PAGLIARANI, Elio
Andrea Cortellessa
PAGLIARANI, Elio. − Nacque il 25 maggio 1927 a Viserba, in Romagna, da Giovanni e da Pasquina Pompili.
Il nome di famiglia ha sempre oscillato, anche negli atti anagrafici, [...] La Cittadella di Bergamo; e l’autore nel riproporli – sul numero 190 de L’immaginazione, nel 2002 – ha spiegato: «Allora, la massima onorificenza del Comune di Milano, l’«Ambrogino d’oro». Dopo aver subito un grave intervento chirurgico a causa di ...
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CAPPELLO, Giovanni
Gino Benzoni
Secondogenito di Lorenzo (1555-1625) di Piero e di Orsetta di Andrea Bernardo, nacque a Venezia il 9 ag. 1584 e studiò a Padova seguendo in particolare gli insegnamenti [...] sposa al re di Spagna, e della sua numerosa scorta, guidata dal fratello re d'Ungheria. Ne ebbe da questo in premio il Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, Avogaria di Comun, 55(Libro d'oro nascite, V), c.51r; Ibid., Testamenti, busta 1138/138; la ...
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CORNER, Andrea
Claudio Povolo
Primo dei quattro figli di Giovanni (1575-1636) di Andrea (1548-1610) e di Dieda di Pietro Grimani, nacque a Venezia il 3 ag. 1610. Non è da confondere con l'omonimo figlio [...] ... mal organizzato e... fuor di simetria": il numero delle galee era eccedente, quello delle navi insufficiente di Stato di Venezia, Avogaria di Comun, 57 (Libro d'oro nascite, VII), c. 94v; 92 (Libro d'oro matrimoni, V), c. 51v; 120 (Contratti di ...
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GIANFIGLIAZZI, Rinaldo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1335 da Giannozzo di Giovanni e da Niccolosa di Rinaldo Casini. Eccettuato Maso degli Albizzi, fu l'uomo politico fiorentino in cui più compiutamente [...] 20 genn. 1382 risale la sua investitura a cavaliere dello spron d'oro voluta dalla Parte guelfa e al 1° marzo dello stesso anno 1403-14 egli prese la parola in più di cento pratiche, numero di interventi raggiunto, oltre che da lui, solo da altri ...
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DORIA, Giovanni Gerolamo
Carlo Bitossi
Figlio di Stefano di Gian Domenico di Stefano e di Brigida Doria di Stefano di Lazzaro, nacque ad Oneglia il 21 nov. 1523.
Apparteneva al ramo onegliese della [...] et de suoi predecessori, massime trovandosi carico di buon numero di figliolanza".
Il 4 maggio 1576 Negrone Di Negro, fu conclusa la permuta: in cambio di Oneglia il D. ottenne 41.000 scudi d'orod'Italia in contanti (10.000 dei quali già anticipati) ...
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GENTILI (Gentile)
Maria Selene Sconci
Famiglia di ceramisti attiva a Castelli (presso Teramo) dalla seconda metà del XVII a tutto il XVIII secolo. Le sorti dei G. si intrecciano con quelle di altri due [...] il tondo istoriato con L'adorazione del vitello d'oro conservato nelle Raccolte d'arte applicata dei Civici Musei del Castello Sforzesco di a Napoli (ibid., pp. 178 s.).
Tra le numerose opere attribuite alla sua mano si ricordano infine il piatto ...
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DELLA TOSA, Baschiera
Massimo Tarassi
Nato a Firenze nella seconda metà del sec. XIII, apparteneva al ramo cadetto degli Anchioni ed era figlio di un noto e valoroso esponente della nobiltà guelfa, [...] di fideiussione del 1297 per un prestito di 100 fiorini d'oro contratto con l'usuraio Masino Manetti Alberti da un ghibellino Ibid., Capitoli, XLIV, cc. 188-189; Ibid., Capitani di parte, numeri rossi, 20, cc. 16r, 146r, 157v; S. Della Tosa, Annali, ...
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CAROLDO, Gian Giacomo
Antonio Carile
Della famiglia del C. i tardi genealogisti veneziani affermano che si fosse trasferita a Venezia da Milano nel 1323 (Museo Civico Correr, cod. Gradenigo 83, tomo [...] difficoltà del momento, si era deciso di rifiutare l'importazione di panni d'oro e di seta, a scapito di Lucchesi e Fiorentini (ibid., XXIV, di ambasciatori, resoconti di ambascerie, calcolo del numero dei legni nelle singole flotte, nomi dei ...
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BONELLO, Andrea (Andreas de Barulo, Andreas Bonellus de Barulo)
Filippo Liotta
Glossatore civilista, fiorì nella scuola napoletana intorno alla metà del secolo XIII. Scarse le notizie accertate sulla [...] ossia del periodo angioino, e concerne il pagamento di 30 once d'oro a suo favore da corrispondersi dalla regia corte. Il nome del legislativo federiciano e da qui furono riprese in buon numero da Marino da Caramanico che le introdusse con e ...
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FORTEGUERRA, Bartolomeo
Giorgio Tori
Nato a Lucca precedentemente all'anno 1344, era figlio di Giovanni, detto Vanni di Iacopo. Non si conoscono fonti che ci forniscano notizie sulla sua giovinezza. [...] Carlo IV di Lussemburgo la somma di 100.000 fiorini d'oro, come segno della riconoscenza della città per la liberazione dalla approvata con 136 voti in favore e 41 contrari. L'alto numero dei suffragi espressi contro di essa, ad ogni modo, costituisce ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i reattivi chimici, presente in natura allo...