Stampa
Martyn Lyons
Introduzione
L'invenzione della stampa rappresenta una delle numerose svolte che segnarono sia la storia materiale del libro occidentale, sia l'evoluzione del rapporto tra lettore [...] , da cui emerge ed è in certa misura programmato.
La nozione di circuito della comunicazione aiuta a cogliere il processo della stampa e provinciali.
La Rivoluzione francese creò una forma primitiva di proprietà letteraria riservata. Prima di allora ...
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Tecnica di riproduzione di testi o immagini, originariamente per impressione di una matrice (di legno o metallo) inchiostrata su fogli. I primi sistemi di s. si svilupparono in Cina a partire già dal 6° sec. a.C. La tecnica della s. a caratteri mobili fu indipendentemente inventata in Europa da J. Gutenberg ... ...
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Tecnica che permette di riprodurre da una matrice – sia essa fisica, come nella s. tipografica, o elettronica, come nella s. digitale – molte copie uguali di testi, disegni o immagini. La s. si può definire il primo mezzo di comunicazione di massa e ha contribuito in modo determinante alla diffusione ... ...
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Nicola Nosengo
Il primo mezzo di comunicazione di massa
La tecnologia della stampa, che permette di riprodurre da una sola matrice molte copie uguali di un testo scritto, è nata in Cina qualche secolo prima di Cristo e si è diffusa in Europa a partire dalla metà del 15° secolo. La sua introduzione ... ...
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Giuseppe Santaniello
(XXXII, p. 463; App. II, ii, p. 888; III, ii, p. 819; V, v, p. 207)
Legislazione
Dopo l'emanazione della legge 5 agosto 1981 nr. 416 ("Disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria") e della legge 25 febbraio 1987 nr. 67 ("Rinnovo della l. nr. 416 del 5 ag. 1981"), ... ...
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Giuseppe Santaniello
(XXXII, p. 463; App. II, II, p. 888; III, II, p. 819)
Legislazione. - La l. 8 novembre 1948 n. 47 rimane, tuttora, il punto di riferimento in materia di disciplina giuridica della stampa. Da parte dell'Ordine dei giornalisti si è auspicata più volte, in questi anni, una riforma ... ...
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Luigi RAGGI
Ottorino VANNINI
. È la riproduzione meccanica di segni, parole o immagini. Il vocabolo ha assunto peraltro diversi significati anche nell'uso quotidiano. Il più proprio è quello di "arte della stampa", e cioè sia di riproduzione diretta o indiretta di un soggetto (disegno, scritto), ... ...
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Termine usato in tipografia per indicare le prove che vengono tirate affinché possano eliminarsi gli errori di composizione prima della stampa definitiva del testo.
Una prima lettura delle bozze viene fatta, in genere, dal correttore di tipografia in base alla stampa del testo appena composto. Il tipografo-compositore ... ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] di tutela, di incremento e di piena attuazione del diritto, è nozione che si riconnette a quella di patronus e, esprimendo "più di - l'autorità esterna - è stato ucciso dall'orda primitiva; ma nella società così formatasi il padre morto è divenuto ...
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Controllo sociale
Erwin K. Scheuch
L'origine e i primi impieghi del concetto
Quello di 'controllo sociale' è stato uno dei concetti principali per la prima sociologia americana, e in assoluto il più [...] dell'attore nei confronti di se stesso. Il vantaggio della nozione di ruolo era la possibilità di esprimere queste aspettative, correlandole controllo sociale è un meccanismo centrale. La condizione primitiva dell'umanità non è conosciuta, ma se lo ...
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Adattamento
Luciano Gallino
Le radici del concetto di adattamento nella biologia evoluzionistica
Il concetto moderno di adattamento, anche quando viene utilizzato in un contesto socio-scientifico, rimane [...] benessere globale di ogni individuo.
Al lume di questa nozione di una mente composta da molteplici io di differente ., Structure and function in primitive society, London 1952 (tr. it.: Struttura e funzione nella società primitiva, Milano 1968).
Ross, ...
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Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] delle società tradizionali in contrapposizione alla società moderna, la nozione di comunità è oggi utilizzata anche nel senso più un ritorno allo stile di vita comunitario della Chiesa primitiva. In questo spirito va inquadrata l'organizzazione per ...
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INTELLETTUALI
Zygmunt Bauman e Bruno Bongiovanni
Intellettuali
di Zygmunt Bauman
Definizione del concetto
Il termine 'intellettuali' fece la sua prima comparsa nel linguaggio del pubblico dibattito [...] possano cumularsi trasformandosi in un impegno globale. Se la nozione di intellettuali evoca l'immagine di una classe relativamente precedenza, sentì acutamente la necessità dell''accumulazione primitiva di autorità'. Oltre che di affermare il ...
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FUNZIONALISMO
Jeffrey C. Alexander
Paul Colomy e Marion J. Levy jr.
Funzionalismo e neofunzionalismo
di Jeffrey C. Alexander, Paul Colomy
Introduzione
Ogni seria rassegna sul funzionalismo comincia [...] istituzionali e ai ruoli sociali. Merton (v., 1957) introdusse la nozione di 'complesso di ruolo' (role set) per descrivere l'insieme di questa tendenza dalle società arcaiche a quelle primitive e intermedie, sino alle società moderne. I suoi ...
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Struttura sociale
Massimo Paci
Introduzione
Come osservava Peter Blau (v., 1977, p. 10) oltre venti anni fa, "per molti sociologi il concetto di struttura sociale è ricco di connotazioni e implicazioni [...] o istituzioni della società.
La critica che si può fare alla nozione di struttura sociale di Spencer è che essa non discende da un che non ad altre.
La tipologia delle società primitive così costruita ha una base essenzialmente statistica e non ...
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Sociologia
TTom B. Bottomore
di Tom B. Bottomore
Sociologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Idee e problemi fondamentali della sociologia nel primo Novecento. 3. Sociologia e marxismo nella crisi mondiale. [...] delineato tra la ‛solidarietà meccanica' delle società primitive e la ‛solidarietà organica' prevalente nelle società vista fu adottato da Parsons, che espresse però la stessa nozione con una diversa terminologia, prendendo l'idea di ‛azione sociale ...
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SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] positivo, non in senso negativo. Egli suddivide infatti i popoli primitivi in due categorie: quelli che quasi non conoscono la proprietà e e competitiva, non si può facilmente fare a meno della nozione che la denota (e di tutto ciò che essa connota). ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...