Matematico greco (forse sec. 4º a. C.), l'unico della scuola pitagorica sul quale ci siano rimaste notizie di qualche rilievo. Della sua opera si sa soltanto che chiamò rettilinei i numeriprimi (ἀριϑμοὶ [...] εὐϑυγραμμικοί) e che è l'autore di un metodo (detto epantema o fiorita di T.) per la risoluzione di un particolare tipo di sistemi di equazioni lineari, nei quali egli nettamente distingue i dati (ὡρισμένα) ...
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Matematico (Mogilëv 1875 - Tel Aviv 1941); di origine ucraina, visse dapprima in Germania e fu prof. nell'univ. di Berlino (dal 1919 al 1933); dopo l'avvento del nazismo si trasferì in Palestina. Recò [...] varî contributi alla teoria dei numeri (indagini sulle progressioni aritmetiche contenenti infiniti numeriprimi) e alla teoria delle matrici (studî sulle coppie A, B di matrici permutabili ossia tali che i prodotti AB e BA siano uguali), ma fu ...
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Supposizione, giudizio fondato su indizi o apparenze probabili.
Linguistica
Nella critica testuale, ricostruzione ipotetica della lezione originaria, là dove la tradizione, manoscritta o a stampa, non [...] caso e che perciò si presume vera in ogni caso. Un esempio classico è quello della c. di Goldbach: «ogni numero pari può essere scritto come somma di due numeriprimi»; non si è trovato nessun numero pari per il quale la proposizione sia falsa. ...
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Matematico sovietico (Gomel´ 1905 - Mosca 1938), membro corrispondente dell'Accademia delle scienze dell'URSS. Dal 1929 prof. al politecnico di Novočerkassk. In una serie di lavori in collaborazione con [...] H. Poincaré nel 1908) dimostrando che su ogni superficie di genere zero esistono almeno tre geodetiche chiuse. Si occupò anche di teoria dei numeri e dimostrò, tra l'altro, che ogni intero abbastanza grande è somma di non oltre quattro numeriprimi. ...
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Nel linguaggio scientifico, in presenza di fenomeni casuali (o aleatori), p. di un evento è il numero, compreso fra 0 e 1, che esprime il grado di possibilità che l’evento si verifichi, intendendo che [...] aleatorio). Per es., nel lancio di un dado regolare, i possibili risultati sono i numeri 1, 2, … 6, e prima di effettuare la prova non si sa quale di tali numeri apparirà; possiamo dire soltanto che ciascuno di essi ha p. 1/6; il risultato è quindi ...
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Scienza che studia l’elaborazione delle informazioni e le sue applicazioni; più precisamente l’i. si occupa della rappresentazione, dell’organizzazione e del trattamento automatico della informazione. [...] elettrocontabili operanti su schede perforate, R. Busa condusse i primi esperimenti sottoponendo a trattamento il 3° canto dell’Inferno delle fonti di informazione trattate dall’i., al pari dei numeri, dei testi, della grafica e della visione. Ciò ha ...
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crittografia
crittografia o criptografia (dal greco kryptós, nascosto, e graphía, scrittura) sistema di scrittura e trasmissione cifrata delle informazioni interpretabile solo da chi conosca il particolare [...] Rivest, Adi Shamir e Leonard Adleman, che fonda la sua sicurezza sulla complessità del problema della fattorizzazione in numeriprimi di un numero molto grande. I sistemi di crittografia a chiave pubblica, o asimmetrica, sono basati sull’uso di una ...
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Euclide
Euclide [STF] [ALG] Matematico greco, vissuto ad Alessandria d'Egitto intorno al 300 a.C., che sistemò, in maniera insuperata, la matematica che s'era andata sviluppando in circa due secoli di [...] (tra l'altro, procedimento euclideo per il massimo comun divisore, dimostrazione euclidea dell'infinità dei numeriprimi, scomposizione euclidea in fattori primi); il 10° libro tratta degli irrazionali quadratici; nei libri 11° e 12° sono i teoremi ...
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Intuizionismo
AArend Heyting
di Arend Heyting
Intuizionismo
sommario: 1. Concetti fondamentali. 2. Aritmetica elementare. 3. Il principio del terzo escluso. 4. I numeri reali. 5. Ineguaglianza e separazione [...] logico del terzo escluso non vale nella matematica intuizionista. Per esempio, sia P la proposizione: ‟Esiste una coppia massima di numeriprimi p, p + 2" (non si sa se la successione di queste coppie sia finita o infinita). Una dimostrazione di P ...
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Riemann, ipotesi di
Riemann, ipotesi di o congettura di Riemann, congettura formulata nel 1859 da B. Riemann su una particolare distribuzione degli zeri non banali della funzione zeta di → Riemann. Tale [...] e indica l’ordine di grandezza. La relazione indica che, secondo tale ipotesi, si hanno dei limiti di oscillazione dei numeriprimi attorno ai valori individuati da li (x). Se l’ipotesi di Riemann fosse vera, si potrebbe ricercare una legge per ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...