SERMINI, Gentile
Giulio Reichenbach
Novelliere senese del sec. XV, del quale sappiamo solo che poco dopo il 1424 raccoglieva in volume quaranta novelle, inframmezzate da due prose d'altro genere e da [...] alquante poesie moraleggianti. Le novelle del S. (prima ediz. completa, a cura di F. Vigo, Livorno, 1874; ristampa, a cura di A. Colini, Lanciano 1911) appariscono troppo spesso il frutto di un'arte stracca e monotona, la quale batte e ribatte su ...
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Scrittore sudanese (n. ad-Dubba, Dongola, 1929). Si è occupato di giornalismo, ed è stato consigliere presso l'UNESCO. Nelle sue novelle, scritti e romanzi (Mausim al-hiǵra ilā sh-shamāl, 1966, trad. it. [...] La stagione della migrazione a Nord, 1992), Ṣ. affronta varie tematiche, fra cui quella del rapporto oriente-occidente, tradizione-modernità ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Henri Gauthier-Villars (Villiers-sur-Orge, Essonne, 1859 - Parigi 1932). Ebbe una certa fama con romanzi e novelle d'umorismo parigino, che in gran parte erano opera [...] di collaborazione, come la serie fortunata di Claudine (1900-03), in realtà dovuta in gran parte alla moglie S.-G. Colette (v.) ...
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Scrittore italiano (Monterotondo, Massa Marittima, 1843 - Empoli 1921), noto anche con lo pseudonimo anagrammatico di Neri Tanfucio. Raggiunse notevole felicità espressiva nelle novelle e nei bozzetti [...] , e al suo gusto del vagabondare per terre e paesi, del conversare alla buona e del raccontare a braccio, F. la trovò nelle novelle e nei bozzetti di Le veglie di Neri (1882) e di All'aria aperta (1897), dove aspetti e vicende della realtà minuta si ...
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Uomo politico e scrittore (Lucca 1348 - ivi 1424). Fece parte a più riprese del Consiglio generale di Lucca, e ricoprì altre importanti cariche pubbliche. Nel contrasto tra la casa Forteguerra e quella [...] senso. Lasciò inoltre delle Cronache delle cose di Lucca (dal 1164 al 1424), preziose come documento storico, e 155 Novelle, che, divise in giornate secondo l'architettura esterna del Decameron, si immaginano raccontate dall'autore in occasione della ...
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Scrittore spagnolo (Hellín, Albacete, 1609 circa - Toledo 1667 circa). Da una fase didattico-religiosa, volse verso forme narrative. Nella collezione di novelle intitolata Soledades de la vida y desengaños [...] del mundo (1658), intercalate da commedie e poesie, interessanti per la storia del costume, sono notevoli gli elementi che anticipano il gusto romantico. Nell'ultima opera, Los reyes nuevos de Toledo (1667), ...
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Scrittore lituano (Trakiškiai, Marijampolė, 1905 - Chicago 1985), insegnò a Marijampolė, prima di trasferirsi esule in Occidente nel 1944. Pubblicò raccolte di novelle, dal gusto impressionista e realista [...] (Dailininkas Rauba "L'artista Rauba", 1934; Miglotas rytas "Un mattino nebbioso", 1960) e alcuni romanzi psicologici connessi con temi antisovietici (Kryžiai "Croci", 1947; Dulkės raudonam saulėleidy "La ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1871 - ivi 1957). Di vena facile, elegante, tra ironico e sentimentale, scrisse un gran numero di poesie, romanzi, novelle, commedie. Tra le opere: Az utolsó bohém ("L'ultimo [...] bohémien", 1911); Az én második feleségem ("La mia seconda moglie", 1912); Family-hotel ("Pensione di famiglia", 1912); Almok háza ("Casa dei sogni", 1929); A néma levente ("Il guerriero muto", 1936); ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] connotati di quello cristiano. Da ciò nacque una forte reazione di Giovanni Lami, pur sospetto anch'egli di posizioni eterodosse; nelle sue Novelle letterarie (VI[1745], coll. 706-715, 723-736, 739-752, 753-764, 786-798; VII [1746], coll. 4-14, 17-26 ...
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Scrittore ebreo (Kutno 1881 - Londra 1957), vissuto a lungo in America e negli ultimi suoi anni in Israele; autore di romanzi, novelle e commedie in cui è realisticamente rappresentata la vita dei poveri, [...] nonché di opere storiche e di filosofia religiosa ove disegna una sintesi tra giudaismo e cristianesimo. Scrisse le sue opere in yiddish, tedesco, inglese; fu reso noto dall'interpretazione di M. Reinhardt ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...