Il grammelot è un linguaggio scenico che non si fonda sull’articolazione in parole, ma riproduce alcune proprietà del sistema fonetico di una determinata lingua o varietà, come l’intonazione, il ritmo, [...] alle affermazioni di Dario Fo (1997: 81), le sue prime attestazioni sono recenti e si collocano nella seconda metà del Novecento; probabilmente è stato proprio grazie a Fo che questa parola è entrata e si è diffusa nell’italiano:
«Grammelot ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] ), la figura si inserisce stabilmente nella ricerca di ‘armonica corrispondenza’ dei poeti del secondo Ottocento e di inizio Novecento italiano.
➔ Giosuè Carducci («va l’aspro odor de i vini»: “San Martino”, v. 7), ➔ Giovanni Pascoli («La Chioccetta ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] per certi versi astratto, lontano sia dall’uso letterario sia dall’uso vivo, tipico del cinema degli anni ’30 del Novecento, si è passati nei decenni successivi a un italiano più attento ai registri e alle varietà locali. Un cammino parallelo, forse ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] la fioritura di lavori sull’ellenismo sviluppatasi specialmente in Germania nel secondo Ottocento e nei primi decenni del Novecento. La cultura ellenistica richiamò l’attenzione di Pasquali anche sotto altri aspetti: nel 1913 pubblicò in Hermes un ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] ), uno dei pochi a usare il dialetto anche nella prosa.
Tra i nomi degni di nota nella letteratura siciliana del Novecento possono essere ricordati quelli del ragusano Giovanni Antonio Di Giacomo, più conosciuto come Vann’Antò (1891-1960), il primo a ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] sembrano risentire dell’antica impostazione a contrasti:
Chi mi nomina, mi viola
La soluzione è: «il silenzio». È stato nel Novecento che si è affinata la tecnica detta del doppio soggetto (dal 1924 estesa anche a enigmi ‘su combinazione’, come la ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] è motivato in modo diretto e naturale, ma è arbitrario e convenzionale.
Il paradigma dominante nella linguistica del Novecento ha di fatto relegato lo studio degli aspetti mimetici o variamente espressivi ai margini, nonostante le indagini condotte ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] ’epoca (ad es., in Luigi Mercantini, “L’inno di Garibaldi”: «son tutte una sola le cento città», v. 33).
Nel Novecento l’ossimoro si collega alla nuova sensibilità poetica con rese semantiche inusitate come in Guido Gozzano: «i fiori in cornice (le ...
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L’a capo (o accapo, nome maschile invariabile) si ha quando in un testo scritto la frase è seguita da uno spazio bianco fino alla fine della riga. Spesso, ma non necessariamente, la riga di testo successiva [...] con le folaghe”, in La Bufera). L’a capo è sfruttato come risorsa stilistica anche da alcuni prosatori tra Ottocento e Novecento (Federigo Tozzi nelle novelle, Scipio Slataper in Il mio Carso, Silvio D’Arzo in Casa d’altri; cfr. Mengaldo 2003: 41 ...
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CAMPUS, Giovanni
Massimo Pittau
Nacque a Osilo (prov. di Sassari) il 2 dic. 1875; fu professore di scuole medie in diverse località della Sardegna e in seguito professore di liceo a Torino. Qui pubblicò [...] , pubblicata nel 1941 da Max Leopold Wagner.
Il C. si inseriva autorevolmente nella discussione sorta ai primi del Novecento sul posto che si dovesse assegnare ai dialetti gallurese e sassarese: "Sono dialetti propriamente sardi oppure sono dialetti ...
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novecento
novecènto agg. num. card. [comp. di nove e cento], invar. – 1. Numero che contiene nove centinaia, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 900, in numeri romani CM): una scuola con n. (o 900) alunni. 2. Come s. m. (per lo più...
novecentismo
s. m. [der. di novecento]. – Le correnti di pensiero, le tendenze culturali o di costume, le esperienze artistiche e letterarie sviluppatesi nel sec. 20° con novità di aspetti nei confronti dei secoli precedenti, e considerate...