Scrittore francese (Parigi 1628 - ivi 1703), fratello di Claude, Nicolas e Pierre. Ebbe un'importante posizione ufficiale, come «commis de la surintendance des bâtiments» (1664), per la quale agì da intermediario [...] all'Académie française (1671) e poté fare accogliere nella nuova Académie des sciences il fratello Claude, con il quale ., 1688-97) e con Les hommes illustres qui ont paru en France pendant ce siècle, avec leur portrait au naturel (4 voll., 1696 ...
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Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] letteraria del volgare nacquero i Versi et regole de la nuova poesia toscana (1539).
Vita
Studiò diritto a Bologna; lettore stato bandito (1526) come mediceo, fu inviato ambasciatore in Francia, dove restò fin quasi alla morte.
Opere
Della sua ...
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Poeta francese (Metz 1844 - Parigi 1896). Considerato dai suoi contemporanei il maestro della scuola simbolista, V. esordì con i parnassiani Poèmes saturniens (1866). Condannato a due anni di prigione [...] , del quale era amico, maturò durante la reclusione una nuova forma poetica, più personale e musicale, fuggevole, suggestiva, che con A. Rimbaud, col quale fuggì da Parigi e dalla Francia, in completa rottura con la moglie; ma presto cominciarono i ...
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Erudito (York 735 - Tours 804). Il suo insegnamento, ispirato alla riscoperta della cultura classica, divenne fondamentale per la riorganizzazione del sistema scolastico di tutto l'Impero e contribuì alla [...] della scuola, nel 780; per invito di Carlomagno passò in Francia, ove ricostituì (781) la Schola palatina. Secondo il costume 796 a Tours, ove istituì una preziosa biblioteca e una nuova scuola.
Opere
Autore di opere, di vario genere, tra cui ...
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Scrittore statunitense (Chicago 1896 - Baltimora 1970). Scrittore di grande impegno civile e politico, nelle sue opere ha dipinto la vita politica e sociale americana del primo trentennio del Novecento [...] D. P. rimase dal 1917 al 1919 in Italia e in Francia, addetto a un reparto di sanità dell'esercito americano che partecipò alla agli anni Trenta, rimane la sua opera più significativa. Nella nuova trilogia Adventures of a young man (1939) Number one ( ...
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Poeta francese (Cahors 1496 - Torino 1544). Figlio del "rhétoriqueur" Jean, studiò a Parigi sotto la guida del padre; iniziò quindi la carriera di cortigiano e alla morte del padre ereditò la carica di [...] Navarra (1534), poi in Italia, a Ferrara (presso Renata di Francia) e a Venezia; quindi, dopo altre accuse e vicende, in Svizzera , dove morì. Fu poeta originale che nella nuova sensibilità rinascimentale seppe anche riprendere e fondere elementi ...
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Scrittore, critico d'arte e filosofo (Barcellona 1882 - Villanueva y Geltrú, Barcellona, 1954). Diresse il movimento intellettuale di Catalogna (il cosiddetto "novecentismo"), scrivendo, in catalano, il [...] e col Nuevo glosario (1922) diede inizio a una nuova attività in lingua castigliana. Tra le sue opere più importanti (1930), El barroco (1943, trad. it. 1945). Discepolo, in Francia, di Boutroux e Bergson, nel 1947 pubblicò El secreto de la filosofía ...
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Keret, Etgar. – Scrittore e regista israeliano (n. Ramat Gan 1967). Docente alla facoltà di Cinema e televisione dell’Università di Tel Aviv, è tra gli scrittori emergenti della nuova letteratura israeliana. [...] , il suo primo lungometraggio, Meduzot (Meduse, 2007), girato con la moglie Shira Gefen, si è aggiudicato il premio Caméra d’Or di Cannes. Nel 2010 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine delle arti e delle lettere di Francia. ...
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Scrittrice italiana (Napoli 1936 - Itri, Latina, 2008). Dopo aver vissuto in Spagna, Germania e Francia, è tornata a Napoli al principio degli anni Sessanta. Nel suo primo libro, Althénopis (1981), ambientato [...] e altri racconti (2005) e il romanzo La via (2008), uscito il giorno successivo alla sua morte; postuma (2010), sotto il titolo Taccuino tedesco 1954-2004, è stata pubblicata a cura di V. Di Rosa una nuova edizione del Taccuino tedesco (1987). ...
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Letterato e pittore (Parigi 1781 - Versailles 1863). Fu un mediocre discepolo di J.-L. David; abbandonata la pittura, divenne critico e giornalista. Per lunghi anni tenne la rubrica della critica d'arte [...] soggiornò nel 1823-24, e per la letteratura italiana, di cui fu in Francia un divulgatore intelligente: si deve a lui la prima traduzione francese della Vita Nuova (1841), ripubblicata poi nel volume Dante Alighieri, ou la poésie amoureuse (1848). Da ...
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nuova via della seta
(Nuova Via della Seta, nuova Via della Seta) loc. s.le f. Nel linguaggio giornalistico, via di collegamento tra la Cina e i Paesi dell’Ovest, con particolare riferimento alle relazioni economiche e agli scambi commerciali...
franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita...