DOPODOMANI O DOPO DOMANI?
Nell’italiano contemporaneo, la grafia corretta è dopodomani con ➔univerbazione
Dopodomani ci vediamo per firmare i contratti (S. Veronesi, Live)
prima era prima / ora è [...]
Come accade in molti di questi casi, l’univerbazione si è definitivamente affermata nell’ortografia solo a partire dal Novecento.
Nei secoli precedenti era normale trovare anche in testi letterari una grafia diversa
«Dopo domani», rispose ancora ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] Orsola Benincasa, ottobre 1998), a cura di A. Mazzacane, Napoli, CUEN, pp. 129-148.
Mengaldo, Pier Vincenzo (1994), Il Novecento, in Storia della lingua italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Migliorini, Bruno (1988), Storia della lingua ...
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DAVANTI O DAVANTI A?
Quando l’avverbio davanti è usato in funzione preposizionale, è preferibile farlo seguire dalla preposizione ➔a
Si è messo davanti allo schermo
Davanti a un tale paesaggio restò [...] non è da considerarsi scorretta, ma piuttosto antiquata, anche se è stata usata largamente fino alla prima metà del Novecento
davanti le baracche, ci sono gli steccatelli (A. Moravia, Nuovi racconti romani)
Prima di un pronome personale, in ogni ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] in caratteri ebraici; dall’altra, le parlate dei ghetti, documentate tra la fine del Settecento e i primi del Novecento, e successivamente delle comunità ebraiche cittadine. Per questo con la dicitura di giudeo-italiano ci si riferisce di solito ...
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NEOLOGISMI
Si definiscono neologismi le nuove parole (o espressioni ➔polirematiche) che da un certo momento in poi entrano a far parte del lessico di una lingua.
Possono essere forme completamente nuove, [...] volta come parola nuova a metà Ottocento con il significato di ‘portare a termine, concludere’, poi nella seconda metà del Novecento con il nuovo significato di ‘attribuire un fine, dare uno scopo’, e qualche decennio dopo con il diverso significato ...
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L’aplologia (dal gr. haplôus «semplice» e lógos «discorso, parola») è un fenomeno di semplificazione fonica e grafica (in quest’ultimo caso si parla, più precisamente, di aplografia) che consiste nella [...] l’udito, e fastidiose per la pronuncia.
L’aplologia si verifica soprattutto in quei composti, che, a metà Novecento, Bruno Migliorini definì «parole macedonia» (Migliorini 1942; anche detti portmanteau words): ad es., si sono stabilizzate nell’uso ...
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Antonelli, Roberto. - Filologo italiano (n. Roma 1942). Professore ordinario di Filologia romanza presso l’Università di Roma La Sapienza dal 1985 al 2013, poi emerito, ha studiato origini e sviluppo delle [...] anticoitaliana e provenzale e al romanzo anglonormanno, il ruolo della Filologia romanza e della critica letteraria nella cultura del Novecento. Ha pubblicato, fra libri e saggi, più di duecento lavori, tra i quali il Repertorio metrico della Scuola ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] , in questa riflessione, si riferiva soprattutto alle tesi di ➔ Alessandro Manzoni, che collegava al dibattito della prima metà del Novecento. Poco oltre affermava (ibid.: § 7) che il De vulgari eloquentia di ➔ Dante era da intendere come un atto di ...
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Le parole crociate (o parole incrociate o cruciverba, nome maschile invariabile) sono il gioco enigmistico che prevede una griglia di caselle bianche e nere, in parte numerate, a cui si riferisce un elenco [...] essere dedotte tramite gli incroci.
Una varietà invece strutturale, quasi una variante, è quella elaborata già nella prima metà del Novecento in Gran Bretagna, in cui la funzione di segnalare la fine di una parola non viene affidata a caselle nere ma ...
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Filologo e critico italiano (Catania 1904 - Napoli 1971). Ha insegnato dal 1938 filologia romanza nell'univ. di Napoli e dal 1961 letteratura italiana nella stessa università. È stato redattore dell'Enciclopedia [...] indagini sul Novellino) e su quella dell'Ottocento e del Novecento; ha diretto fino alla morte il Grande dizionario della del personaggio (1968); L'ideologia letteraria di G. Leopardi (1969); Testimonianze del Novecento letterario (1972, postumo). ...
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novecento
novecènto agg. num. card. [comp. di nove e cento], invar. – 1. Numero che contiene nove centinaia, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 900, in numeri romani CM): una scuola con n. (o 900) alunni. 2. Come s. m. (per lo più...
novecentismo
s. m. [der. di novecento]. – Le correnti di pensiero, le tendenze culturali o di costume, le esperienze artistiche e letterarie sviluppatesi nel sec. 20° con novità di aspetti nei confronti dei secoli precedenti, e considerate...