy Skolimowski che rispecchia in molti tratti la poetica della Nouvellevague. Con il toccante Samson (1961, Sansone), da un romanzo di K. Brandys, W. descrisse l'odissea psicologica ...
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Nome d'arte di Maria Luisa Ceciarelli, attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 3 novembre 1931. Consegnata alla storia del cinema come musa dei drammi borghesi di Michelangelo Antonioni, ha [...] rappresentato nei primi anni Sessanta la risposta italiana alle bellezze antiretoriche e spigliate della Nouvellevague francese. Rotto il sodalizio con il regista ferrarese, ha ritrovato l'originaria verve comica grazie a una lunga serie di ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...