Numerocomplesso in cui la parte reale sia nulla, e il cui quadrato sia quindi un numero reale negativo (il termine è usato talora per indicare impropriamente qualunque numerocomplesso: si dicono allora [...] i. puri i numeri che soddisfano la precedente definizione). Punto, retta, piano i. (o complessi) Sono detti rispettivamente un punto, una retta, un piano nelle cui coordinate (o coefficienti) intervenga qualche quantità complessa. ...
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In matematica, l’a. di un numerocomplesso non nullo z è l’anomalia del vettore che lo rappresenta nel piano di Argand-Gauss (➔ complessi, numeri); simbolo: arg z. Se z=a+i b, arg z è quindi l’angolo ϑ [...] definito (a meno di multipli di 2π) da cos ϑ=a/ρ, sen ϑ=b/ρ, ρ=√‾‾‾‾a2+‾‾‾b2. Spesso è conveniente definire un valore principale dell’a. considerando solo i valori di ϑ in un opportuno intervallo; le scelte ...
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complesso 2
complèsso2 [s.m. dall'agg. complesso] [ALG] C. astratto: in topologia, insieme di elementi astratti tra cui sono definite certe relazioni, soddisfacenti a talune proprietà, che sono generalizzazioni [...] , tramite valenze secondarie. È detto anche c. di coordinazione: v. molecola: IV 89 b. ◆ [ALG] C. coniugato: lo stesso che numerocomplesso coniugato di un altro: → complesso1. ◆ [ALG] C. di catene e di cocatene: v. topologia algebrica: VI 262 c, e ...
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Uno dei rami fondamentali delle scienze matematiche: in senso lato l’a. studia le operazioni, definite in un insieme, che godono di proprietà analoghe a quelle delle ordinarie operazioni dell’aritmetica. [...] poi, a partire dal lavoro di M.A. Virasoro, a opera di numerosi matematici e fisici.
Sistema ipercomplesso Sia dato un corpo numerico Γ (per es., l’insieme dei numeri reali, dei numericomplessi ecc.). Si dice che un insieme di elementi A è un’a. sul ...
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Nel linguaggio scientifico, in presenza di fenomeni casuali (o aleatori), p. di un evento è il numero, compreso fra 0 e 1, che esprime il grado di possibilità che l’evento si verifichi, intendendo che [...] di eventi disgiunti, nella seconda si addizionano le ampiezze di eventi disgiunti, dove l’ampiezza di un evento è un numerocomplesso il cui quadrato è la p. dell’evento stesso. Una formulazione più precisa di quest’assetto è che il teorema classico ...
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Si definisce l. di un numero reale positivo x rispetto alla base a (reale, positiva e diversa da 1) l’esponente y che bisogna attribuire alla base a per ottenere il numero x; il l. di x nella base a si [...] ew=z. Si ottiene w=log|z|+i arg z=log ρ+i(ϑ+2kπ) ove |z|=ρ è il modulo e arg z è l’argomento del numerocomplesso z. L’argomento di w è definito a meno della costante additiva 2kπ, con k intero arbitrario. In altre parole, il l. nel campo ...
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Biologia
In biologia molecolare, u. trascrizionale, la distanza fra i siti di inizio e di terminazione riconosciuti dalla RNA polimerasi (➔ trascrizione); può includere più di un gene. In genetica, u. [...] , se vi è una u. bilatera, essa è unica; b) i numericomplessi si dicono numeri a due u. (perché ogni numerocomplesso si può scrivere nella forma: a∙1+b∙i (dove a, b, sono numeri reali; i=√‾‾‾‾−1 è l’u. immaginaria). Si chiamano in generale sistemi ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce [...] es., la r. n-esima che ha per modulo 1 e per argomento 2π/n, cioè il numerocomplesso ε1=cos2π /n+i sen2π/n.
R. primitive di un numero primo
Il concetto di r. primitiva si estende dall’aritmetica ordinaria alla teoria delle congruenze (aritmetica in ...
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Biologia
In embriologia sperimentale, p. indica il divenire di una parte dell’uovo o dell’embrione, inteso come ‘possibilità’ anziché come ‘capacità’ o ‘potere’. Si distingue dalla competenza (➔) in quanto [...] è dispari (in particolare, se n = 1 ossia se γ è intero); se n è pari oppure se γ è reale, il valore della p. è un numerocomplesso.
Potenza a esponente zero
Se si estende la seconda proprietà anche al caso in cui m = n, si ha: am/an = 1 = am–n = a0 ...
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Architettura
Misura convenzionale che stabilisce il rapporto fra le varie parti di un edificio e una unità base di misura.
Nell’architettura dell’età classica greca e romana l’unità base della composizione [...] reale relativo è il suo valore assoluto, cioè il numero considerato a prescindere dal segno; m. di un numerocomplesso z=x+iy è il numero reale non negativo ρ=√‾‾‾‾‾‾x2+y2‾‾ e se il numerocomplesso è scritto nella forma r(cosϕ + i senϕ) il m. è ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
complesso1
complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un ragionamento c.; che ha diversi...