. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] che essi abitarono in tempi storici.
Un'altra traccia di rapporti primitivi tra Ebrei e Aramei è data dalla storia di Labano e dell'impero arabo-musulmano, dando agli Arabi la nozione della teologia cristiana e della filosofia e delle scienze ...
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MATERIA (dal lat. materia o materies "legname, materia"; gr. ὕλη; fr. matière; sp. materia; ted. Materie; ingl. matter)
Enrico PERSICO
Vito FAZIO-ALLMAYER
Fisica. - Il concetto di materia (nel senso [...] e permanenti che quella di peso. In tal modo al concetto primitivo della materia che si vede e si tocca subentra un concetto più materia (v. appresso). Trattandosi qui l'aspetto fisico della nozione di materia, ci limiteremo a rilevare l'origine di ...
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La nozione di e. ha subìto in questi ultimi anni una notevole evoluzione grazie principalmente agli studî sperimentali e sull'uomo, che hanno condotto a una maggiore conoscenza della sua base anatomo-funzionale. [...] Mentre nelle epilessie centroencefaliche l'interessamento del cervello è subito globale e quindi la compromissione della coscienza è primitiva ed immediata, nelle epilessie focali l'accesso è espressione dell'interessamento di una piccola zona della ...
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È molto difficile definire con precisione cos’è l’analisi matematica. Se si pensa all’algebra come al ramo della matematica consacrata al calcolo letterale e alle strutture nell’ambito delle quali tale [...] che F′=f, dette primitive di f. Due primitive di f differiscono per una costante, e si indica con
la primitiva di f tale che F definizione usuale è insufficiente. Si cercò dunque di generalizzare la nozione di derivata, e si giunse tra il 1930 e il ...
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Una delle idee che caratterizza l'analisi matematica e le sue applicazioni scientifiche e tecnologiche è il concetto di derivata di una funzione, che fornisce una misura del cambiamento locale della funzione, [...] 1902 dal matematico francese J. Hadamard, definiscono la nozione di problema ben posto e sono state verificate con di studiare direttamente queste soluzioni discontinue, utilizzando la primitiva formulazione integrale del problema. Alla fine del 19 ...
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Con questa denominazione venivano indicati in passato tutti i processi morbosi caratterizzati da acuta o rapidamente ingravescente compromissione cerebrale con sintomatologia multiforme variabile, accompagnata [...] di Von Economo (tipo "A") è la più importante delle e. primitive di origine quasi certamente virale, ma in cui l'agente patogeno è nervoso, in cui non possa essere chiamata in causa la nozione di "trasporto" da una parte del corpo all'encefalo.
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Ventunesimo Concilio della Chiesa cattolica, indetto il 25 dicembre 1961 e inaugurato l'11 ottobre 1962 da Giovanni XXIII, che ne presiedette il primo "periodo". Dopo la sua morte (3 giugno 1963), Paolo [...] essa deve soltanto dare orientamenti. Per esempio: alla nozione di sviluppo e progresso economico si sostituisca quella di al di là delle "scuole cattoliche" (tale era la primitiva formulazione del titolo del documento). Si afferma infatti in primo ...
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Embriologia sperimentale. - I progressi di questa disciplina si sono andati sempre più estendendo ed affermando nel campo sperimentale con il precipuo scopo di risalire alle cause prime dello sviluppo [...] (W. Luther, 1935; J. M. Oppenheimer, 1936), la linea primitiva del blastoderma di pollo (C. H. Waddington, 1931 e segg.) e . T. Astbury e K. Rudall, 1940).
Legata alla precedente, la nozione di "gradienti di metabolismo" di C. M. Child che è stata ...
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La nozione di comprensione (Verstehen) risale alla tradizione dello storicismo tedesco. In misura non trascurabile, essa è stata utilizzata anche dalla filosofia ermeneutica, che riprendeva, oltre ai temi [...] quale stadio della sua evoluzione psicologica il bambino acquisisce le nozioni intenzionali e la capacità di attribuire stati mentali agli altri attivazione dei neuroni mirror costituisca una forma primitiva e rudimentale, probabilmente una sorta di ...
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MACCHINE (XXI, p. 732)
Pietro Enrico BRUNELLI
Pier Franco BIEMMI
Velocità critiche degli alberi (p. 738). - Col nome di velocità critiche degli alberi s'indicano particolari valori della loro velocità [...] caratteristiche degli alberi animati da rotazione molto rapida. Alla loro nozione in alcuni casi semplici si giunge in modo del tutto accidentale, le reazioni elastiche gli restituiscono la forma primitiva; se il sistema è in rotazione, la ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...