I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] sopra, in italiano i possessivi si accordano in genere e numero con il nome a cui si riferiscono (nel caso degli terza persona, in italiano antico poteva anche sostituire un possessivo di prima o seconda persona:
(65) ma non eran da ciò le proprie ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] esita a intervenire in qualche modo: basti richiamare i numerosi casi di ritrazione dell’accento, come in Furlàn ( si classificano tradizionalmente in categorie che erano state già evidenziate nei primi studi e che si basano sui vari tipi di aggiunti ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] ! per padre mio!).
Se molte forme cadono con la prima codificazione cinquecentesca (per es., i futuri in -aggio, del genere seguiraggio «seguirò»), altre, pur selezionate e ridotte di numero, rimangono a disposizione della lingua poetica (per es., le ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] le due sillabe continuano a contare per due: per es., quando la prima sia tonica (nel verso di Petrarca: «Ma pur sì aspre vie
Il verso italiano (e romanzo) si definisce in funzione del numero delle sillabe che lo formano, e da queste prende di norma ...
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L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] forte limitazione, dato che le ‘lingue di lavoro’ effettive sono in numero ridotto (l’inglese, il francese e il tedesco), il che di locali (Tani 2006; Toso 2002, 2005). Se in un primo tempo si distinsero in tal senso le regioni a statuto speciale, ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] (2005: 101):
la dimensione morfologica è stata la prima ad essere osservata in modo sistematico, almeno nella tradizione generalmente un tempo, un modo, una persona, un aspetto, un numero, una diatesi); ogni tratto può avere più opzioni (ad es., il ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] ), a traduzioni di classici in poesia (Esperimento di traduzione del primo canto della Iliade di Omero, 1807) e di autori moderni , sonetti ed endecasillabi sciolti) e dalla selezione di un numero ridotto di liriche (due odi e dodici sonetti) delle ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] da cui derivava: così per Amato, Fortunato, Fedele, Bruno, Primo, Secondo, Natale, Pasquale, Graziadio, Romeo, Rosario e molti patrimonio antroponimico latino e cristiano nomi germanici, il cui numero s’accresce dopo le invasioni. Tra V e IX secolo ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] corte in fondo più castigliana che aragonese, sono molto più numerosi e rilevanti gli ispanismi (o castiglianismi) veri e propri: esse relativi, abbiamo termini come cacao, cioccolata/o (prima cioccolate) e cioccolatiera, mais, papaia, patata, tabacco ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] numerali ordinali indicano la posizione (o l’ordine, da cui il nome) che una persona o una cosa occupano in una successione numerica: primo, secondo, terzo, decimo, centesimo, ecc. Si comportano come i normali aggettivi, variabili nel genere e nel ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...