Fisico statunitense (New York 1915 - Stanford 1990), prof. di fisica nelle università di Princeton (1946) e di Stanford (1950). Si è occupato dapprima di questioni di fisica molecolare (spettroscopia molecolare, [...] per neutroni; contatori Čerenkov. Particolarmente notevoli le sue ricerche sulla distribuzione della carica e dei momenti magnetici nei nucleiatomici, mediante la diffusione di elettroni di alta energia, che gli hanno valso nel 1961 il premio Nobel ...
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In fisica, si dice di ente caratterizzato da dimensioni minori di quelle dei nucleiatomici, e in particolare di particelle facenti parte della struttura nucleare, come protoni, neutroni ecc. (➔ particelle [...] elementari). Fisica s. La parte della fisica che si occupa delle particelle subnucleari ...
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spettroscopia Settore della scienza che ha per oggetto lo studio degli spettri delle radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari. Anche, più specificatamente, il metodo relativo alla produzione e all’analisi [...] in questo caso, lo studio degli spettri nucleari è di fondamentale importanza per la comprensione della fisica del nucleoatomico, perché consente di risalire ai livelli energetici che sono una fonte di informazione diretta sulla dinamica interna del ...
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Energia che si propaga per onde (r. ondulatoria) o per corpuscoli (r. corpuscolare) e anche il fenomeno stesso dell’emissione, dell’irradiamento di tale energia (r. di una sorgente, r. di un’antenna, diagramma [...] di bassa energia detto vento solare) e da una componente impulsiva, legata ai brillamenti, formata da protoni e altri nucleiatomici con energie da alcuni MeV a oltre 103 MeV. La prima componente è bloccata dal campo geomagnetico a grandi distanze ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] /m2).
I. nucleare
Polarizzazione magnetica di un materiale, per orientamento dei momenti magnetici intrinseci dei nucleiatomici; è rivelabile mediante il fenomeno della risonanza magnetica nucleare (➔ risonanza).
Matematica
Definizione per i.
Un ...
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In fisica delle particelle elementari, una delle 4 classi di interazioni fondamentali (f., elettromagnetiche, deboli e gravitazionali) alle quali si possono ricondurre, a livello microscopico, tutti i [...] forze corrispondenti. A esse si deve in particolare la coesione dei nucleiatomici, in quanto le forze attrattive f. tra i nucleoni (neutroni e protoni del nucleo) prevalgono sulle forze repulsive elettromagnetiche dovute alle cariche positive dei ...
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Botanica
Complesso dei fiori periferici, ligulati nel capolino (detto raggiante) delle Asteracee a corolle dimorfe come le margherite.
Nelle infiorescenze a ombrella composta (per es., Apiacee), sono detti [...] , cioè della stessa natura della luce e dei raggi X, ma di frequenza più alta, emesse da nucleiatomici o prodotte artificialmente (➔ gamma).
Raggi infrarossi (o ultrarossi)
Radiazioni elettromagnetiche di lunghezza d’onda compresa tra circa ...
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Fisico statunitense di origine svizzera (Zurigo 1905 - ivi 1983), dal 1936 prof. alla Stanford University (California). Noto per fondamentali lavori sulla conduzione elettrica dei metalli (teoria di B.) [...] momento magnetico del neutrone; ha inoltre messo a punto un metodo per la misurazione diretta del momento magnetico dei nucleiatomici (metodo della risonanza magnetica nucleare). È noto anche il teorema di B., relativo alla propagazione di un'onda ...
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Fisico statunitense (n. Washington 1941). Dopo la laurea conseguita nel 1966 presso l'università della California, ha insegnato all'università di Harvard (1966) e in quella di Princeton (1969-1997). È [...] California. Grazie al lavoro svolto sulle particelle elementari (quark) e sulla teoria che definisce l'energia necessaria a formare i nucleiatomici, nel 2004 ha ricevuto il premio Nobel per la fisica con H. D. Politzer e F. Wilczek. G. è considerato ...
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Fisico (Council, Idaho, 1917 - Yonkers, New York, 1986), prof. di fisica dal 1952 alla Columbia University. Alla fine degli anni Quaranta scoprì sperimentalmente che il momento di quadrupolo elettrico [...] è inaspettatamente grande, primo sintomo della connessione tra il moto collettivo e il moto individuale dei nucleoni nei nucleiatomici successivamente introdotto dal modello di Bohr-Mottelson. Per tali studî gli è stato assegnato nel 1975 il premio ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...