codice genetico
Nicoletta Rossi
Sistema attraverso cui si conserva e si trasmette l’informazione genetica. La trasmissione dell’informazione avviene a partire dalla sequenza nucleotidica di una molecola [...] tRNA che trasporta uno specifico amminoacido. Per ciascuna delle tre posizioni in un codone vi sono quattro basi nucleotidiche possibili. I quattro nucleotidi presenti nella molecola del DNA, a gruppi di 3, danno luogo a 64 codoni diversi. Di questi ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] . Al centro dell’ansa, portata dallo stelo centrale, vi sono 3 basi, che costituiscono l’anticodone e possono appaiarsi con 3 nucleotidi di un codone dell’RNAm. Un singolo RNAt è in grado di riconoscere più di una tripletta che corrisponde a un dato ...
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Progetto genoma
Antonio Fantoni
(App. V, iv, p. 290)
Negli anni Novanta vi è stato un grande sviluppo di questo programma di analisi genetica: ora si possono distinguere i risultati ottenuti con i 'piccoli [...] è stata analizzata erano virus. F. Sanger nel 1977 ha descritto il genoma a elica di DNA singola del fago jx174, di 5386 nucleotidi, e ha successivamente avuto bisogno di cinque anni per definire la sequenza del fago λ di 48.502 paia di basi (bp ...
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Biologia
In genetica molecolare, il complesso dei frammenti di DNA di una genoteca ordinati in sequenza per costruire la mappa fisica di un cromosoma o di un tratto di esso.
Per determinare la sequenza [...] nucleotidica completa di un cromosoma è necessario frammentarlo con enzimi di restrizione; successivamente, i frammenti clonati e sequenziati devono essere allineati nella stessa posizione occupata nel cromosoma originario. La rappresentazione è ...
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RNA messaggero
Francesco Amaldi
Forma di RNA che media il trasferimento dell’informazione dai geni (DNA) ai ribosomi dove avviene la sintesi delle proteine. È sintetizzato dalle RNA polimerasi (trascrizione), [...] nel nucleo, vari processi di maturazione: (a) modificazione delle due estremità 5′ e 3′: in particolare l’aggiunta al primo nucleotide dell’mRNA del ‘5′ Cap’ (cappuccio) costituito da una guanina metilata (m7G), e l’aggiunta all’estrermità 3′ di una ...
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Catena di pochi nucleotidi (fino ad alcune decine) ottenuta per sintesi o per frammentazione di un acido nucleico (➔ biotecnologie).
In genetica molecolare, l’o. allele-specifico (ASO, allele-specific [...] un ASO è estremamente specifico, ossia non è in grado di legarsi a sequenze che presentino anche una sola variazione nucleotidica. Gli ASO sono utilizzati come inneschi della PCR, per distinguere alleli simili tra loro, e sono lunghi 15-19 paia ...
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transgenico Si dice di organismo nel quale sono stati inseriti, per mezzo di tecniche di biologia molecolare, geni provenienti da un altro organismo di specie diversa, o eterologo. Il materiale genetico [...] così modificato è definito DNA ricombinante. Si chiama invece transgene la sequenza nucleotidica di DNA esogeno introdotta ed espressa nelle cellule dell’organismo ospite, che diventa elemento permanente del patrimonio genetico ed è trasmessa alla ...
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Sequenza di DNA formata dalle basi che, in ciascuna delle varie posizioni, compaiono con maggiore frequenza in frammenti di DNA molto simili. Per es., sequenze simili sono presenti in famiglie di sequenze [...] ripetute costituite da molti membri, ognuno dei quali differisce dagli altri solo in alcune posizioni della sequenza nucleotidica, oppure nelle sequenze di regolazione dei geni (➔ promotore). ...
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La b. è una disciplina al crocevia tra informatica, statistica, matematica e biologia, nata alla fine degli anni Settanta del 20° sec. dall'esigenza di archiviare, analizzare e interpretare la pletora [...] geni all'interno del loro DNA è bassa (per fare un esempio solo circa il 3% dei circa tre miliardi di nucleotidi del genoma umano codifica per proteine) e, perché, per identificare i prodotti genici, occorre prima di tutto riconoscere gli introni all ...
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Biologia
La parte terminale del cromosoma.
Negli anni 1930 B. MacClintock e H.J. Muller, studiando indipendentemente organismi diversi, osservarono che le parti terminali dei cromosomi avevano un ruolo [...] da stampo per la sintesi delle sequenze telomeriche. In ogni duplicazione del DNA, addiziona all’estremità del DNA nucleotidi complementari al suo RNA di stampo. L’allungamento dei t. da parte della telomerasi, considerato inizialmente unicamente un ...
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nucleotide
s. m. [da nucleoside, con sostituzione di -t- a -s-]. – In biochimica, nome generico di composti organici formati dall’unione di un pentosio (generalm. ribosio o desossiribosio) con una base azotata (purinica o pirimidinica) e acido...