continuita
continuità [Der. di continuo "l'essere continuo", nei vari signif. di questo termine] [LSF] Sulla base delle teorie quantistiche, per le quali i corpi sono sostanzialmente discontinui, la [...] nostri sensi ricevono, per la loro limitatezza, dalla struttura e proprietà seguenti proprietà: (a) si può trovare un numero reale positivo ε, in generale dipendente da (x un terzo punto di essa compreso tra i primi due; per la seconda proprietà, ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Isaac Newton
Niccolò Guicciardini
Isaac Newton
Isaac Newton nacque il 25 dicembre del 1642 a Woolsthorpe, nei pressi di Grantham nel Lincolnshire, da una [...] , è testimoniato da numerosi manoscritti che Newton, rendere compatibili con la loro ipotesi fisica (i vortici 'dinamica' è introdotto per la prima volta da Leibniz) prevede inoltre Filosofi in guerra. La polemica tra Newton e Leibniz, Bologna, ...
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L'Ottocento: matematica. Geometria superiore
David E. Rowe
Geometria superiore
Per gran parte del XIX sec., i matematici non ebbero un'idea ben definita del campo di ricerca che è possibile chiamare [...] Wilhelm Karl Killing (1847-1923) fu chiarito il loro ruolo non solo in relazione al problema di Riemann- fronti d'onda dopo un numero qualsiasi di riflessioni e seguaci di Plücker, Clebsch fu tra i primi a riconoscere il più ampio significato ...
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Fisico e matematico (Woolsthorpe, Lincolnshire, 1642 - Londra 1727). Di famiglia agiata ma priva di istruzione, N. fu avviato agli studî dal ramo familiare materno, gli Ayscough (o Askew). Frequentò così [...] metodo delle flussioni nasce dal continuo parallelismo tra quantità fisiche e numeri, tanto che il nuovo calcolo rivela e i Phaenomena. Le prime verranno considerate il manifesto della ricerca empirica, ma la loro vera origine si trova nelle ...
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DE MARTINO (Di Martino), Pietro
Pietro Nastasi
Fratello di Nicola Antonio, nacque a Faicchio (Benevento) il 31 maggio 1707 da Cesare e Agata Ferrari.
Compiuta la primissima istruzione nel seminario [...] bolognesi il D. conservò ottimi rapporti e da loro (soprattutto da F. M. Zanotti), che è prima dimostrata e poi esemplificata "co' numeri". di un'edizione del 1738 cui accenna l'Amodeo: tra l'altro l'imprimatur, revisore G. Pasquale Cirillo porta ...
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molteplicita
molteplicità [Der. del lat. multiplicitas -atis, da multiplex (→ molteplice)] [ALG] M. d'intersezione: date due curve, definite una parametricamente, x₁=x₁(t), x₂=x₂(t), e l'altra dalla [...] (x,y)=0, se un loro punto in comune corrisponde nella prima al valore t₀ del parametro è quindi determinato dai soli due priminumeri quantici n e l, in n, una sua radice a (reale o complessa) ha m. s (intero tra 1 e n) se f(x) è divisibile per (x-a)s ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...